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(13-01-2015, 00:02)andros Ha scritto: dai una mano di primer poi antivegetativa abbondante e usa la barca.
a fine settembre ali ,pulisci fai asciugare e bla bla bla..
a san benedetto,dove s'affonda per diletto, ci sono maestranze preparate
e Imarroncinichegalleggiano.... altrettanto saputi per fare una roba decente.
ppi la rete è prodiga di consigli,filmati e quanto serve.
se poi vuoi puoi interpellare qualche azienda del tipo cecchi-veneziani-
ditte produttrici di vernici e resine:insomma l'universo mondo dell'antiosmosi è
pronto a riceverti.
buon . è un refuso)
. barca come può andare a bagno senza gelcoat???? Il gelcoat la protegge proprio dall'umidità, separa l'acqua dalla . poter andare a bagno senza rifare il gelcoat???
Vado solo a logica
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(13-01-2015, 15:43)Madinina II Ha scritto: (13-01-2015, 00:02)andros Ha scritto: dai una mano di primer poi antivegetativa abbondante e usa la barca.
a fine settembre ali ,pulisci fai asciugare e bla bla bla..
a san benedetto,dove s'affonda per diletto, ci sono maestranze preparate
e Imarroncinichegalleggiano.... altrettanto saputi per fare una roba decente.
ppi la rete è prodiga di consigli,filmati e quanto serve.
se poi vuoi puoi interpellare qualche azienda del tipo cecchi-veneziani-
ditte produttrici di vernici e resine:insomma l'universo mondo dell'antiosmosi è
pronto a riceverti.
buon . è un refuso)
. barca come può andare a bagno senza gelcoat???? Il gelcoat la protegge proprio dall'umidità, separa l'acqua dalla . poter andare a bagno senza rifare il gelcoat???
Vado solo a logica Hai perfettamente ragione.
Adesso che lo scafo è stato completamente spogliato, metterlo in acqua così vuol dire fare malanni!!!
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(13-01-2015, 14:53)Danilo85 Ha scritto: grazie a tutti per i mille consigli che sono arrivati...
Si, ma non hai ancora risposto alla domanda se la barca prima aveva o no . faccia la differenza.
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a mio avviso la barca non presenta nessuna bolla di . . è quello che ha detto anche il signore del cantiere) unico problema è che la vetroresina presenta una leggera . dentro con acquastop è la cosa più sbagliata da fare sopra a tutte le altre....
per passare acquastop generalmente l'opera viva va sabiata (per asportare tutto il gelcoat) noi purtroppo lo abbiamo dovuto fare con le levigatrici dato che al porto di san benedetto è quasi impossibile sabiare per problemi burocratici  
da quello che ho capito acquastop è stato progettato per sostituire il gelcoat dopo un trattamento . 3 mani dovremmo ottenere uno strato di .è 6/10 di mm!un bel po spesso!!!
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Però non ditemi che dopo il trattamento con levigatrice lo scafo è perfettamente liscio e avviato.
Aquastop fa un notevole spessore, ma non riempie cavità o imperfezioni che vanno trattate prima.
L'umidità non è enorme. Se non cominciate ad asciugare subito non saprete mai se arriverete ad una percentuale di umidità relativa accettabile.
Come hanno detto altri, scrivete le letture sullo scafo su un reticolo abbastanza stretto. Poi rifatelo . sperate.
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Se i livelli di umidità sono quelli e circoscritti penso che da qui a giugno con le dovute cautele e metodologie la barca la asciughi a dovere.
Considera che se non fa una primavera umida da marzo in avanti è tutta unaltra storia....
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Premetto che non ho mai trattato il problema, ma faccio alcune considerazioni generali in merito all'asciugatura:
Per riscaldare imho sono da evitare tutti gli apparecchi a combustibile, perché la combustione genera una parte significativa d'acqua, sopratutto con il gas (più corta è la molecola dell'idrocarburo, più idrogeno ci sarà in proporzione, quindi più acqua generata).
il punto di ebollizione e ed evaporazione dell'acqua è determinato anche dalla pressione atmosferica, tanto che in montagna l'acqua bolle a temperatura inferiore a 100°C.
Di conseguenza io procederei così con un approccio da bricoleur, tenendo conto che può essere anche una combinazione di questi:
- Mettere barca in ambiente chiuso con un deumidificatore a palla (anche in ambienti esterni, ma ben impacchettata)
- nelle zone più critiche puoi tentare un approccio tipo hotvac, sigilli un feltro con un foglio di plastica sulla zona e trovi il modo di tirare il vuoto nella sacca creata e scaldi da fuori con delle lampade (con un paio di banali alogene puntate da vicino raggiungi temperature ragguardevoli).
- per scaldare da dentro suggerisco di nuovo l'uso di lamapade perché scaldano per irraggiamento, mentre con radiatori e stufette scaldi per convezione ed il calore andrà più verso l'alto.
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(13-01-2015, 23:33)Danilo85 Ha scritto: a mio avviso la barca non presenta nessuna bolla di osmosi...
Ma allora di cosa stiamo parlando!?!?!
Personalmente darei una bella lavata con acqua meglio con idropulitrice, lascerei asciugare open-air fino alla primavera, quando le temperature sono decenti darei qualche mano di epossidico (acquastop o altro), primer, Antivegetativa e poi in acqua per la bella stagione!
