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se leggo la scheda tecnica, ho 6 mesi per dare Gelschiels 200 su Gelschield 200 senza particolari . chiesto al servizio clienti, mezzo mail e mi hanno confermato questo dato.....
le voci di Imarroncinichegalleggiano.... dicono invece " ricopertura dopo 5/9 ore " se no bisogna carteggiare!
voi cosa dite?
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07-10-2014, 11:14
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-10-2014, 11:18 da JARIFE.)
(07-10-2014, 10:28)mhuir Ha scritto: se leggo la scheda tecnica, ho 6 mesi per dare Gelschiels 200 su Gelschield 200 senza particolari . chiesto al servizio clienti, mezzo mail e mi hanno confermato questo dato.....
le voci di Imarroncinichegalleggiano.... dicono invece " ricopertura dopo 5/9 ore " se no bisogna carteggiare!
voi cosa dite?
Dico di rispettare scrupolosamente la scheda tecnica,se non ricordo male sono max 6mesi ma dovrei controllare.
Soprattutto quando dovrai stendere l'AV sul gelshield200.
Qui si tratterà di ore,fai attenzione .
BV
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Ti confermo 6 mesi (max) tra la prima e la seconda mano
Dove devi fare molta attenzione sono i tempi di ricopertura tra la prima e la seconda e tra la seconda e la prima di antifouling. Attieniti alla scheda tecnica !
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Attento alla stesura della AV sopra al Gelshield 200
Da scheda tecnica.
15 gradi - min 5 ore /max 9 ore
23 gradi - min 3 ore /max 7 ore
Se superi il limite max devi carteggiare tutto con abrasiva 180/220
La prima mano di AV ti porterà via abbastanza materiale, perché si incorpora nel Gelshield.
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ok grazie
a me interessano i tempi Gelshield su Gelshield 200
secondo me c'è un pò di confusione fra questo e il Gelshield Plus, che è resina epox molto più pura e che va data bagnato su bagnato
per la stesura dell'AV è più . sto pensando al coppercoat e li tocca aspettare e prima carteggiare.
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Se cominci con la 200 eccoti la tabella tecnica, spero che si legga
Se devi dare poi epossidica senza solventi, Coppercoat, ti conviene aspettare la reticolazione e carteggiare il tutto.
Ma hai già fatto? Sicuro di dare la 200 (con solvente) sul gelcoat di una certa età?
A me il cantiere ha consigliato e così ho fatto anche se ho usato produttori diversi.
Due mani Aquastop (senza solvente)
Attesa reticolazione e carteggiata.
Due mani di Gelshield 200 e subito AV.
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Guarda che il coppercoat deve essere dato sul gelcoat direttamente od al limite sul suo primer specifico (indicato in scheda tecnica)
Gelshield 200 + coppercoat fai del casino...
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(07-10-2014, 16:38)Rebe Ha scritto: Guarda che il coppercoat deve essere dato sul gelcoat direttamente od al limite sul suo primer specifico (indicato in scheda tecnica)
Gelshield 200 + coppercoat fai del casino...
perchè? un amico lo ha fatto 8 anni fa................è ancora tutto li ,perfetto
dici che il fatto che sia a solvente può creare problemi?
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(07-10-2014, 17:19)mhuir Ha scritto: (07-10-2014, 16:38)Rebe Ha scritto: Guarda che il coppercoat deve essere dato sul gelcoat direttamente od al limite sul suo primer specifico (indicato in scheda tecnica)
Gelshield 200 + coppercoat fai del casino...
perchè? un amico lo ha fatto 8 anni fa................è ancora tutto li ,perfetto
dici che il fatto che sia a solvente può creare problemi?
Questa primavera avevo programmato un intervento con il Coppercoat, che poi ho abbandonato per una serie di considerazioni.
Mi ero però documentato sentendo, direttamente o tramite fornitori, diversi produttori di resine.
Il Coppercoat è senza solvente, per cui se vuoi darlo su uno strato con solvente devi aspettare che sia molto, molto asciutto.
La domanda a questo punto è la stessa che ti facevo prima. Perché vuoi dare una epossidica a solvente sul gelcoat, rischiando di innescare fenomeno osmotici che magari non ci sono?
Tutti i produttori che ho sentito mi avrebbero indirizzato su prodotti senza solvente, per farti nomi, Veneziani, International, Cecchi.
Prodotti che, avendo la stessa base del Coppercoat, sono compatibili. In ogni caso mi sarebbe stato consigliato, a scanso di sorprese, di lasciar reticolare per bene l'epossidica. Le epox senza solvente sono molto lente. Anche la stesura è delicata per temperatura e umidità dell'aria.
