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Salita in TA: concetti condivisi?
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oudeis Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
(12-06-2015 13:42)Luciano53 Ha scritto:  
(12-06-2015 11:53)oudeis Ha scritto:  La sicurezza non la fa il sistema di salita.

Parole sante! Smiley32
La sicurezza dipende essenzialmente dallo spazio tra
le due orecchie... e dal suo speciale contenuto26
Tra noi ci sono alpinisti, parapendisti, motociclisti...
all'albero ci si può abbracciare100
Questo mese sono salito già due volte in testa,
udite e rabbrividite: 4848
con una sola drizza e il banzigo al moschettone
usando il verricello dell'ancora manovrato dalla
moglie. (cui le occasioni per liberarsi di me non sono certo mancate)
Però, non essendo un appassionato della roulette
russa, al moschettone ho aggiunto uno stroppo
e la drizza da 12 è nuova di trinca.Smiley53
Devo dire pure che fin oltre i 40 salivo a corpo libero
ormai non ce la faccio più e non ho nemmeno
dei winch decenti, per non parlare di chi mi deve
issare.
Imho con i vari sistemi si sale ma sempre con una certa
fatica, per cui se non si è in forma o si soffre di vertigini
meglio delegare.Smiley64
Il rischio c'è come in molte altre attività, ma direi
che le statistiche sono incoraggiantiSmiley2

Mah, occhio che anche la drizza da 12 nuova, con un coltellino da cucina...ci vuole niente...91
Purtroppo, da quanto si legge, sembra che cada più gente col bansigo rispetto a chi sale da solo con attrezzatura da montagna, ascensori, imbrago, doppia drizza.
Sarà che da soli si è più concentrati, non si deve confidare nell'abilità del prossimo e spesso si eccede addirittura in prudenza. E da soli non si fa più fatica rispetto alla salita assistita, con bansigo, perchè bisogna doverosamente dare un aiuto a chi mena la manovella altrimenti non lo vedi più. Sarei tentato di provare con la campana del salpa ancora, ma dovrei contare al 100% sull'attrezzo elettrico...e su mia moglie...
Oudeis, che dici, rischio??? Sadsmiley (non per il salpaancora!!!)
AH, non saprei: tra moglie e marito...Smiley64
79 non metter campana? (del winch o windlass)Smiley4

Timore di vita frugale induce molti a vita piena di timore.
(Porfirio)
12-06-2015 14:45
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Nanook Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
io non sono mai salito ,ma dovrò farlo a breve...Smiley64
in passato ho frequentato un corso cai e faro cosi :

https://www.youtube.com/watch?v=fJ3wWsT1hWQ

con la variante che per scendere faro una "discesa in doppia"

come qui sotto ma al contrario,cioè prima salgo poi scendo:

https://www.youtube.com/watch?v=Xu12y1ngV1M

ho provato tutto a casa, calando una drizza legata alle inferriate ( di giorno senno... 86 )

funziona benone,
fai tutto da solo, e se svieni rimani su31,poi bisogna essere un minimo in forma, ma il mio albero è corto Smiley4

riguardo le corde mi diceva una giuda che da test una persona di 80 kg in caduta libera genera un picco di 350 kg sulla corda...le drizze , anche le mie da 8 hanno carichi di rottura molto superiori,la differenza è che le corde che si usano in montagna sono dinamiche,cioè si allungano quando cadi,se sei molto distante dal compagno anche di diversi metri,tanto da non sentire alcuno strappo,direi che su di un prestirato prenderesti una bella sacagnata, tipo seduta dall'osteopata... poi una volta in montagna andavano con quelle
12-06-2015 16:13
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Nanook Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
dimenticavo,
faro cosi perchè non ho voglia di comprare altri accessori,
naturalmente con maniglie , gri gri etc etc si ci semplifica la vita...
ma mica ci devo andare spesso ...spero
12-06-2015 16:17
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oudeis Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
Tutto bene, ma bastavano due prusik, più semplici da fare, imho,
per non parlare della loro lineare eleganza.
senza nulla togliere al maestro, beninteso, cui potrei solo
allacciare le pedule!

