(13-11-2018 21:58)guzzi Ha scritto: ciao, personalmente non credo che una finitura a gommalacca, anche se per interni, possa andare bene in quanto è una vernice che lascia respirare il legno; può andare bene per mobili antichi che non siano soggetti a umidità eccessiva come in una barca. Comunque per fare un trattamento a gommalacca devi scartavetrare il legno fino a riportarlo vergine, poi va usato un turapori a base di polvere di pomice che va strofinato energicamente sul legno veicolandola co olio di lino crudo o direttamente con gommalacca molto diluita, questo serve per chiudere i pori del legno ma senza lasciare eccessivi residui altrimenti poi sbianca. Per la preparazione della "vernice" si prendono le scaglie di gommalacca e si diluiscono in alcool possibilmente a 99° poi iniziare a stenderla a pennello per far alzare il porro quindi finire a tampone; detto cosi sembra semplice ma ti assicuro che è di una difficoltà elevata, da mettere in evidenza che tra una passata e l'altra sarebbe bene che passino ammeno due giorni... poi la temperatura di lavoro che non dovrebbe essere meno di 18/20 gradi e poi le inevitabili " bruciature" e poi......si consiglia una vernice epossidica bicomponente... buon lavoro!
Perfetto. E aggiungo:la vernice a gommalacca non ama l'umidità; inoltre, anche se dai cinque o sei mani, ad intervalli di giorni come giustamente dice Guzzi, la pellicola di vernice applicata sul legno è sottilissima, e teme gli urti e le strisciate, tant'è vero che spesso vengono usate vernici a tampone poliresinose, dove alla gommalacca vengono aggiunte altre resine come ad esempio la carnauba, per aumentarne la durezza. Concludendo, splendida vernice per mobili di pregio, assolutamente sconsigliata in una barca.