prevenzione fouling con gonnellina su opera viva
#1
https://nauticinnovation.wordpress.com/nautisme/

qualcuno ha provato un sistema di questo tipo? Lo trovo abbastanza improponibile per carene con bulbo. Ma costruirne uno per barche con chiglia lunga non dovrebbe essere difficile. Il buio dovrebbe limitare molto il fouling. A occhio, il sistema potrebbe esser preso in considerazione se:

- si tiene la barca ferma in acqua per tempi lunghi
- l'ormeggio sia ben ridossato (il moto ondoso è usurante)
- il materiale del telo si rivela resistente e al tempo stesso non dannoso per la carena (la giusta abrasione potrebbe sposarsi bene col coppercoat)
- munendosi di materiale si riesce (con barca in secco) a costruirselo su misura (lavoro da sarto)

cosa ne dite?
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#2
Applicazione che forse può avere un suo perché su barche a motore e di medio piccole dimensioni !!!!
Ho avuto modo di vederne di simili in un paio di occasioni e tutte assolutamente hand made !! brutte !! Smiley26
Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele .
Seneca
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#3
Si può osservare che il fianco della barca che prende meno sole rimane più pulito.
Così le barche che rimangono all'ombra.
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#4
esteticamente fa lo stesso effetto di un cagnaro, il quale è però utilissimo perché protegge e preserva da pioggia e sole... come ogni manufatto può essere eseguito a regola d'arte o alla carlona... certo NON si addice a barche con deriva fissa e bulbo. Ma per quelle a chiglia lunga diventa già più fattibile.
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#5
Potrebbe essere più facile da realizzare e installare/disinstallare una gonna appesa ai candelieri e tenuta immersa da pesi o da una cima piombata che segua il perimetro della barca, senza bisogno di avvolgere la carena.
Tuttavia, se si ha autolevigante ogni paio d'anni bisogna fare carena, anche per una verifica generale.
E se la AV funziona (e si usa la barca) il vestitino non serve, almeno la mia dopo due anni regge.
Salvo che per l'elica, ecco, per quella farci un pensierino, un sacchettone a bocca larga o una mutanda da mettere e togliere nei periodi di poco utilizzo...
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#6
chi trova un metodo definitivo per l'antifouling diventa ricco come chi riesce a far ricrescere i capelli ai calvi
l'erba più verde è la mia
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#7
Io utilizzo un sistema artigianale per coprire i fianchi della barca. Il risultato si vede anche perchè oltre a ridurre la formazione di alghe protegge i fianchi in legno dal colore nero che in condizioni normali fessura.
Ho teso due lunghe cime dai pali esterni fino alla Imarroncinichegalleggiano...., qui la cima termina con elastico in modo che non devo mollare niente. Lungo la cima ho passato un telo da giardinaggio che inizialmente svolazza ma poi quando è appesantito dalle alghe rimane basso. In pratica sfilo gli stroppi che tengono il telo sui mancoli e al ritorno li ripesco: non occorre recuperare niente a bordo e trovo sempre il sistema pronto al rientro.
Immagino infatti la schifezza di recuperare il telo immerso, oltre al fatto che peserà una cifra.
Sarà che qui a Venezia ormai si fa carena due volte all'anno, ma l'idea di un telo sempre immerso mi fa pensare più ad un problema che ad una soluzione. Oltre al fatto che sotto la carena il fouling cresce molto meno per via della ridotta irradiazione.
I pescatori coprivano le barche con i teli fino all'acqua, avranno avuto le loro ragioni.
BV
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#8
(18-02-2016, 10:26)Topo Ha scritto: Io utilizzo un sistema artigianale per coprire i fianchi della barca. Il risultato si vede anche perchè oltre a ridurre la formazione di alghe protegge i fianchi in legno dal colore nero che in condizioni normali fessura.
Ho teso due lunghe cime dai pali esterni fino alla Imarroncinichegalleggiano...., qui la cima termina con elastico in modo che non devo mollare niente. Lungo la cima ho passato un telo da giardinaggio che inizialmente svolazza ma poi quando è appesantito dalle alghe rimane basso. In pratica sfilo gli stroppi che tengono il telo sui mancoli e al ritorno li ripesco: non occorre recuperare niente a bordo e trovo sempre il sistema pronto al rientro.
Immagino infatti la schifezza di recuperare il telo immerso, oltre al fatto che peserà una cifra.
Sarà che qui a Venezia ormai si fa carena due volte all'anno, ma l'idea di un telo sempre immerso mi fa pensare più ad un problema che ad una soluzione. Oltre al fatto che sotto la carena il fouling cresce molto meno per via della ridotta irradiazione.
I pescatori coprivano le barche con i teli fino all'acqua, avranno avuto le loro ragioni.
BV

non potresti farci un disegnino?
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