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(Porfirio)
12-06-2015 17:40
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st00042 Offline
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Messaggio: #45
RE: Salita in TA: concetti condivisi?
(12-06-2015 16:13)Nanook Ha scritto:  io non sono mai salito ,ma dovrò farlo a breve...Smiley64
in passato ho frequentato un corso cai e faro cosi :

https://www.youtube.com/watch?v=fJ3wWsT1hWQ

con la variante che per scendere faro una "discesa in doppia"

come qui sotto ma al contrario,cioè prima salgo poi scendo:

https://www.youtube.com/watch?v=Xu12y1ngV1M

ho provato tutto a casa, calando una drizza legata alle inferriate ( di giorno senno... 86 )

funziona benone,
fai tutto da solo, e se svieni rimani su31,poi bisogna essere un minimo in forma, ma il mio albero è corto Smiley4

riguardo le corde mi diceva una giuda che da test una persona di 80 kg in caduta libera genera un picco di 350 kg sulla corda...le drizze , anche le mie da 8 hanno carichi di rottura molto superiori,la differenza è che le corde che si usano in montagna sono dinamiche,cioè si allungano quando cadi,se sei molto distante dal compagno anche di diversi metri,tanto da non sentire alcuno strappo,direi che su di un prestirato prenderesti una bella sacagnata, tipo seduta dall'osteopata... poi una volta in montagna andavano con quelle

Purtroppo credo che con le normali drizze da barca la "saccagnata" sia sufficiente a spezzarti la schiena.

Stefano

La barca perfetta è quella dove si beve in sei, si mangia in quattro e si dorme in due
12-06-2015 18:25
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Luciano53 Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
Cerchiamo di essere pratici.
La soluzione a tutti i problemi di cui sopra sta nel fatto che NON BISOGNA CADERE, assolutamente!!!!
Io salgo, forse l'ho già detto, fissando due drizze parallele. Ascensori da roccia con pedale. Imbragatura da roccia assicurata ad entrambi gli ascensori. Per cadere bisogna che cedano entrambe le drizze, ma allora quel giorno non era nemmeno il caso di alzarsi dal letto26
È quasi più difficile scendere che salire perchè bisogna sfrizionare alternativamente le due maniglie. Per salire invece basta camminare come sulle scale, un passetto alla volta, senza fretta.
Un po' in forma bisogna esserlo sempre, altrimenti è difficile anche fare le scale di casa.
12-06-2015 18:42
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jetsep Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
(12-06-2015 16:13)Nanook Ha scritto:  riguardo le corde mi diceva una giuda che da test una persona di 80 kg in caduta libera genera un picco di 350 kg sulla corda...le drizze , anche le mie da 8 hanno carichi di rottura molto superiori,la differenza è che le corde che si usano in montagna sono dinamiche,cioè si allungano quando cadi,se sei molto distante dal compagno anche di diversi metri,tanto da non sentire alcuno strappo,direi che su di un prestirato prenderesti una bella sacagnata, tipo seduta dall'osteopata... poi una volta in montagna andavano con quelle

Le funi da lavoro in quota sono statiche infatti.
Consiglierei caldamente di rivedere i conti.......su quegli 80 kg in caduta libera.

Ed in ogni caso se vai su con una sola corda vincolata in testa d'albero mi pare che il problema non si ponga in assoluto.

« È un tentativo che faccio per sollevarmi un pochino dalla volgarità dei soggetti che non sono informati ad una forte idea. Tento la pittura sociale »

(Giuseppe Pellizza da Volpedo)
12-06-2015 18:48
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Nanook Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
(12-06-2015 18:48)jetsep Ha scritto:  
(12-06-2015 16:13)Nanook Ha scritto:  riguardo le corde mi diceva una giuda che da test una persona di 80 kg in caduta libera genera un picco di 350 kg sulla corda...le drizze , anche le mie da 8 hanno carichi di rottura molto superiori,la differenza è che le corde che si usano in montagna sono dinamiche,cioè si allungano quando cadi,se sei molto distante dal compagno anche di diversi metri,tanto da non sentire alcuno strappo,direi che su di un prestirato prenderesti una bella sacagnata, tipo seduta dall'osteopata... poi una volta in montagna andavano con quelle

Le funi da lavoro in quota sono statiche infatti.
Consiglierei caldamente di rivedere i conti.......su quegli 80 kg in caduta libera.

