Ciao Stefano,
no, è proprio identico a quello che avevi linkato nel post precedente:
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...tid=42115,
cioè un vaurien anni 70 del cantiere francese Bihore.
Purtroppo non abbiamo grandi nozioni di architettura delle derive e per noi tutto questo è una scoperta! E' per questo che le nostre domande sono un pò approssimative e nebulose; cerco di spiegarmi meglio:
Nelle foto che trovi nel link sopra non si vedono, ma gli oblò di ispezione sono solo 2, posizionati nella metà superiore della murata e immediatemente a proravia dell'albero. Da li si accede a quello che io ho chiamato, probabilmente in maniera impropria, 'gavone di prua'. In pratica si accede al doppiofondo della barca, che a prua è costituito da uno spazio abbastanza generoso dove abbiamo messo i salcicciotti e le bottiglie. Noi non abbiamo un terzo 'tappo' come nella foto che hai linkato.
Infilando i salsicciotti e spingendoli verso poppa, c'è una strettoia che ci impedisce di farli arrivare sotto le sedute ('casse stagne'?), che di per se non hanno altre aperture. Ci sembra proprio che il vano di prua comunichi con le casse e poi con il condotto che porta ai due piccoli sfiati situati a poppa da dove facciamo uscire l'acqua ogni volta che aliamo.
Da quello che ci hai scritto ho capito che i vari compartimenti non dovrebbero comunicare (o meglio, che sarebbe meglio ciò non accadesse). La mia domanda era relativa al fatto che in realtà nella nostra barca cioè accade, ma non sappiamo se perchè la barca è fatta proprio così o se una qualche paratia che dovrebbe essere stagna (tra il vano di prua e le 'casse', o tra le due metà del vano di prua) non lo è (e magari andrebbe riparata). A tutti gli effetti, il nostro Vaurien sembra avere un'unica cassa stagna che gira tutto intorno alla barca.
A proposito delle bolle di sapone e dei bagnetti: la vela si che fa tornare bambini!!!
Ciao e sempre grazie!
LL