RE: Randa inferita o su carrelli
penso che per prima cosa ci si debba chiedere perche l' albero viene regolato per essere curvo,
come primo impatto verrebbe da pensare che un albero curvo sia meno rigido e con peggiori coratteristiche di resistenza a compressione, visto che il nocciolo centrale di inerzia su una struttura curva potrebbe non contenere la reazione,
in realta l' albero e' una tensostruttura e crocette e sartie funzionano da vincoli, un albero con due crocette equivale a tre aste, non solo la reazione e' praticamente impossibile che esca dal nocciolo (quando succede l' abero viene giu) ma il carico di punta lavora su una lunghezza che e' un terzo di quella dell' albero.
questo fa si che la curvatura non peggiori ne dal punto di vista rigidita ne da quello resistenza le caratteristiche.
in effetti l' essere flesso gli da una caratteristica importante in fase di regolazioni successive, in soldoni un albero dritto non sarebbe sensibile, ovvero non si fletterebbe tutto sotto l' azione del paterazzo, ma, si piegherebbe solo intorno al golfare dello strallo, la pre-flessione serve (o dovrebbe servire) a consentire all' albero sotto l' azione del paterazzo di flettere lungo tutta la sua altezza, cosi facendo di assorbire il "giro d' albero della vela e di renderla piatta , cosa che non sarebbe possibile con un albero dritto.
ci sono due modalita diverse per usi diversi:
sulle barche da crociera, dove l' uso della mano di terzaroli e' importante si cerca di regolare l' albero su una curva di arco di cerchio, cosi, prendendo la mano non si modifica di molto il giro d' albero relativo alle diverse posizioni e la vela e' ancora una vela (piu piatta perche comunque le catene del grasso stanno nei ferzi bassi ma.. comunque mantiene una geometria alare, non diventa un pannello piatto.
sulle barche che usano rande senza mani o con una sola mano e..di stazza, la curvatura si accentua nella mezzeria, al fine di poter smagrire anche oltre il giro d'albero la randa in alto, e mantenerla potente in basso, come dire porzione di vela che non porta ma che neanche sbatte.
il giro d'albero e' un opinione, nel senso che essendo una delle cose piu difficili da regolare in modo efficiente si prende le colpe di tutti i mal funzionamenti di una vela, in generale l' errore del velaio si vede col ventone, quando dalla "scotta" parte un bel "cannone" inclinato piu o meno di 45 gradi verso la mezzeria dell' albero, in questo caso c'e' poco da fare.. vuol dire che manca roba!
con poco vento si vede l' eccesso di giro, e' quel rifiuto che fa la randa magari quando si usano i barber per chiudere il fiocco, per cui sembra che un ampia zona di vela non porti. (su molti monotipi l' angolo di attacco della randa e' cosi piatto che alla prima ti viene da pensare che la vela sia sbagliata... in realta so forme dettate dall' esperienza che nella fluidodinamica ci stan a pieno titolo.. quella pratica, non certo quella valutata a tavolino.
di questi due effetti non ho letto cenni, direi che: no, non e' un problema di giro d' albero, da quello che ho potuto vedere da fuori... e' solo regolazione, si potrebbe dire che la vela ha poco svergolamento di forma ma lo svergolamento, quello vero lo da il trim e anche una vela che per geometria e' chiusa in alto lo prende.. magari con due grinzette ma lo prende.
sempre per quello che ho visto:
drizza troppo cazzata, con venti fino a 8 nodi la randa laminata "deve" fare le grinze in basso vicino all' inferitura se non le fa.. rigida com' e' non puo ne diventare potente, ne svergolare.
sulle regolazioni in regata posso dire poco ma.. se e' troppo cazzata in prepartenza.. me la posso immaginare di bordo, io inviterei il randista a fare un salto all' estrema poppa e a darci un occhiata, lo fanno pure quelli bravi e permalosi, non solo ti fa vedere la coerenza col fiocco ma ti fa vedere quello che ho visto io da un altra barca.. balumina chiusa in alto, aperta a meta e di nuovo chiusa sulla base.. troppa scotta poco carrello troppa dirzza e forse.. vang cazzato a ferro.
il resto mi fa un po sorridere, se mancassero 20 secondi ad una prestazione ottima avrebbe un senso interrogarsi su inferita o su garrocci, ma stiamo ragionando di una decina di minuti.
no, non possono dipendere ne dal giro d' albero ne dai garrocci.
comunque tanto per iniziare bene l' anno.. sta barca e' sempre andata a podio.. non e' che in questo campionato ci so troppe barche per andarci qualunque sia la prestazione?
non te la voglio tirare Marcello ma.. non significa nulla la prestazione nelle regate di paese, non l' avevo mai visti tanti prof in circolazione come quest' anno a riva.. di questo tienine di conto, forse, ripensando al nostro storico.. non e' la vela sbagliata che non ti fa lottare per la coppetta, non e' il campionato giusto.
amare le donne, dolce il caffe.
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