qualche altra opinione personale, tutto a mio umile avviso
1. come dicono gli altri una volta fuori dal porto *devi* poterti dimenticare del timone, salvo ricordartene quando magari la barca va benissimo e vuoi farti piacere a starci tu
o eventualmente in situazioni di sopravvivenza, ma sopravvivenza sopravvivenza in tempesta, non 30nodi con onda di poppa: il pilota deve essere capace di far sempre tutto lui.
Se tanto tanto fai qualche tratta un po' più lunga il discorso consumo elettrico puo' entrare in conto, quindi imparare a regolare la barca con priorità all'equilibrio, non solo per andar veloce
2. in solitario o in due (a mio avviso andare in tre è già un equipaggio praticamente completo) varie manovre dovranno essere fatte in modo anche molto diverso rispetto alle descrizioni canoniche dei libri di testo stile 'una persona prende la manovella, una la mette nel winch, una si appresta a girarlo etc etc', il *come* lo impari solo provando e provando sulla tua barca e spesso avendo un po' di fantasia, senza cercare di replicare in modo assolutamente fedele le strutture/successioni delle manovre in equipaggio. Cio' vale se sei in mare e navighi, se sei in porto e manovri per attraccare, se stai ancorando, ecc.
La varietà di voci/punti di vista del forum per questo è utile, ma piuttosto che memorizzare le solite ripetizioni di 'la manovra si fa cosi' perché i veri marinai fanno cosi' e bla bla', ricordati piuttosto delle descrizioni di modi di procedere eterodossi, diversi dal Verbo
, perché spesso saranno proprio quelli a trarti d'impiccio o a darti degli spunti utili quando il 'la manovra si fa cosi'' lo potrai usare come fertilizzante
3. Vai un passo più avanti e considera in anticipo cosa potresti fare e come potresti reagire quando le cose non vanno nel verso giusto.
Sia sull'equipaggiamento per esempio, vedrai che varie attrezzature magari perfette e funzionali per una barca con equipaggio, se si rompono o inceppano quando sei da solo possono voler dire guai molto seri, semplicemente perché non si puo' reagire 'mentre uno svita qui, l'altro svita contemporaneamente laggiù in fondo, il terzo tira mentre il quarto tiene stretto coi denti'.
Idem all'ormeggio, parli di un 50', studiati e fai una manovra che se dovesse andar male ti permetta di uscire e rifar tutto da capo o comunque limiti i danni: con qualcun altro a bordo magari uno dà una spintina, un altro con il mezzo marinaio prende la boa o si aggancia un secondo alla barca accanto... più probabilità di sfangarla, se sei da solo sei dietro a una ruota del timone a 15m di distanza dalla prua che se ne va, ci metti X secondi ad andare a prua e il doppio per tornare di nuovo indietro al timone, nel mentre la barca non è governata, il che sai bene non vuol dire 'sta ferma'. Se il posto barca è sempre il tuo ok qualche prova e un meccanismo +- standard lo trovi, se vai di porto in porto è tutto un altro approccio imho.
La manovra giusta è quella che se fa danni li fa solo all'amor proprio. (questa mi piace
).
4. In navigazione da solo (ma spesso anche se si è in due) se sei incapacitato puo' voler dire prendere dei rischi enormi. Senza pensare alla bomata che ti accoppa, basta solo molta stanchezza e magari tralasciare di recuperare.
Yves Parlier dopo giri e giri del mondo (velistino da niente, ricordate quando si è ricostruito l'albero da solo all'ancora in Nuova Zelanda, col fornetto per resinare il carbonio fatto con le lampadine, siccome per regolamento non poteva scendere a terra smangiucchiava le alghe, mentre il peschereccio dei pescatori all'ancora li' vicino lo prendeva per matto
poi ha riportato la barca a casa finendo la corsa) come ha spaccato la barca ? Si è appisolato mentre stava facendo un trasferimentino costiero di qualche miglia, né tempesta né niente e crashh sugli scogli a Penmarch', tutto rotto.
Personalmente è la cosa che trovo più difficile di tutte da imparare, tecniche e tutto il resto ci si riesce, ma trovare il giusto equilibrio fra il fisiologico e il mentale...
Come contropartita a tutto 'sto supplizio, hai delle immense soddisfazioni.
E' il momento più bello quando si vince una regata in equipaggio, tutti hanno dato il massimo e ci si sente parte del tutto, è il momento più bello quando si fa una crociera fra amici in allegria e buona compagnia, è il momento più bello quando si rientra il pomeriggio da un'uscitina dopo pranzo, è bello tutto, ma prova la navigazione da solo e proverai ancora qualcosa di completamente diverso.