Citazione:nour ha scritto:
Citazione:BEPIN ha scritto:
Speravo in verità in qualche altro intervento...
Forse agli ADV non interessa la Sicurezza?
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O forse, come poi è mia convinzione, fatto 100 il numero di chi si dichiara velista, sono solo 10 che effettivamente navigano sul serio e quindi provvedono a preparare la barca seriamente, per affrontare in sicurezza e quindi divertendosi condizioni un pò impegnative?
BV!!!
forse è diverso l'approccio che in generale abbiamo navigando in mari che 'mediamente' non sono così difficili come accade invece in paesi, ad esempio, del nord europa (forse). già soltanto la temperatura diversa dell'acqua è elemento che può modificare l'approccio all'uso di alcuni sistemi di sicurezza. vedi il salvagente.
è però anche questione che attiene alla formazione (educazione alla navigazione) che ciascuno di noi ha avuto ed ho l'impressione che i temi legati alla sicurezza in barca siano 'moderni'. Mi spiego con un esempio.
Quest'estate in una navigazione da Brindisi verso Caorle, in una giornata piuttosto brutta con NW intorno ai 25 kn mi metto il giubbotto e rimango il solo ad indossarlo (eravamo in tre). parlando con l'armatore (persona di un 'certa' età e di grandissima esperienza di navigazione con alle spalle molte regate lunghe per davvero, due traversate atlantiche e altre cose del genere) e con l'altra persona di equipaggio (un giro del mondo in barca alle spalle, con tanto di capo horn) ed anche lui di un 'certa' età, mi è stato detto 'a noi mai nessuno ha insegnato a metterci il giubbotto. io non l'ho mai usato.'
allora, ho pensato, è questione certo di sensibilità verso il tema della sicurezza ma soprattutto di educazione. ed è anche, forse, una questione di atteggiamento 'virile' quasi che l'indossare il giubbotto non sia (o, meglio, non fosse) contemplato.
leggo riviste nautiche inglesi e l'approccio è totalmente diverso anche nella stampa. in ogni fascicolo ci sono articoli che riguardano la sicurezza, gli incidenti in mare e storie di, purtroppo, eventi reali da cui trarre esperienza e conoscenza. l'informazione è veicolo per la conoscenza e contribuisce alla formazione di una sensibilità anche verso la sicurezza. questo manca da noi.
Quoto al 100% Nour e ringrazio Bepin per l'argomento,ribadendo il concetto che sulla sicurezza noi popoli mediterranei abbiamo qualche lacuna rispetto agli anglosassoni. Già il fatto che in Italia la gara si basa su chi riesce ad avere meno dotazioni obbligatorie
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ripetto a quelle prescritte, mentre nei paesi anglosassoni si lascia la scelta alla responsabilità dello skipper la dice lunga.
Personalmente devo dire che molto ho imparato da mia moglie,imparando a considerare la mia sicurezza/incolumità anche come responsabilità verso l'equipaggio (moglie e due bambini)che da me dipende in mare.