Come navigare con vento sui 40 nodi
#61
Basta capirsi su cosa si intende per monte o valle Big Grin. Prima per me e' a monte.


Io sul Comet 910 bloccavo la cimetta sulla galloccia a poppavia del winch dello Spi, in casi 'critici' spesso prima di bloccarla la facevo passare anche sul winch dello spi. Spero che si chiami . fatta cosi'.

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Probabilmente marino intendeva questo, se ci ho visto giusto e' la seconda volta che lo 'traduco' Smile

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#62
Citazione:nikisail ha scritto:
Citazione:lacamomilla ha scritto:
Citazione:Piccola Rachele ha scritto:
Questa è la mia esperienza adrenalinica. O meglio, quella del mio vecchio papà...

.
Il mio capitan papà si è fatto il fastnet del 79' e tutte le volte che me lo racconta mi convince che in porto con la buriana si stà meglio...
Se è il Fastnet dove morì molta gente come dargli torto. Meno male che lui la racconta.
lui era sulla barca di falk e sono riusciti a scapolarla mi ha sempre raccontato che il motivo principale è stato che gli armatori di barche 'piccole' hanno abbandonato la barca prima che la barca abbandonasse loro moltissime barche sono state ritrovate ancora a galla.
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#63
Citazione:nikisail ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:marino ha scritto:
Ultima annotazione la impossibilità di ridurre ulteriormente il fiocco poiché il mio amico aveva erroneamente bloccato il cimino direttamente sullo stop senza passarlo dal winch

Di solito lo stopper è a monte del winch, quindi......
Questa me la devi spiegare. Smile
ciao
Affatto, molte barche hanno uno stopper per il rollafiocco in falchetta PRIMA del winch

Appunto, a monte significa prima, quindi, anche se la manovra è stoppata, si può rinviare al winch e cazzare. A meno che per 'stop' non si intenda 'stopper', ma una galloccia. Smile
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#64
[quote]marino ha scritto:
......poggiando mi dirigevo verso zone sconsigliate. Non avendo certezza di risoluzione ho bolinato
Sui 45/50 gradi e sfruttando il mare da giardinetto serfando ho portato la prua in direzione .]

Non riesco a capire come si possa bolinare a 45 50° all'apparente ed avere il mare al giardinetto..... oddio potrebbe anche succedere... ma mi sembra improbabile!
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#65
In conclusione con vento troppo forte ovviamentee meglio non uscire , ma trovandocisi in mezzo , meglio l'andatura portante e un belin di vela per mantenere controllo e stabilita' o meglio provarci ,ma di randa o fioccoo tirare giu' tutto e dare motore ?

Saluti , Davide
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#66
Citazione:x0Davide0x ha scritto:
In conclusione con vento troppo forte ovviamentee meglio non uscire , ma trovandocisi in mezzo , meglio l'andatura portante e un belin di vela per mantenere controllo e stabilita' o meglio provarci ,ma di randa o fioccoo tirare giu' tutto e dare motore ?

Saluti , Davide
Caro Davide se arriva la mergozzata giusta a motore non rimonti!
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#67
A mio parere è meglio lasciare ai surfisti e windsurf la gioia di cavalcare onde paurose e di sfidare le burrasche, sono atleti preparati, cavalcano mezzi spartani quasi indistruttibili e soprattutto operano sotto costa!!!
In barca a vela evitiamo per quanto possibile certe avventure e se proprio vogliamo andarcele a cercare prima attrezziamoci per farlo, ma non basta 'preparare' la barca!!!

Bisogna prima preparare l'uomo!!! Siete sicuri di farcela?
E se siete sicuri di farcela, per quanto tempo pensate di resistere?

When I was young...
In Marina Militare imbarcato su un dragamine ho beccato un paio di burrasche di quelle serie:
La prima è stata terribile perchè di 36 persone di equipaggio siamo rimasti in piedi solo in 4 (Comandante, un macchinista e due timonieri)!!!
Così io e un'altro disgraziato siamo stati al timone per oltre 30 ore eravamo distrutti e pensavamo di non farcela più, ma per fortuna la bufera è passata.
La seconda volta la burrasca è stata anche peggiore però al timone eravamo in quattro... è stata quasi una passeggiata!!!Cool

Se dovesse ricapitarmi adesso non riuscirei a rimanere 30 ore al timone!!!

Alla domanda: 'Come navigare con vento sui 40 nodi?' non si può rispondere perchè le variabili sono troppe: previsioni meteo, onda corta o lunga, mare incrociato, direzione del vento, lontananza da eventuali ridossi e/o pericoli, tipo di imbarcazione e attrezzatura, esperienza e resistenza dell'equipaggio...