Comunque qualche mano di epossidica è bene darla, sotto al Coppercoat,,per arrivare ad almeno 500 micron
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(07-10-2014, 19:36)Luciano53 Ha scritto: (07-10-2014, 17:19)mhuir Ha scritto: (07-10-2014, 16:38)Rebe Ha scritto: Guarda che il coppercoat deve essere dato sul gelcoat direttamente od al limite sul suo primer specifico (indicato in scheda tecnica)
Gelshield 200 + coppercoat fai del casino...
perchè? un amico lo ha fatto 8 anni fa................è ancora tutto li ,perfetto
dici che il fatto che sia a solvente può creare problemi?
Questa primavera avevo programmato un intervento con il Coppercoat, che poi ho abbandonato per una serie di considerazioni.
Mi ero però documentato sentendo, direttamente o tramite fornitori, diversi produttori di resine.
Il Coppercoat è senza solvente, per cui se vuoi darlo su uno strato con solvente devi aspettare che sia molto, molto asciutto.
La domanda a questo punto è la stessa che ti facevo prima. Perché vuoi dare una epossidica a solvente sul gelcoat, rischiando di innescare fenomeno osmotici che magari non ci sono?
Tutti i produttori che ho sentito mi avrebbero indirizzato su prodotti senza solvente, per farti nomi, Veneziani, International, Cecchi.
Prodotti che, avendo la stessa base del Coppercoat, sono compatibili. In ogni caso mi sarebbe stato consigliato, a scanso di sorprese, di lasciar reticolare per bene l'epossidica. Le epox senza solvente sono molto lente. Anche la stesura è delicata per temperatura e umidità dell'aria.
Comunque qualche mano di epossidica è bene darla, sotto al Coppercoat,,per arrivare ad almeno 500 micron
Sulla scelta del gelshield mi sono affidato a quanti ne propagandano le qualità e la relativa facilità di applicazione e non ultima l'esperienza positiva di più di un conoscente.
Non capisconperchè la sua applicazione dovrebbe innescare effetti osmotici?!
Sul fatto di far asciugare/catalizzare molto bene prima di applicare il coppercoat ....lo so.
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Lo dice, in maniera abbastanza equivoca, anche la International nella scheda tecnica. Il solvente non deve entrare in contatto con il laminato e quindi con la resina dello scafo.
Il solvente entra con molta facilità qualora trovi microfessure nel gelcoat provocando appunto reazioni con i componenti instabili (mi perdonino i tecnici) dello stratificato.
Così come non si deve lavare la carena con acetone o altri solventi.
Guarda qualche discussione nel forum e troverai commenti interessanti.
Il Gelshield 200, da quanto mi hanno detto, va bene su barche nuove.
Esiste la Gelshield senza solvente che evita i rischi di cui sopra per barche datate.
Analogo prodotto già predisposto per l'uso è Aquastop di Veneziani che ha una notevole densità e ti risolve la copertura con un paio di mani da 200 micron.
Cecchi invece va preparata con gli appositi additivi, leggiti in proposito il manuale.
Quello che stai facendo è un lavoro "per sempre". Documentati bene prima di partire.
Attenzione che molti rivenditori ignorano l'uso e le conseguenze di molti prodotti che vendono.
Certo, l'epossidica con solvente è più veloce da stendere e si asciuga prima .....però.
PS:
A proposito di Aquastop, un eccezionale consiglio di cantiere che ho fatto mio. Si da con il rullo e poi si segue subito tirando con un pennello largo. Meglio essere in due, uno per lato con rullo, più il terzo che segue gli altri due tirando col pennello.
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07-10-2014, 22:34
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-10-2014, 22:40 da JARIFE.)
Il Gelshield- va dato,in caso venisse tolto completamente il gelcoat(es.trattamento curativo osmosi),sulla vtr nuda,mentre il Gelshield200 va dato sul gelcoat,previa carteggiatura per farlo aggrappare meglio.
Il trattamento prevede solo che la barca sia asciutta entro i termini che Inernational "impone"  ,qualche microfrattura non fa nulla,il gelshield200 serve appunto per ripristinare e migliorare l'impermeabilità.
Io ho fatto il trattamento a scopo preventivo,per ora tutto bene anche se è presto per giudicare,vedremo negli anni...
