vi butto la la mia!
le vele piatte hanno un angolo di attacco al vento inferiore a quelle grasse, dunque di bolina una vela piatta e' in grado di farci fare un angolo migliore! (in questo influisce molto anche il profilo della vela e la posizione del grasso, per eccesso il grasso molto avanti penalizza l' angolo)
se diminuiamo l' angolo al vento diminuisce la superficie di vela esposta insieme alla portanza.
dunque perche una vela piatta funzioni bene serve una barca che offra poco attrito di bolina (non c'entra nulla con planante o dislocante) e che abbia appendici in grado di reggere l' angolo che cerchiamo.
soprattuto sulle appendici si gioca il confronto reale, una chiglia lunga porta anche a bassa velocita, una chiglia a bulbo per portare ha bisogno di velocita!
il risultato e' che con le vele piatte si deve poggiare molto per fare velocita e far partire la barca, con le vele grasse si perdono dei gradi al vento per via dell' angolo di attacco ma la maggiore portanza da la spinta che serve a superare l' attrito di una chiglia lunga.
nel merito influisce anche il raddrizzamento (si potete dire che e' una mia mania) e' inutile mettere vele grasse su una barca con poco raddrizzamento o che per essere veloce deve rimane poco sbandata, la loro portanza costringerebbe a stare sempre con le vele che rifiutano o peggio con la barca a 'gallina' invece le barche con carene che sopportano o addirittura gradiscono di andare sabandate con le vele grasse riescono a fare prua e velocita!
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per chiarire il concetto in figura '1' stesso angolo di attacco una vela magra ed una grassa col grasso troppo indietro, figura 2 stesso angolo di attacco, una magra con grasso troppo avanti con una grassa, figura 3 le due vele magre a confronto, si vede la corda molto diversa come angolo!
i disegnini so fatti al volo con un programma di grafica, ho curato solo gli angoli di attacco.