Citazione:mania2 ha scritto:
quello che segnali è un problema ben noto dovuto al fatto che gli impianti delle barche e i relativi alternatori sono di derivazione automobilistica, dove non sono mai servite grosse correnti di ricarica perchè le batterie si usano solo con il motore in moto e quindi sempre sotto carica. Pertanto tutti questi alternatori sono concepiti per erogare alti valori di corrente per un breve periodo di tempo e dopo poco gli ah di carica si riducono a poche unità. Con questi impianti è impossibile ricaricare le batterie della barca tenendo il motore acceso, sia gli Ah ma anche la tensione risulta inadeguata.
Per questo motivo il mercato offre dei dispositivi elettronici che 'gestiscono' la carica indotta dall'alternatore forzandola e ottimizzandone i valori non solo di Ah ma anche la tensione. Inoltre gestiscono la carica di batterie diverse anche come tipologia.
Hanno costi dell'ordine di qualche centinaio di euro e se accoppiati a delle batterie idonee al funzionamento per servizi (elevato numero di cicli di carica/scarica), consentono con un limitatissimo uso del motore di avere le batterie finalmente sempre al top.
Se ne è parlato varie volte sul forum e siamo pure convenzionati con un'azienda che li vende.
Vero, inoltre gli alternatori hanno il regolatore incorporato che legge la tensione all'alternatore e non alle batterie e regola di conseguenza su due stadi di cui l'inferiore carica normalmente 3-5 A.
Se poi sono inseriti partitori a diodi che hanno una caduta che arriva a 0,8 V ed i collegamenti non sono corti e grossi facciamo credere al regolatore che le batterie siano cariche e lui agisce di conseguenza mettendosi in mantenimento.
Morale: un insieme automobilistico, già non adatto ad una barca a vela, come puntualizzato da Mania2, viene ulteriormente peggiorato.
Per avere un sistema adatto alle barche a vela serve:
-Batterie servizi adatte all'uso ciclico e scarica profonda: AVM, GEL
-Alternatore a eccitazione esterna, meglio se di potenza elevata
-Regolatore intelligente con sonda termometrica batterie servizi
-Solenoide di parallelo batterie motore/servizi (lo comasnda il regolatore)
-Adeguamento calibro collegamenti
La filosofia è:
-Fare caricare le batterie servizi con tutto quello che può fornire l'alternatore senza superare la tensione di bolla (14,1-14,4 a 25° per le GEL)
-Quando la tensione è arrivata a 13,3 V mettere in parallelo la batteria motore e escluderla se scende sotto 13,0 V
-Quando le batterie servizi sono cariche regolare la tensione al mantenimento (13,8 a 25° per le GEL- viene fatto in genere a tempo.
Ci sono poi innumeri variazioni sul tema, più o meno efficaci, e accrocchi per imbrogliare l'alternatore, possibilmente senza danneggiare troppo le batterie...trovi di tutto!
Io ho modificato in questo senso circa 15 anni fà e non mi sono praticamente più collegato in banchina, vado di rada in rada senza preoccuparmi di frigo, autopilota, luci, radio etc.
Ultima cosa: fare le cose al meglio ... costa! (Ma poi non ci pensi più)