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#68
primi di luglio ...

partiamo da veruda , dopo aver controllato le previsioni meteo che davano max 15-18 nodi di bora, per fare il quarnaro.

tutto ok fino alla gagliola e poi rinforza e rinforza con mare formato e bora a raffica a 38 -40 ;
1 ora e 1/2 di bolina strettissima con un belin di fiocco e randa per arrivati alla baia di maracol ( unije ) un po' provati.42

sul quarnaro eravamo in 3 barche io, il mio amico sergio e una coppia con un bambino di trieste ....

in questo caso le previsioni erano veramente sballate Sad
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#69
a 40 nodi?da recenti esperienzeConfusede ti ci trovi impari alla svelta.Big Grin
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#70
Chiarimenti. Il cimino era sulla garroccia quindi a valle di titta la manovra, a qualcuno devo far notare che la direzione del mare non è sempre la stessa del vento. Non è la prima volta che bolino largo co onda al giardinetto . Poi per ultimo ho solo chiesto numi sul cosa fare, come al solito i soldini della situazione dicono la loro. Grazie a dio e per amore navigo spesso e non sotto casa , per cui cercò di nutrirmi i Dell esperienze altrui per ampliare il mio bagaglio e ridurre i rischi. Questa uscita infatti mi serviva a tale scopo. Ho visto e toccato per mano presso Itaca una situazione ancora più critica ma sia l armo che gli uomini era di tutt altra levatura e non mi sono per nulla preoccupato anzi ho capito qualcosa . Ne ho visti di saccenti a far traversate con vele ( ripiegate) e raccontare di gesta eroiche ma francamente mi dispiace solo per loro.
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#71
Citazione:marino ha scritto:
Chiarimenti. Il cimino era sulla garroccia quindi a valle di titta la manovra,
Big Grin Ho vinto. Era facile avendo avuto il 910 Wink.
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#72
Fatto diverse volte il quarnaro da Promontore a Unie la RV è 120°. Allo scoglio gagliola la bora spira al massimo da circa 70°. Con solo 7 ml. di fetch ci sono onde di 2 m.
Se si prende un colpo di bora forte, l'acqua vola, in quel posto meglio poggiare e all'argarsi il vento passato l'isola di Unje diminuisce. E' una bolina larga andando verso il SAnsego un lasco stretto tornando. Da Unje a promontore una volta ho impiegato 1 ora e 20 monuti distanza 17 ml., vento sui 25 nodi di bota da est/ nord-est. Adesso aspetto i 10 nodi.Big Grin.
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#73
io penso di avere il record negativo di velocità da Monemvasia a Jerakas ( Peloponneso, Grecia ) circa 5 . tre oreSadsmileySadsmileyBlushBlush con vento sicuramente sopra i 40 nodi ( ma avevo lo stazione del vento in avaria). Chi ha fatto di peggio?
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#74
Il mare peggiore ? L'ho trovato sul lago . Risalendo il Krka per Skradin , a netà percorso c'è il Prokliansko Jezero . Ha segnato 39 nodi e il mio Autohelm non è generoso . Consiglio : meglio evitare Skradin con bora , me l'avevano detto , ma non ci ho creduto ,batte tosta . Il lago non finiva mai ,fiocco diesel , il mio Kubota , tricilindrico come quello dei scavatorini , che a 2500 giri spinge il mio Z 34 a 6 nodi abbondanti , faticava ad arrivare a 3 con bora al mascone . Il gommino al traino si è pure ribaltato .
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#75
Ognuno conosce se stesso e la propria barca meglio di chiunque altro, per cui non mi sento di biasimare nessuno, men che meno seduto ad una scrivania.
Una sola cosa vorrei precisare, si parla di 30, 40, 50 nodi come se fossero la stessa cosa; ma sono tre condizioni completamente diverse una dall'altra.
Con 30 nodi qualsiasi barca è (o dovrebbe) essere in grado di navigare in ogni direzione, e un buon equipaggio si diverte anche.
Con 40 con una barca adatta e un buon equipaggio si dovrebbe continuare a tenere la rotta senza tanti problemi (ma l'equipaggio comincia a divertirsi meno), con una barca 'charter' (non me ne vogliano gli operatori del settore, ma è solo per rendere il concetto) si comincia a cercare la rotta più agevole.
Con 50 nodi è pura sopravvivenza, è più acqua si ha sottovento meglio è.

Ovviamente parlo di vento reale, altrimenti 50 nodi di apparente di bolina diventano subito 30/35 al lasco e allora non ci si capisce più.
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#76

Situazione nel porto di Cannes il giorno in cui avrei dovuto partire con la mia (prima) barca a vela appena acquistata:


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Ovviamente abbiamo rinviato, ma durante le raffiche temevo che la barca sarebbe stata frantumata tra le due adiacenti, molto strette.
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#77
Citazione:Markolone ha scritto:

Situazione nel porto di Cannes il giorno in cui avrei dovuto partire con la mia (prima) barca a vela appena acquistata:


Ovviamente abbiamo rinviato, ma durante le raffiche temevo che la barca sarebbe stata frantumata tra le due adiacenti, molto strette.

ti sei perso un rientro a Genova in una decina di ore 42Big Grin
Fai fare ad un uomo quel che non ha mai fatto e scoprirai chi è :smiley2:
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#78
Se si pensa di navigare con venti sostenuti (e per navigare intendo dire riuscire a rimontare il vento, perché altrimenti a farsi spingere ci si riesce anche a secco di vele) e quindi dove, per definizione, il motore può poco o niente, ammesso di avere l'equipaggio e sopratutto il comandante adatti, fondamentale è l'armo che abbiamo.

