Citazione:luciano sanna ha scritto:
Non vorrei andare controtendenza al fatto di parlarsi in regata, ma, almeno per ciò che riguarda l'equipaggio fisso col quale regato da due anni e che come tutti è composto da persone che hanno avuto diversi sviluppi e percorsi velici, noi ci si parla molto.
Abbiamo un continuo scambio di informazioni su pressione, angolo del vento, la raffica che io magari vedo che arriva, i prossimi incroci, valutare il lato appena percorso, osservare quell'X o lo Swan cosa combina, prepararsi per un africana o un'ammainata sopravvento ecc. ecc.
La figura del timoniere/padrone assoluto e tutti in religioso silenzio secondo me sta sfatando: lo scambio di informazioni vicendevoli (si parla di cose pertinenti alla regata e non di stupidaggini) da parte di tutti componenti, per noi è stato un fattore vincente; primo fra tutti se a qualcuno non è chiara la sequenza di una manovra combinata da 3 o 4 persone lo si dice a chi magari è libero e non impegnato in quel momento, e questo è solo un esmpio. Una volta si doveva stare zitti, guai a chiedere un qualcosa e poi si davano uova a non finire... che palle!!!
Certo la vela moderna è cambiata e sono finiti i tempi di Dennis Conner, quando in barca doveva regnare il silenzio.
Il problema è che se non hai un equipaggio di qualità spesso tante informazioni sono fuorvianti e distraggono il tattico o il timoniere.
Per dirne una per tutte, mi viene in mente una regata in cui stavamo arrivando scarsi in boa di bolina con il pericolo di dover fare una bretone e il prodiere dice 'se vuoi puoi orzare...
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' o il ballast umano che guarda sotto il genoa e ti dice: 'siamo in boa' quando mancano ancora tre lunghezze...