25-02-2011, 13:37
Confermo che trattasi di un problema tipico delle tavole a vela (ho fatto per più di vent'anni funboard e ne sò qualcosa). La pinna di un windsurf sott'acqua funziona più o meno come un'ala o una vela nell'aria. I 'filetti' fluidi scorrono attaccati sui lati generando portanza. Considerate che quando la tavola è in planata (parlo più che altro delle tavolette corte e senza deriva da wave o slalom) la superficie di contatto della tavola con l'acqua non supera i 40-50 cm e tutto lo sforzo stà proprio sulla pinna e la sua scassa.
Se la pinna è troppo piccola per bilanciare opportunamente le dimensioni della vela se si spinge sulla pinna oltre la sua capacità di fornire portanza e direzione, oppure spesso all'atterraggio dopo un salto, i 'filetti' si staccano dalla pinna ed ecco il fastidioso 'spin out'. E' come se la pinna lasciasse la sua 'presa' nell'acqua: la tavola facendo fulcro sul piede di prua ruota sottovento (in gergo si dice che slasha).
Cambiare la pinna in base alle condimeteo e a quello che si vuol fare con la tavola possono ridurre il rischio spin ma non eliminarlo mai del tutto.
Non credo che questo fenomeno riguardi le barche a vela (non me lo vedo proprio il mio Oceanis 411 in spin .)
Se la pinna è troppo piccola per bilanciare opportunamente le dimensioni della vela se si spinge sulla pinna oltre la sua capacità di fornire portanza e direzione, oppure spesso all'atterraggio dopo un salto, i 'filetti' si staccano dalla pinna ed ecco il fastidioso 'spin out'. E' come se la pinna lasciasse la sua 'presa' nell'acqua: la tavola facendo fulcro sul piede di prua ruota sottovento (in gergo si dice che slasha).
Cambiare la pinna in base alle condimeteo e a quello che si vuol fare con la tavola possono ridurre il rischio spin ma non eliminarlo mai del tutto.
Non credo che questo fenomeno riguardi le barche a vela (non me lo vedo proprio il mio Oceanis 411 in spin .)
