Citazione:Giorgio ha scritto:
Allora.....intanto per Irruenza...rispondo qui:
Stai in campana perche' il tuo vedendolo cosi' non e' teak massello ma compensato di teak...ossia il teak e' solo 2-3mm scarsi...quindi e' come lavorare camminando sulle uova.
Il nastro non lo mette nessuno di quelli che fanno coperte in teak in quanto si infilerebbe sotto al nero con il rischio che quando si leva lui stacca il nero...nessuno che fa coperte usa quel sistema.Mi rendo conto che su di un teak un po' consumato uno cerca di salvarsi ma non ci si riesce.Poi le riviste se fanno articoli cosi' bhe'...son riviste e quasi nulla hanno di riscontro con la realata'.Il Dremel e' un attrezzo da hobbista per fare modellini...usato a mano libera vien fuori na catastrofe.Il Fein ottimo attrezzo.Cmq a 'fibre e resine' vedro' di portare qualche campione di teak con il nero e vi faccio vedere come si fa.Va bene?(come Wanna marchi)
Io ho una farsa coperta in teak fatta con compensato e sopra riportato 2/3 mm di teack (metodo Bavaria).
Proprio per questo metto il nastro, per non dover carteggiare a fondo per rimuovere il sika in eccesso. Per evitare che il nastro si infili sotto il nero, lo metto a un pelo di distanza dal bordo del cianfrino; comprimo il sika con una spatolina ed aspetto 2/3 giorni a togliere il nastro. Quanto lo vado a togliere viene via senza creare problemi al commento. Se in qualche punto si strappa, lo arriccio e lo tolgo con Fein - spatola.
Direi che del nastro forse se ne può fare a meno con coperte di massello dove puoi carteggiare senza problemi