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stimo gia in movimento e provabilmente farmo questo:
creiamo una gonna di nylon dalla linea di galleggiamento in fino a terra +(inrubbustito con molte tavole verticali per paura che il vento sfasci tutto)
2 stufette a gas che scaldano l'interno della gonna (con le dovute precauzioni per non far andare il caldo direttamente in alto e soprattutto contro il telo in nylon) in concomitanza mettiamo un deumidificatore che asporta l'umidita è scarica esternamente...
speriamo che cosi giugno diventi . magari aprile!!!!
 
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(13-01-2015, 23:33)Danilo85 Ha scritto: a mio avviso la barca non presenta nessuna bolla di . . è quello che ha detto anche il signore del cantiere)
Considerato quanto spesso ne capiscono i "signori del cantiere" e la situazione non facile in cui vi trovate, davvero non intendi chiamare un perito per accertare come si deve lo stato dello scafo? Io sono un inespertissimo, ma i più esperti mi dicono che in questi casi la spesa si recupera facendo bene il successivo lavoro...
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Io darei retta a clavy : non riscaldatore ma deumidificatore sotto alla gonna di nylon.
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Confermo, non dovete scaldare ma deumidificare.
Non serve una scafo bollito, dovete togliere l'umidità con una macchina che la tiri via dall'ambiente (laminato compreso) e la raccolga in apposito recipiente.
Le vendono ma credo che si possano anche noleggiare, dimensionate per uso continuo e per il volume incluso fra scafo, gonna e pavimento.
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avendo problemi di umidità a casa ho diversi deumidificatori tra cui un pinguino della delonghi...è abbastanza vecchio ma funziona ancora benone ed è anche potente!cmq scaldare aiuta molto l'evaporazione dell'acqua dalla vetroresina (che poi è molto più avvantaggiata dall'umidita bassa dell'aria sotto la gonna della . in molti a . non parlo di scaldare a . in modo che dentro ci siano 30gradi ansichè . qua!!!
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30 gradi sarà difficile. Comunque l'umidità che mettete nell'ambiente scaldando bisogna raccoglierla da qualche parte. E qui ci vuole il deumidificatore.
Sicuri che le stufette a gas non producano umidità?
Dateci . giorno che passa è un giorno perso!!!!
Poi ......
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Io credo che e' ora che questa discussione sia inserita in lavori a bordo
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Io ribadisco che le stufette a gas IMHO sono la scelta peggiore, una volta che hai portato il deumidificatore hai portato anche la corrente elettrica, a quel punto vai ad un brico qualunque e compri 3/4 lamapade alogene con cavalletto (10-15 euro l'una) da puntare sui punti più umidi alla distanza di circa 30-40cm quelle insieme al deumidificatore (che scalda anche l'aria) terranno una temperatura nella gonna più che decente, risparmi la spesa delle stufe a gas e ottieni un ambiente più asciutto.
NB. isolate anche il terreno!
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per il deumidificatore servono 400/500 W mentre per mettere anche 4 stufette elettriche (lampade ad infrarossi che tra l'altro già ho, e le ho tenute puntate verso i punti umidi dell'ov) ci servono almeno . 5000W non sono facili da portare in giro a 100metri dal . lampada la potrei anche accendere ma la stufa a gas secondo me (per portare la primavera in anticipo non . l'umidita in eccesso la portera via il caro vecchio pinguino!!!!)
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(15-01-2015, 12:46)clavy Ha scritto: Io ribadisco che le stufette a gas IMHO sono la scelta peggiore, una volta che hai portato il deumidificatore hai portato anche la corrente elettrica, a quel punto vai ad un brico qualunque e compri 3/4 lamapade alogene con cavalletto (10-15 euro l'una) da puntare sui punti più umidi alla distanza di circa 30-40cm quelle insieme al deumidificatore (che scalda anche l'aria) terranno una temperatura nella gonna più che decente, risparmi la spesa delle stufe a gas e ottieni un ambiente più asciutto.
NB. isolate anche il terreno!
Non sono un tecnico dell'osmosi ma conosco bene altre cose e do ragione in molti argomenti a clavy. In particolare
1) non usare stufette a combustione perché producono umidità e tanta!
2) per fare uscire l'acqua dalla superficie del vtr la prima cosa da fare è asportarla dall'ambiente circostante: deumidificare.
3) scaldare serve solamente se contemporaneamente si asporta l'umidità. Scaldare e chiudere ermeticamente non porta a nulla anzi potrebbe peggiorare la situazione.
4) i processi tipo hotvac o simili scaldano e asportano l'umidità in maniera molto efficiente.
5) isolare dal terreno.
6) lavare spesso con acqua dolce per asportare i prodotti che escono dal vtr. Sembra un controsenso ma l'osmosi si cura così.
7) rivolgersi a un tecnico che sappia il suo mestiere e veda il problema da vicino...
Invece sarei pronto ad aprire una discussione chiarificativa sull'affermazione di clavy che l'ebollizione dell'acqua dipende dalla pressione dell'aria ma... non è così importante e non siamo nel forum appropriato! 
Daniele
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