17-01-2011, 19:03
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-01-2011, 19:05 da albert.)
Se le cose fossero così semplici, credo non avrei investito svariate migliaia di euro per dei software di analisi strutturale dedicati alle vele.
Vi ricordo che le forze in gioco su una vela floscia sono solo in parte quelle dovute alla risultante aerodinamica, mentre sono preponderanti quelle 'a contrasto' per mantenerne la forma o, in parole diverse, i carichi di scotta e drizza per contenere lo svergolamento della balumina (e qui le vele rigide hanno grossi vantaggi).
Dunque, se non si ha la possibilità di utilizzare l'apposito software, e si vuol fare un calcolo a spanne, una volta calcolata la risultante aerodinamica, si devono calcolare, come se la balumina fosse una catenaria, le reazioni sui vincoli che, di conseguenza, variano a seconda della freccia (o dello svergolamento) che le si consente di assumere.......


buon lavoro ........
Con ciò, una prima considerazione in merito alla domanda del 3d: posto che il genoa o il jib hanno la catenaria della ghinda sostenuta dallo strallo di prua, ma hanno la necessità di una balumina molto più rettilinea di uno spinnaker o di un gennaker, come si può fare un bilancio di quando le sollecitazioni scotta/penna del genoa supereranno quelle scotta/penna e mura/penna dello spi ?? I fattori in gioco sono così numerosi e vari, che non saprei da che parte cominciare per stabilire una legge universale.
Però, data una barca, con il suo piano velico e la forma delle vele, da qualche parte si può anche arrivare, per poi scoprire che in realtà il dimensionamento delle drizze e degli stopper viene fatto con tutt'altro criterio.
Ciao
Vi ricordo che le forze in gioco su una vela floscia sono solo in parte quelle dovute alla risultante aerodinamica, mentre sono preponderanti quelle 'a contrasto' per mantenerne la forma o, in parole diverse, i carichi di scotta e drizza per contenere lo svergolamento della balumina (e qui le vele rigide hanno grossi vantaggi).
Dunque, se non si ha la possibilità di utilizzare l'apposito software, e si vuol fare un calcolo a spanne, una volta calcolata la risultante aerodinamica, si devono calcolare, come se la balumina fosse una catenaria, le reazioni sui vincoli che, di conseguenza, variano a seconda della freccia (o dello svergolamento) che le si consente di assumere.......



buon lavoro ........Con ciò, una prima considerazione in merito alla domanda del 3d: posto che il genoa o il jib hanno la catenaria della ghinda sostenuta dallo strallo di prua, ma hanno la necessità di una balumina molto più rettilinea di uno spinnaker o di un gennaker, come si può fare un bilancio di quando le sollecitazioni scotta/penna del genoa supereranno quelle scotta/penna e mura/penna dello spi ?? I fattori in gioco sono così numerosi e vari, che non saprei da che parte cominciare per stabilire una legge universale.
Però, data una barca, con il suo piano velico e la forma delle vele, da qualche parte si può anche arrivare, per poi scoprire che in realtà il dimensionamento delle drizze e degli stopper viene fatto con tutt'altro criterio.
Ciao