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=40778&page=2
BV
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luciano 53, prendo atto delle tue osservazioni,
sei un sostenitore di acquastop,a me risulta sia un prodotto "difficile" nel senso che è delicato da applicare ma non ho esperienza diretta!
mentre più di un cantiere usa con soddisfazione il Gelshield 200 , per trattamenti preventivi su scafi vecchi,. Ora un cantiere non penso abbia interesse ad utilizzare un prodotto relativamente più caro, e piuttosto utilizzare un prodotto che non gli crei problemi in futuro?!
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No, non sono un sostenitore di Aquastop, avevo puntato Gelshield (senza solvente) ma servivano troppe mani e ad aprile il clima non è ottimale. Cecchi necessita di preparazione con additivi ed è complicato se vai di fretta. Il cantiere dove ero appoggiato mi ha consigliato di fare come fanno loro, appunto due mani di Aquastop, poi il Gelshield 200 (2 mani) e a seguire l'AV.
Aquastop è più difficoltoso perchè è denso, ne vanno circa 200 micron al colpo, però l'esperienza degli operai del cantiere mi ha salvato  per inciso ho fatto il lavoro ad Aprilia Marittima.
Come ti dicevo, da quanto ho appurato (o meglio mi hanno convinto di questo) , il trattamento a solvente può andare bene su scafi nuovi, ma non su quelli datati 
Siccome è il tempo che costa più del materiale, i cantieri fanno prima con il 200, puoi darne più mani di seguito. Con le epossidiche prive di solvente il clima può essere un problema, soprattutto se si fa all'aperto, e il tempo di asciugatura è ben maggiore.
E poi se si verifica osmosi dopo 5 . è più colpa del cantiere 
Sul fatto che il solvente possa essere fonte di problemi, non dovrebbero esserci dubbi. Se poi non . nel gioco statistico.
Non ho avuto tempo per cercarle, ma ci sono delle discussioni e parere tecnici di rilievo che avevo recensito.
A primavera ho fatto impazzire il mio rivenditore di fiducia (che ha tutti i marchi) e i relativi consulenti, per poi scoprire che la maggior parte dei cantieri locali segue lo stesso iter.
Forse posso aver sbagliato, ma verificare prima di iniziare un lavoro impegnativo e duraturo è doveroso, e credo di averlo fatto.
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(08-10-2014, 00:44)Luciano53 Ha scritto: No, non sono un sostenitore di Aquastop, avevo puntato Gelshield (senza solvente) ma servivano troppe mani e ad aprile il clima non è ottimale. Cecchi necessita di preparazione con additivi ed è complicato se vai di fretta. Il cantiere dove ero appoggiato mi ha consigliato di fare come fanno loro, appunto due mani di Aquastop, poi il Gelshield 200 (2 mani) e a seguire l'AV.
Aquastop è più difficoltoso perchè è denso, ne vanno circa 200 micron al colpo, però l'esperienza degli operai del cantiere mi ha salvato per inciso ho fatto il lavoro ad Aprilia Marittima.
Come ti dicevo, da quanto ho appurato (o meglio mi hanno convinto di questo) , il trattamento a solvente può andare bene su scafi nuovi, ma non su quelli datati
Siccome è il tempo che costa più del materiale, i cantieri fanno prima con il 200, puoi darne più mani di seguito. Con le epossidiche prive di solvente il clima può essere un problema, soprattutto se si fa all'aperto, e il tempo di asciugatura è ben maggiore.
E poi se si verifica osmosi dopo 5 . è più colpa del cantiere
Sul fatto che il solvente possa essere fonte di problemi, non dovrebbero esserci dubbi. Se poi non . nel gioco statistico.
Non ho avuto tempo per cercarle, ma ci sono delle discussioni e parere tecnici di rilievo che avevo recensito.
A primavera ho fatto impazzire il mio rivenditore di fiducia (che ha tutti i marchi) e i relativi consulenti, per poi scoprire che la maggior parte dei cantieri locali segue lo stesso iter.
Forse posso aver sbagliato, ma verificare prima di iniziare un lavoro impegnativo e duraturo è doveroso, e credo di averlo fatto.
Riassumendo, dopo che mi solo letto un pò di schede tecniche.............
Aquastop,Sistema Cecchi, Gelshield Plus sono sostanzialmente "resine pure", quindi senza solventi, più dense e da applicare bagnato su bagnato perchè creino un corpo unico.
Dato per assodato che i solventi presenti nel Gelshield 200 potrebbero creare problemi al gelcoat anziano, e secondo specifiche , essendo il Gelshield Plus Non adatto ad essere applicato al gelcoat, mentre la scheda dell' aquastop
Gelshield Plus Non è adatto ad essere applicato direttamente al gelcoat
pertanto non resta che .!
mi chiedo: perchè a questo punto non continuare con il ciclo . prevede primer, mono o bicomponente?
