20-05-2011, 04:28
fra 'polari-progettista', cioè polari ricavate da programmi di previsione della velocità più o meno accurati o più o meno adatti alla geometria della barca sulla quale si naviga, e 'polari- rilevate' c'è di mezzo il mondo della realtà 
per fare un esempio:
i VPP prendono generalmente in considerazione una posizione *fissa* (in coordinate trasversali e longitudinali) del centro di gravità della barca; se si spostano tre quattro cinque persone da sotto a sopravento, specie su una barca da 3-4000kg di dislocamento, la posizione del centro di gravità cambia radicalmente (o almeno in modo sufficiente da rendere mooolto approssimative le previsioni teoriche di velocità); se le si spostano un po' più avanti, un po' più a poppa, tutto cambia ancora --> se si comincia a considerare significative le differenze di 0.1 0.2 0.3 nodi, allora la variabilità delle ipotesi di partenza non è capace di giustificare le differenze di risultati.
Idem per regolazioni di vele, età delle stesse, granulosità della carena, eccetera.
blbllblb voglio dire: una polare VPP/progettista viene determinata *teoricamente* per condizioni *stabili* alle varie andature, cosa che è lungi dal verificarsi in realtà; punto di riferimento si', ma poco più.
VIceversa, per ricavare delle 'polari-rilevate', ci vuole si' un po' di tempo, ma si hanno anche tante informazioni in più.
Prima una questione di metodo: per trovare una polare (linea che congiunge velocità possibili della barca sulle varie direzioni di vento reale di velocità data X) non si puo' pensare di mettersi li' e aspettare che il vento reale soffi esattamente a X nodi per poter registrare un dato di velocità a un'andatura a tot gradi, e poi consideraro 'migliore', target o quel che si vuole il dato registrato, o la decina di dati registrati.
Se si ha una variabilità del vento sufficiente (in velocità, cioè se il vento varia nbell'intervallo dove si vogliono costruire le polari) e un equipaggio con cui si possono provare le varie alternative (combinazioni di vele, andature, posizione dei pesi, eccetera), accumulando un numero sufficientemente elevato di dati si possono avere delle polari *molto* realistiche in qualche giorno di prove, fatte tutte con venti e condizioni (vele, pesi, ecc) differenti.
Non solo, i dati rilevati possono mostrare i 'buchi' dove la barca -come è stata *portata*, non come è stata disegnata- si comporta in modo relativamente insoddisfacente rispetto ai contorni, alle navigazioni ad angoli un po' più grandi o un po' più piccoli. Forse è un buco di progetto, forse è un buco di capacità equipaggio, da verificare...

per fare un esempio:
i VPP prendono generalmente in considerazione una posizione *fissa* (in coordinate trasversali e longitudinali) del centro di gravità della barca; se si spostano tre quattro cinque persone da sotto a sopravento, specie su una barca da 3-4000kg di dislocamento, la posizione del centro di gravità cambia radicalmente (o almeno in modo sufficiente da rendere mooolto approssimative le previsioni teoriche di velocità); se le si spostano un po' più avanti, un po' più a poppa, tutto cambia ancora --> se si comincia a considerare significative le differenze di 0.1 0.2 0.3 nodi, allora la variabilità delle ipotesi di partenza non è capace di giustificare le differenze di risultati.
Idem per regolazioni di vele, età delle stesse, granulosità della carena, eccetera.
blbllblb voglio dire: una polare VPP/progettista viene determinata *teoricamente* per condizioni *stabili* alle varie andature, cosa che è lungi dal verificarsi in realtà; punto di riferimento si', ma poco più.
VIceversa, per ricavare delle 'polari-rilevate', ci vuole si' un po' di tempo, ma si hanno anche tante informazioni in più.
Prima una questione di metodo: per trovare una polare (linea che congiunge velocità possibili della barca sulle varie direzioni di vento reale di velocità data X) non si puo' pensare di mettersi li' e aspettare che il vento reale soffi esattamente a X nodi per poter registrare un dato di velocità a un'andatura a tot gradi, e poi consideraro 'migliore', target o quel che si vuole il dato registrato, o la decina di dati registrati.
Se si ha una variabilità del vento sufficiente (in velocità, cioè se il vento varia nbell'intervallo dove si vogliono costruire le polari) e un equipaggio con cui si possono provare le varie alternative (combinazioni di vele, andature, posizione dei pesi, eccetera), accumulando un numero sufficientemente elevato di dati si possono avere delle polari *molto* realistiche in qualche giorno di prove, fatte tutte con venti e condizioni (vele, pesi, ecc) differenti.
Non solo, i dati rilevati possono mostrare i 'buchi' dove la barca -come è stata *portata*, non come è stata disegnata- si comporta in modo relativamente insoddisfacente rispetto ai contorni, alle navigazioni ad angoli un po' più grandi o un po' più piccoli. Forse è un buco di progetto, forse è un buco di capacità equipaggio, da verificare...


