30-03-2011, 22:45
Gentli amici,
noto che si fà un pò di confusione tra il sistema di terra (equivalente al picchetto inserito nel terreno) e il conduttore di protezione ( il famoso giallo- verde).
provo a chiarire i concetti:
quando ci si collega al 230V della Imarroncinichegalleggiano.... si è nella stessa situazione di casa con la necessità di interruttore differenziale per la protezione contro i contatti indiretti ed equipotenzialità di tutte le strutture metalliche , in altre parole dispersione sulla carcassa della lavatrice. Per separarci dal sistema ENEL (anche galvanicamente) è utile l'interposizione di un traformatore di isolamento con rapporto in tensione 1:1 e di potenza almeno doppia rispetto alla massima assorbita dagli utilizzatori in barca.
A maggior sicurezza in questo caso si dovrebbe installare un semplice rilevatore di primo guasto a terra perchè se ci fosse dispersione tutto funzionerebbe ma non avremmo la protezione contro i contatti indiretti. Lo stesso ragionamento è valido se si utilzza un inverter.
Per quanto riguarda invece la terra per la protezione delle scariche atmosferiche è assolutamente necessario che tutta le strutture metalliche siano equipotenziali e colleggate con dispersori al mare. Se ci fossero strutture metalliche non equipotenziali in caso di scasrica si potrebbero avere tra una struttura e l'altra anche differenze di potenziale di migliaia di Volt e visto che in barca gli spazi sono limitati è molto probabile che tra una mano che tiene qualcosa e l'altra ci sia una enorme differenza di potenziale. Quindi ricapitolando o colleghiamo tutto tra di loro ( non con conduttori da 1,5 mmq ) e con dispersori direi di almeno un paio di metriquadri di superficie o è meglio avere tutto isolato e quindi evitare la cattura dei fulmini. In Imarroncinichegalleggiano.... la soluzione migliore è quella di alimentarsi tramite un traformatore di isolamento.
a disposizioone per eventuali approfondimenti anche per la osticità della materia.
noto che si fà un pò di confusione tra il sistema di terra (equivalente al picchetto inserito nel terreno) e il conduttore di protezione ( il famoso giallo- verde).
provo a chiarire i concetti:
quando ci si collega al 230V della Imarroncinichegalleggiano.... si è nella stessa situazione di casa con la necessità di interruttore differenziale per la protezione contro i contatti indiretti ed equipotenzialità di tutte le strutture metalliche , in altre parole dispersione sulla carcassa della lavatrice. Per separarci dal sistema ENEL (anche galvanicamente) è utile l'interposizione di un traformatore di isolamento con rapporto in tensione 1:1 e di potenza almeno doppia rispetto alla massima assorbita dagli utilizzatori in barca.
A maggior sicurezza in questo caso si dovrebbe installare un semplice rilevatore di primo guasto a terra perchè se ci fosse dispersione tutto funzionerebbe ma non avremmo la protezione contro i contatti indiretti. Lo stesso ragionamento è valido se si utilzza un inverter.
Per quanto riguarda invece la terra per la protezione delle scariche atmosferiche è assolutamente necessario che tutta le strutture metalliche siano equipotenziali e colleggate con dispersori al mare. Se ci fossero strutture metalliche non equipotenziali in caso di scasrica si potrebbero avere tra una struttura e l'altra anche differenze di potenziale di migliaia di Volt e visto che in barca gli spazi sono limitati è molto probabile che tra una mano che tiene qualcosa e l'altra ci sia una enorme differenza di potenziale. Quindi ricapitolando o colleghiamo tutto tra di loro ( non con conduttori da 1,5 mmq ) e con dispersori direi di almeno un paio di metriquadri di superficie o è meglio avere tutto isolato e quindi evitare la cattura dei fulmini. In Imarroncinichegalleggiano.... la soluzione migliore è quella di alimentarsi tramite un traformatore di isolamento.
a disposizioone per eventuali approfondimenti anche per la osticità della materia.