Le schede e i manuali applicativi del gelshield 200 non parlano o sconsigliano l'applicazione su gelcoat vecchio......è vero che è nel loro interesse . essendo . hanno un concetto della garanzia un pò più serio di noi latini.
Sarebbe interessante sapere come è nata in zona aprilia la filosofia Aquastop+Gelshield
mentre da come mi risulta in zona Monfalcone utilizzano prevalentemente Gelshield.
bah
pratiche o riscontri scentifici?
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Vedi Mhuir, ho passato tre mesi (fra gennaio e marzo) a studiare e documentarmi come un dannato. Perché non sono un tecnico, però mi piace capire e talvolta ci riesco anche.
Sono passato per una serie di consigli, consulenze da parte di venditori (che appunto devono vendere), letture di forum tecnici, qualche telefonata a "tecnici".
Ebbene, mi sono convinto che su una barca di 15 anni il solvente non ci deve andare.
Sono andato quindi a caccia di esperienze altrui e, sia per costi che per "facilità" di applicazione, il cantiere dove mi appoggiavo usa sempre Aquastop. Addirittura una mano, io ne ho date due che sono appunto 400 micron.
Mentre ero in trattative (sul prezzo) con rivenditore ho incrociato in negozio un paio di proprietari di altri cantieri che mi hanno confermato la scelta e che mi hanno dato i primi consigli (rivelatisi preziosi, non ci sono sulla scheda tecnica) sulla stesura.
Qui comincia un'altra storia. Per me, e anche per il rivenditore che obbedisce alle linee guida, avrei continuato con il ciclo Veneziani ma, esperienza dei suddetti cantieri, Gelshield 200 è di migliore qualità e si stende meglio.
Il rivenditore alza le mani in segno di resa e io ho obbedito all'esperienza di chi lo fa per mestiere.
Aprile è stato un mese di sofferenza perché trovare due giorni con temperatura sui 20 gradi e umidità bassa (per Aquastop) non è stato facile. Ma ci siamo comprati la barca per soffrire. Vivevo a bordo e molte mattine il capocantiere passava sotto la barca scuotendo la testa: anche oggi non è giornata  Quando ci sono riuscito lo stesso capocantiere passava e mi incoraggiava: "bella, bisogna vedere se si asciuga!!!  " Perché, dopo che è stata stesa, prima di cominciare ad asciugare, "molla" 
Il Gelshield (dopo carteggiata leggera con levigatrice orbitale) è invece una passeggiata.
Non voglio convincerti di nulla, alla fine probabilmente in linea di massima i cicli di protezione si equivalgono. A patto di non rischiare di combinare qualche malanno con componenti non idonei.
Eccoti la fase di lavoro "barca dei Puffi"
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09-10-2014, 14:26
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-10-2014, 14:27 da mhuir.)
Ma ci siamo comprati la barca per soffrire. Vivevo a bordo .................
questa è l'unica grande verità!!
Grazie dell' esauriente . faccio tesoro e penso che questa discussione rimarrà un punto di riferimento sul forum.
Ti dirò quali ssaranno le mie scelte, per ora ho cominciato a rimuovere l'AV!
ps.: bella la . blu elettrico le dona
ciao
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L'unica avvertenza che pone International  riguardo l'applicazione del gelshield 200 è quella di non trattare barche appena uscite dallo stampo e quindi con catalizzazione ancora in corso(anche se per noi è impercettibile).
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Anche io sono in procinto di fare il trattamento antiosmosi con gelshield200 sul comet 850, come mi diceva il venditore potrei usare lo stucco epossidico senza solvente da applicare nei punti in cui manca il gelcoat e poi sopra applicare il gelshield 200. Secondo voi è possibile fare in questa maniera?
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Diciamo che oltre le microfessure in vari punti ho due zone della carena di circa 5 centim x 5 centim in cui è venuto via il gelcoat e quindi pensavo di livellare la superficie appunto con lo stucco epossidico non solvente della marlin (che ho già a casa) però ieri sera ho dato uno sguardo a questa discussione e mi sono sorti i dubbi allora chiedo a voi che avete già fatto il trattamento.
Ma una domanda: la scheda tecnica dell aquastop riporta che la temperatura minima di applicazione è di 12 gradi ma mi sembra di capire da lucianodb che ha dovuto aspettare una giornata non umida e con temperatura di 20 gradi. Perchè?
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