Grand Soleil: la storia...
Il cantiere del Pardo nasce come trasformazione del cantiere Sailboats di Crespellano (Bo) presentando nel 1973 il Grand Soleil 34 di J.M. Finot, un grandissimo successo commerciale, una barca molto abitabile e veloce per l'epoca e con un livello di finitura molto elevato, il prototipo (GAP) vince il campionato del mediterraneo del 1974. Viene prodotto in centinaia di esemplari.
Segue nel 1978 il Grand Soleil 41, sempre di Finot, l'unico GS con pozzetto centrale e uno dei meglio costruiti, molto abitabile, ma di estetica discutibile, non bissa il successo del 34.
Nel 1983 il cantiere, a seguito di una ricerca di mercato che evidenzia come ai velisti italiani piaccia sopratutto per una barca a vela l'estetica tipo Swan, decide di rinnovare tutti i suoi modelli riorganizzando anche la produzione in maniera più industriale.
Nascono così a breve distanza l'uno dall'altro il GS 39, il 35 e il 46, che poi diventerà 48, tutti progetti di A. Jezequel.
Barche che incontreranno un grande successo, confermato dalla presentazione qualche anno dopo del 42 e del 45 di G. Frers, quest'ultimo si dimostrerà una barca eccezionale sotto ogni punto di vista.
In questo periodo si crea la reputazione dei GS come barche veloci ma ben costruite e ottimamente rifinite.
Le due pietre miliari sono il GS 39, che ha segnato la svolta e il GS 45, senza voler togliere niente agli altri modelli.
Del 1988 è anche la presentazione del GS 52, ottimo progetto di Frers, ma che in produzione è stato molto appesantito, i primi esemplari hanno qualche problema strutturale che sono poi stati corretti dal 90 in poi.
Vengono poi presentati anche il GS 343, un altro Jezequel, che sostituisce il 35 e poi il Gs 38 di Finot che sostituisce il 39.
Nel 1994 viene presentato il GS 50 di Peterson, ancora un 'altra gran barca, l'ultima prima del fallimento e conseguente cambio di gestione.
E qui per me termina la storia.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-02-2011 23:06 da pegaso.)
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