(12-07-2014 20:15)Estrovelico Ha scritto: (06-07-2014 18:16)albodo Ha scritto: (06-07-2014 10:49)Estrovelico Ha scritto: Si io l'ho usato.....un tempo si trovavano su alcune vecchie barche classiche.
Direi che se tutti quelli che l'avevano l'hanno eliminato per passare al gas c'e un valido motivo.....e forse se ci pensi ci arrivi anche tu.
L'alcol ad ogni modo non costa poco....
Io, non avendolo mai usato, non ci arrivo ma mi piacerebbe saperlo.
Al di la di un po' di puzza, con il gel mi sembra un sistema sicuro: cos'ha che non va?
Ti dico subito che cosa ha che non va (secondo me)...
Rispetto al gas ha una resa che sfiora il penoso, ma dipende da cosa devi farci, se tu in barca ti fai solo il caffè puo andarti bene.
Oltre alla resa inferiore costa molto di piu e questi due motivi per me già basterebbero. ....ma oltre a questo, l'alcol è molto infiammabile.....percui molto pericoloso in barca!
Una bombola tenuta all'esterno, dove puo sfogare, non rappresenta un pericolo....
Una tanica di liquido infiammabile secondo me in barca è piu pericolosa.
Come già detto, penso che qualsiasi soluzione nautica non sia mai giusta o sbagliata in assoluto ma abbia dei pro e dei contro che variano a seconda a) del tipo di barca B) del tipo di navigazione e/o vacanza che si intende fare e con quale tipo di equipaggio.
Proprio per questo motivo, penso sia difficile stabilire regole generali.
Mi spiego meglio: prima di diventare armatore, ho navigato per oltre un decennio su un Grand Soleil 45 in cui, mediamente, per tutto agosto si andava in giro dalle cinque alle sette persone: tutti amici non legati da alcun rapporto sentimentale e/o di parentela, che navigavano dividendo le spese comuni.
È evidente che per un tipo di vacanza del genere, su una barca di quelle dimensioni e con tutte quelle persone da sfamare, la rapidità di cottura assicurata dal gas sia un fattore di primaria importanza rispetto a qualsiasi altro, così come la sua capacità di soddisfare le più svariate esigenze alimentari. In un caso del genere sono d'accordo nel dire che un piccolo cucinino ad alcool privo di forno sarebbe semplicemente inutile, se non addirittura ridicolo.
Completamente diverso è invece il caso di una piccola imbarcazione classica come la mia (pilot cutter da 8,9 mt + bompresso) in cui gli spazi sono estremamente ridotti e navigando solo in due (io e la mia ragazza) possiamo sopportare l'attesa di qualche minuto in più per cuocere la pasta in cambio di maggiore spazio e minor complicazione.
Dal mio punto di vista, le complicazioni nell'utilizzo del gas sono: 1) il dover controllare costantemente l'efficienza del circuito e l'assenza di possibili fughe; 2) la preoccupazione che il gas si possa depositare in qualche anfratto della sentina, spettando il momento giusto per esplodere: non è assolutamente detto, infatti, che la fuga riguardi sempre e solo la bombola esterna. Durante l'utilizzo la fuga può crearsi in qualsiasi parte del circuito 3) il doversi ogni volta ricordare di aprire e chiudere la bombola, andando ogni volta avanti e indietro anche per un caffè veloce; 4) il doversi fare ogni volta diversi chilometri a piedi con la bombola vuota da rendere,alla disperata ricerca del negozio di articoli da campeggio che puntualmente non ha mai il tipo di bombola di cui abbiamo bisogno. Con l'alcool il problema non si pone perché si trova in qualsiasi supermercato. Il costo sarà forse leggermente superiore rispetto all'autonomia che è in grado di assicurare (questo ve lo saprò dire dopo la vacanza), ma tutto sommato, come tutti noi sappiamo, le spese da salasso in una barca sono decisamente ben altre...
Quanto infine all'infiammabilità dell'alcool, è vero: si tratta pur sempre di una sostanza da usare con cautela, ma la sua presenza a bordo non è meno pericolosa della bottiglia di ouzo o di grappa che ogni buon marinaio non può non avere a bordo, con la differenza che l'alcool alla peggio si infiamma, ma per lo meno non esplode...
BV!
Ermanno