Ed in ogni caso se vai su con una sola corda vincolata in testa d'albero mi pare che il problema non si ponga in assoluto.

Esatto,in questo caso di "scorre"su di una corda vincolata,quindi il tuo peso e' gia' caricato sulla corda.per i conti li riporto come me li hanno dati
12-06-2015 18:59
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kpotassio Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
io ho gli scalini...
12-06-2015 19:08
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Franc Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
Recependo quanto detto sulla pericolosità di usare cavi nautici, con calza, con accessori da roccia, chiedo:
e se drizzo un cavo da roccia con la drizza randa e uso quello per salire in solitaria usando attrezzi da roccia, dovrei evitare il pericolo che se si rompe la calza ... precipiterei! O, no?
(p.s.: comunque uso anche un sistema secondario indipendente di sicurezza del tipo: parlato all'albero con doppio passaggio alla schiena e ascelle. (certo un pò scomodo per passare le crocette, però meglio di niente!).

Francesco
12-06-2015 20:00
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umeghu Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
Sarei un "trasgre"/iconoclasta?
100
Devo sostituire il faretto a metà albero (circa 6 metri dal ponte).
Potrebbe trattarsi di una sostituzione semplice semplice ma potrebbe anche richiedere forature e rivettaggi.
Forse sostituzione cavo elettrico.
Quindi concreta possibilità di salire e scendere due o tre volte.
Il mio dislocamento sta da qualche parfe sopra i 100 kg.
Smiley30
Sarebbe così brutto se appoggiassi a proravia dell'albero la mia fedele scala "Enel" in due pezzi (6 metri), fissata al piede con uno stroppo alla landa dello stralletto, tenuta in alto da una drizza e con un collare attorno all'albero che ne riduca il rischio di rotazioni?
Il lavoro da fare è appena sopra le crocette, in condimeteo normali la barca è "piantata" nel suo ormeggio.
Ovviamente salirei con una drizza armata per sicurezza.
Smiley6
Dite che non sarebbe una cosa "comme il faut"?
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-06-2015 05:20 da umeghu.)
13-06-2015 05:17
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jetsep Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
(13-06-2015 05:17)umeghu Ha scritto:  Sarei un "trasgre"/iconoclasta?
100
Devo sostituire il faretto a metà albero (circa 6 metri dal ponte).
Potrebbe trattarsi di una sostituzione semplice semplice ma potrebbe anche richiedere forature e rivettaggi.
Forse sostituzione cavo elettrico.
Quindi concreta possibilità di salire e scendere due o tre volte.
Il mio dislocamento sta da qualche parfe sopra i 100 kg.
Smiley30
Sarebbe così brutto se appoggiassi a proravia dell'albero la mia fedele scala "Enel" in due pezzi (6 metri), fissata al piede con uno stroppo alla landa dello stralletto, tenuta in alto da una drizza e con un collare attorno all'albero che ne riduca il rischio di rotazioni?
Il lavoro da fare è appena sopra le crocette, in condimeteo normali la barca è "piantata" nel suo ormeggio.
Ovviamente salirei con una drizza armata per sicurezza.
Smiley6
Dite che non sarebbe una cosa "comme il faut"?

Ok se non hai fretta te lo cambio io.

