Durante una discussione aperta da Trixarc su di un rientro difficoltoso con mare formato (
http://forum.amicidellavela.it/topic.asp...8#1131163) si è aperto un interessante OT su quanto sia importante il rapporto ruota-pala timone e su come si possa modificare questo rapporto.
Copio ed incollo con lo scopo di conservare le info e casomai di continuare la discussione che mi sembra abbastanza interessante:
Citazione:[u]Mania2:[u]
... e propongo un ragionamento a Trix. La tua barca non penso sia pesantona, 6200 kg (ma compreso acqua, gasolio e tutto il resto?) non sono tantissimi per un 11,0 m, diciamo che è una medio-pesante. Ma comunque [u]nella conduzione hai sicuramente sfruttato l'inerzia della barca per cambiare rotta senza perdere eccessiva velocità, lavorando sulle onde in arrivo[u]. Se in questo zizzagare le vele avessero fileggiato un pò, non sarebbe stato un problema, l'inerzia della barca ti avrebbe consentito di manovrare lo stesso. Insomma come potrai capire io sarei stato favorevole a procedere a vela, almeno con la mia di barca ma questo non vuol dire che sia la scelta migliore.
Un'ultima osservazione, [u]navigare a motore con la barca sbandata non fa bene al motore per quanto riguarda la lubrificazione[u].
[u]Aleufo:[u]
Mania,tu hai una barca agile, veloce e reattiva. Forse qua ci vuole una piccola considerazione non proprio automatica e istintiva....
L'andatura con onda al traverso, formata ed a volte ripida è abbastanza difficile con uso frequente e deciso (coordinato) del timone.... Qua entra in ballo quanto sia più facile una barca da regata/sportiva di una da crociera (si parla di timone a ruota). Una barca sportiva ha una demoltiplica molto ridotta tanto che con un quarto, massimo mezzo giro di rotazione, fai fare alla barca grandi variazioni di rotta. Quindi quando ti scappa la prua o la poppa, mezzo giro e via!!!! Meglio ancora con la barra!!!. Con una barca da crociera dove la rotazione da dare alla ruota per ottenere lo stesso risultato è anche il doppio. Succede che oltre che essere sempre in ritardo, ti stanchi anche molto più del doppio....e tutto quello che è abbastanza normale diventa più impegnativo...tanto che alla fine spesso ti trovi in controfase, la barca sbanda molto di più del normale e rallenta in maniera esagerata....
[u]skippervela:[u]
... aleufo hai proprio ragione! Devo assolutamente cambiare il diametro del mio timone a ruota.
Qualche consiglio appropriato?
[u]aleufo:[u]
Skipper non è questione tanto di diametro, quello può incidere sulla leggerezza, quello che conta è in pratica quanti giri deve fare la ruota tra una banda e l'altra.... Per fare un esempio in una barca da regata in mezzo giro si va da un estremo all'altro. In un crocerone ci vogliono anche due giri..Che cosa vuol dire?
Che quella da regata sarà più 'dura', ma molto diretta, quella del crociera sarà molto morbida ma molto ..sorda.
Nell'uso normale chiaramente quella demoltiplicata sarà leggera e comoda anche perchè se giri 20° la prua si sposterà di poco ( al contrario con quella diretta 20° faranno scodare di brutto), ma in condizioni impegnative con la diretta come pensi ' devo muovere la prua' FATTO!, nell'altro caso quando lo hai fatto la prua è già molto più spostata e quindi devi agire di più ancora...e di più ancora dall'altra parte ....un gioco perverso che amplifica il rollio!!!!.
PPC (provare per credere). Qua si entra in discorso ancora più tecnico forse, ma decisamente utile in quelle condizioni.
OT: quando ho preso lo 069 aveva il timone molto demoltiplicato (circa un giro e mezzo da una parte all'altra) leggero e apparentemente tranquillo. Però con un pò di onda era faticoso e laborioso lavorare le onde, quando sentivi la barca partire era tutto un girare di qua e subito dopo di là....Conseguenza immancabile l'aumento delle oscillazioni (PPC)...Cambiato il rapporto (tre quarti di giro da una parte all'altro)un pò più dura la ruota, ma diminuiti molto gli inconvenienti di cui sopra....Quando prendi il ritmo anche con onde importanti (oh mica di tre metri eh!!) la barca scivola quasi piatta e leggera.....Come si dice ..PPC....
[u]bradipo:[u]
Si potrebbe cambiare il rapporto ruota/pala su di un plasticone?
Se la risposta è si
E' qualcosa di laborioso?
Si dovrebbe agire su quella mezzaluna che si trova sull'asse del timone? O sul diametro dell'asse della ruota?
[u]aleufo:[u]
Sullo 069 siamo intervenuti qua....
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cambiando l'ingrananggio con uno con meno denti....proprio come una bici....
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[u]aleufo:[u]
... Io credo che sarebbe piuttosto utile capire questo concetto importante per certe navigazioni.....perchè in parte è un pò contrario alla tradizione....
Chi ha lavorato sulla demoltiplica della propria ruota?
Quanto incide, nell'usura, il maggior sforzo sull'asse della pala?
Come lavorare sull'asse della ruota per modificare il pignone?
Qualche link in cui si parla di questo?