Citazione:tiger86 ha scritto:
Io invece francamente, con tutta la stima che ho verso Albert, sono stupito di questo suo intervento, in quanto pur condividendo in linea di massima ciò che viene riportato, lo trovo troppo generalizzato e approssimativo e si scontra con la professionalità e pignoleria di Albert.
....quoto




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A sua discolpa, albert

ha scritto che è un riassunto di un riassunto, e comunque si è dilungato più di quanto lo abbia fatto Gladstone nel suo articolo.
Inoltre, come giustamente rilevi, le regolazioni cambiano da caso a caso, dalle diverse attrezzature, dalle diverse abitudini.
Per fare un esempio: quanto sopravvento va il carrello ? dipende.
Se l'obiettivo è quello di tenere in centro il boma e svergolare la randa in alto, vi sono una serie di fattori da tenere in considerazione, ad esempio il peso del boma e della vela, la presenza di un vang a molla, a gas, a stecche che contrasta il peso del boma ed il tiro della scotta.....io ho visto portare carrelli metri sopravvento dimenticando di lascare il vang, dunque con effetto pari a zero....
Per quanto riguarda la drizza, anche là bisognerebbe fare delle distinzioni, tra materiali della vela e tra materiali della drizza.
Ricordo però, a quelli che regatano ad handicap, che dovrebbero avere un segno di stazza in cima all'albero (= P) e che la randa progettata da un bravo velaio dovrebbe arrivare giusta giusta a quel segno con la tensione appena necessaria a tenerla distesa senza pieghe con vento leggero: se aumenterà l'aria, si potrà cazzare la drizza per compensare esclusivamente l'allungamento di questa, non per aumentare la tensione sulla ghinda, altrimenti la vela andrà oltre il segno e sarà fuori stazza. Tutta la regolazione sulla tensione di ghinda andrà dunque fatta con il cunningham.
Ricordo anche che sul tessuto di una vela in dacron cross-cut l'eccesso di tensione di ghinda agirà sulla diagonale (bias) del materiale, richiamando il grasso in avanti, poi per elasticità, diminuendo la tensione, la vela tornerà più o meno come prima per un numero limitato di cicli. In tutti gli altri casi invece, ed in particolare sui laminati, l'eccesso di tensione provocherà solo uno stress inutile sul materiale, allungando permanentemente la ghinda e dunque annullando le 'riprese' o 'pences' e pertanto appiattendo la forma dell'ingresso della vela. (Per chi non avesse capito, possiamo aprire un altro thread sull'argomento e approfondire)
Ciao