Citazione:dapnia ha scritto:
Lo shunt non misura nulla.
Non ho tempo e voglia per spiegare, su Wiki alla voce shunt c'è tutto.
Certo un minimo di elettrotecnica la si deve masticare, ma è molto chiaro.
Per es.
Uno shunt, chiamato a volte anche derivatore di corrente, è una resistenza elettrica che devia attraverso di sé una parte più o meno consistente della corrente circolante in un circuito principale a cui è posto in parallelo. L'entità della corrente deviata dipende dal valore resistivo (in ohm) dello shunt rispetto al circuito in parallelo.
Una tipica applicazione dello shunt si ha nella misura di correnti elettriche, per estendere la capacità di un amperometro
Una soluzione che rende la misura indipendente dalla resistenza interna dello strumento consiste nell'avere questa molto elevata rispetto a quella dello shunt, in modo che la corrente totale Itot sia praticamente uguale a Is. Ciò si può realizzare in pratica usando al posto dell'amperometro un voltmetro, che altro non è se non un amperometro ad alta impedenza. In tale caso, supponendo che la corrente circoli tutta nello shunt, la tensione misurata ai suoi capi è data dalla legge di Ohm.
Eccetera.
come funziona lo shunt lo so, quello che non capisco e' perche posizionandolo tra la batteria e la distribuzione negativa non dovrei essere in grado di avere una variazione di tensione misurabile con l'amperometro, applicando carichi e ricariche variabili... e non riesco a vedere dove la tua puntualizzazione sull'entrata/uscita si applichi a questo contesto.
Tra l'altro ho ritrovato degli schemi sul libro 'L'Apparato elettrico di bordo' di Serafini che utilizzano proprio questa configurazione.
Comunque grazie lo stesso per il tempo che mi hai potuto dedicare, leggo sempre con molto interesse i tuoi interventi.