« È un tentativo che faccio per sollevarmi un pochino dalla volgarità dei soggetti che non sono informati ad una forte idea. Tento la pittura sociale »

(Giuseppe Pellizza da Volpedo)
13-06-2015 13:01
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umeghu Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
E come e quando potresti essere a Marina di Carrara?
13-06-2015 14:27
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Nanook Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
(12-06-2015 20:00)Franc Ha scritto:  Recependo quanto detto sulla pericolosità di usare cavi nautici, con calza, con accessori da roccia, chiedo:
e se drizzo un cavo da roccia con la drizza randa e uso quello per salire in solitaria usando attrezzi da roccia, dovrei evitare il pericolo che se si rompe la calza ... precipiterei! O, no?
(p.s.: comunque uso anche un sistema secondario indipendente di sicurezza del tipo: parlato all'albero con doppio passaggio alla schiena e ascelle. (certo un pò scomodo per passare le crocette, però meglio di niente!).

non cambierebbe nulla,anche le corde da roccia hanno anima e calza...
non vorrei si fosse frainteso il mio escursus sulle corde, l'elasticità si rende necessaria perché se cadi durante un arrampicata e diciamo sei 5 mt sopra all'ultimo rinvio che hai messo, cadi per 10 mt (5+5) prima che la corda entri in azione trattenendoti "dinamicamente".
se come nel nostro caso sali lungo una drizza non hai un'accelerazione iniziale poi la corda che ti trattiene,sei semplicemente già appeso.
ovvio che una seconda sicurezza fa sempre bene...
Io su di una drizza esterna non salirei , ma mica perché non mi fido della drizza...
13-06-2015 14:27
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Franc Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
Ma allora quelle che hanno la calza un tutt'uno con l'anima quali sono? Pensavo fossero quelle da roccia! Mi sa che cercherò quelle da muratore!? 19

Francesco
13-06-2015 20:09
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ITA-16495 Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
(04-03-2015 14:16)jetsep Ha scritto:  Ci sono? A parte il generico "sicurezza".

Non sono interessato - nel dettaglio - allo strumento per salire in TA ma ai concetti alla base dell'operazione.

Faccio un elenco delle cose che mi vengono in mente. Dopo l'elenco, alla fine del post spiego il perchè.

- Mai da soli a meno che non sia una emergenza giusto
- Un "cavo" per salire e un "cavo di sicurezza" sempre giusto
- Mai moschettoni fra imbrago e "cavi" ma nodo. giusto
- Imbrago che consenta ad una persona che sviene di non cappottarsi. Se uno sviene spesso, la TA non è per lui. E se non svieni spesso, perché dovresti svenire proprio in TA? E se hai così paura, che ci vai a fare? Paga un Rigger e campi tranquillo
- Sistema che consenta il recupero di persona priva di sensi vedi sopra

Mi domando se, al netto della qualità dei materiali usati -> no banzigo di cartone, i sistemi che rispettino le condizioni citati sopra siano da ritenersi "approvati". Indipendentemente della comodità. La pelle è la tua, più che "approvati" dovrebbero essere sicuri

Antonio Giovannelli
14-06-2015 10:07
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stefanodallago Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
(13-06-2015 20:09)Franc Ha scritto:  Ma allora quelle che hanno la calza un tutt'uno con l'anima quali sono? Pensavo fossero quelle da roccia! Mi sa che cercherò quelle da muratore!? 19

Ciao Francesco
mi sono realizzato anch'io un sistema con imbrago da roccia, spetzel e pedali con fettuccia. Per quanto riguarda la risalita utilizzo una corda d'alpinismo che mando in testa d'albero mentre per sicurezza uso una delle drizze della barca. E' vero che esiste il problema della calza ma le corde d'alpinismo sono realizzate tenendo conto che devono resistere agli sfregamenti, prova a guardare come è realizzata la calza di una di queste corde e ti tranquillizzi. La corda ovviamente deve essere integra e non presentare lesioni.

navigare necesse est, vivere non necesse
14-06-2015 11:06
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falanghina Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
Apro in banchina un 3d perché l'esperienza di essere pubblicizzata ma copio\incollo qui perché resti in tecnica;
ritengo sia utile.

Ieri eravamo in cantiere indecisi se disalberare oppure no.
Il proprietario del cantiere insisteva (per fare la doppia movimentazione $$$) che avrebbe disalberato solo con la barca in acqua.
Al rigger giravano le OO perché era chiaramente una presa in giro e, per la botta di rabbia, si rese disponibile a salire in testa d'albero.