A prescindere dalle manovre fisse che non devono avere punti critici o sottodimensionati, le vele sono la parte fondamentale: grammatura, cuciture, rinforzi e quant'altro devono essere al di sopra di ogni sospetto; non c'è niente di più frustrante e potenzialmente pericoloso che essere già in una situazione critica di vento e mare e vedersi strappare una vela: oltre al trovarsi all'improvviso senza forza motrice ci troviamo anche a dover lottare in condizioni difficili per imbrogliare il tutto, disarmare e armare un'altra vela (che per inciso veramente pochi hanno).

In casi rari, es. rottura completa orizzontale della vela per cedimento del gratile di inferitura, ci possiamo trovare nella drammatica condizione di non poter ammainare il pezzo alto della vela e di non poterne armare un'altra.

Ci vuole una randa con tre mani di terzaroli. Difficile pensare di armare una randa ridotta in condizioni molto dure, meglio avere una randa molto riducibile ed un sistema di presa dei terzaroli al di sopra di ogni sospetto.

Fiocco: si apre un capitolo molto ampio, oggi il 99% delle barche hanno il genoa rollabile, assolutamente inadeguato sopra i 25, ma anche 20 nodi, per risalire il vento. Quindi occorre armare una trinchetta o una tormentina da issare attorno al rollafiocco (vela della quale non ho nessuna esperienza ma che dicono funzionare).
Qualsiasi fatica fatta per armare una trinchetta sarà più che ripagata dalla infinitamente migliorata capacità della barca a rispondere al vento.
Resta quel bel salsiccione di genoa rollato a prua a prendere vento ma non si può avere tutto.

Resta (forse!) un 1% di barche senza rollafiocco, tra cui la mia. Ecco, mi sento molto più tranquillo: posso ammainare tutto in pochi secondi e posso usare la superfice di fiocco più giusta per la forza del vento.
Certo che è fatica, e non poca, ammainare e riporre una vela ed armarne una nuova con la prua spazzata dal mare o che si infila direttamente dentro l'onda e col vento che cerca di strapparti via tutto, non è però alla fine così differente dal dover comunque armare una trinchetta.
La differenza è 1)nelle migliori prestazioni che avremo a risalire il vento senza l'orrido salsiccione del genoa avvolto, 2)nell'avere a disposizione più vele, fino alla minuscola tormentina e 3)nel non avere più troppa paura di strappare una vela di prua, paura che avevo col rollafiocco sapendo quanto fosse difficile, e in condizioni brutte impossibile, disinferire e reinferire una vela su di esso.

Per rispondere all'amico Marino infine, se ho capito il senso della domanda, se devi rimontare o perlomeno cercare di farlo, secondo me vele piatte e cazzate a ferro e stringere bene il vento (ma questo non lo puoi fare col fiocco parzialmente rollato) e sotto le raffiche puntare maggiormente contro vento fino a quasi sventare le vele per non farsi stendere, senza però mai far fermare la barca dai frangenti, altrimenti quando riparte, sempre che non ti ritrovi col fiocco a collo, poggerà molto, perdendo strada duramente guadagnata controvento e mettendo a maggior prova tutta l'attrezzatura.
Se poi non devi risalire tutti i santi aiutano, basta un pezzetto di vela.



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#79
La mia opppppppinione è che il fiocco da tempesta non vada cazzato a ferro ma debba avere un pò di forma, randa serrata, altrimenti abbatte solo la prua e non tira in avanti.
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#80
PREMESSA: Se NON HO costa sottovento...
chi me lo fa fare di rimontare il vento...???
Si vabbè la soddisfazione di poterlo poi raccontare al bar del porto... la suicida sfida contro il mare e contro se stessi...
ma siamo veramente così autolesionisti...???
Oppure lo facciamo per puro spirito accademico...???
In quest'ultimo caso... e solo nel caso in premessa... ogni discussione in merito ha un suo significato... altrimenti l'unica cosa da fare SEMPRE e comunque è avere uno straccio di tela a prua... UNA 'SPERA' a poppa... ed una branda su cui aspettare che tutto passi...!!!
Perchè prima o poi... tutto passa... CoolCoolCool

Quello che vedo e che NON capisco... è la mancanza sul 95% delle imbarcazioni (anche oltre i 40/45' quindi con abbondanza di spazi e gavoni...) di adeguate ancore galleggianti e di adeguate SPERE...!!!
Il più delle volte mancano completamente dalle dotazioni di bordo... e quand'anche fossero presenti... il più delle volte sono inadeguate...!!!
Inoltre la maggior parte dei naviganti NON ha mai provato ad usarne una... foss'anche a solo scopo propedeutico... perchè ricordatevi che se dovesse servire... non avreste sicuramente il tempo ed il modo d'imparare ad usarle...
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