Vele grasse o magre?
#13
Poiché nelle andature al traverso e lasco stretto, la componente propulsiva è massima (anche ben orientata) e la resistenza minima, meglio cercare la massima potenza possibile,
lascando tesabase, belin, drizza e cunningham (se in tensione) e nel contempo controllare lo svergolamento (più importante che in bolina) col vang, lasciando tutti i filetti orizzontali, anche quello alto deve fileggiare per la maggior parte del tempo.
Con il genoa purtroppo non si hanno tutte queste opportunità di regolazione e, a parte spostare più esternamente possibile il punto di scotta con un barber, che sarà comunque manovra sempre insufficiente, e portare un po' avanti il carrello per ridurre lo svergolamento, la vela risulterà sempre mal orientata; quindi un buon compromesso potrebbe essere far portare correttamente la vela nella parte centrale, quindi risulterà un po' più aperta in alto e un po' più chiusa in basso.
Siamo andati un po' fuori tema. Big Grin
ciao

"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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