Decisi di disalberare.

Posterò le foto delle crocette, che da sotto sembravano perfette e nessuno ha pensato fossero di legno.


Una volta l'albero sul molo, ne ho toccata una e mi si è sbriciolata in mano.

Non voglio pensare a cosa poteva accadere se fosse salito o se avessimo issato le vele.

Per me, da ieri, in TA si sale solo con sartie perfette e non più vecchie di 6 o 7 anni oppure dopo una lunga ispezione fatta con un drone.

Il mare perdona molto...
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-06-2015 11:50 da falanghina.)
14-06-2015 11:48
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oudeis Offline
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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
(14-06-2015 10:07)ITA-16495 Ha scritto:  
(04-03-2015 14:16)jetsep Ha scritto:  Ci sono? A parte il generico "sicurezza".

Non sono interessato - nel dettaglio - allo strumento per salire in TA ma ai concetti alla base dell'operazione.

Faccio un elenco delle cose che mi vengono in mente. Dopo l'elenco, alla fine del post spiego il perchè.

- Mai da soli a meno che non sia una emergenza giusto
- Un "cavo" per salire e un "cavo di sicurezza" sempre giusto
- Mai moschettoni fra imbrago e "cavi" ma nodo. giusto
- Imbrago che consenta ad una persona che sviene di non cappottarsi. Se uno sviene spesso, la TA non è per lui. E se non svieni spesso, perché dovresti svenire proprio in TA? E se hai così paura, che ci vai a fare? Paga un Rigger e campi tranquillo
- Sistema che consenta il recupero di persona priva di sensi vedi sopra

Mi domando se, al netto della qualità dei materiali usati -> no banzigo di cartone, i sistemi che rispettino le condizioni citati sopra siano da ritenersi "approvati". Indipendentemente della comodità. La pelle è la tua, più che "approvati" dovrebbero essere sicuri
Questo mi pare un ragionamento razionale da tenere a mente invece di tante segmentali di chi non c'è salito mai.
Personalmente sono un bandito, fatalista e poco disponibile a farmi dire
da un c. pesante di burocrate quale aggeggio ha i timbri giusti, ci mancherebbe, già ci stressano abbastanza con le dotazioni.
Ciò detto il mio banzigo dal lontano 1979 è una tavoletta con 4 spaghi: lascia libere le gambe e si appoggia lei all'albero così non ti acciacca i gioielli. Ti ci puoi spostare sopra e perfino sollevarti alla bisogna.
L'altro giorno ho invece usato il nuovo a sacco e taschine di pregiata marca. Comodo per una pennica dondolona, per le acrobazie in crocetta, ma ho sacramentato non poco per raggiungere il windex: cinghie troppo lunghe, mi toccherà accorciarle.
Sulla resistenza dei cavi, dai, mal che va tengono otto/dieci volte i nostri pesi, anche quando sembrano spelacchiate. Sugli attrezzi da risalita non mi pronuncio, mai usato se non i prusik.
Invece nessuno si è chiesto come stanno le puleggine e i perni delle drizze, che per il lavoro che fanno...Smiley30

Timore di vita frugale induce molti a vita piena di timore.
(Porfirio)
14-06-2015 13:23
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falanghina Offline
Vecio AdV

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RE: Salita in TA: concetti condivisi?
(14-06-2015 13:23)oudeis Ha scritto:  ...
Invece nessuno si è chiesto come stanno le puleggine e i perni delle drizze, che per il lavoro che fanno...Smiley30

Smiley32Smiley32Smiley32Smiley32Smiley32Smiley32Smiley32

Facile guardare quello che si vede e facciamo noi ed essere ridondanti nelle scelte.

L'ho appena scritto e toccato con mano ieri: quello su cui ci aggrappiamo, come sta di salute?
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-06-2015 13:29 da falanghina.)
14-06-2015 13:27
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