Citazione:einstein ha scritto:
D'accordissimo sulla premessa, meno in seguito.
Io sono dell'avviso, invece, che sia più facile usare una vela in laminato che in Dacron, proprio perché questo tipo di materiale conferisce ad un oggetto che è morbido molte delle caratteristiche di un oggetto che è rigido, permettendo così una più precisa realizzazione della forma. Quindi credo non ci sia bisogno di essere degli artisti delle regolazioni per andare veloci con questo tipo di vele, contrariamente al Dacron che, proprio perché è un materiale estensibile, richiede più tecnica.
E' vero che l'intervallo di aggiustamento (regolazione) è molto inferiore (circa 1/6) e bisogna stare più accorti (specialmente per non stressare permanentemente il materiale), ma è anche vero che, come detto sopra, la vela tende a mantenere la sua forma e quindi, a parer mio, più facile da gestire rispetto al Dacron.
ciao
Quoto in pieno!
Leggendo questo 3D ho sviluppato una riflessione.
Mi sa che invece di pensare a spendere soldi sulle vele a volte conviene iniziare col spenderne in qualche buon corso di vela o su qualche buon libro.
Infatti Vento Forza 10 ha espresso un concetto di base, un fondamentale, ossia che all'aumentare della velocita l'apparente si apprua (non ridonda che significa il contrario...) e inevitabilmente bisogna poggiare, io aggiungo che però al tempo stesso aumentando la velocità scarocciamo meno ( e qui tutti i ragionamenti tra prua bussola vs rotta vera). Ma questo non vale solo per il code 0 ma per tutte le vele, soprattutto per il gennaker.
Se siamo stupiti e interessati ad un concetto di base come questo, probabilmente significa che per ora andare a spendere soldi in kevlar, carbonio o 3DL si rischia di buttarli via.
Io resto straconvinto che in questi casi manchi un po di monotipia per schiarirsi le idee, ma è solo il mio parere personale che peraltro condivido