rollafiocco : in quale andatura avvolgere ?
#21
Io ho l'avvolgitore elettrico ed un genoa di circa 65mq, faccio così (in due a bordo): andatura a circa 60gradi, carrello di scotta tutto avanti, perché tiene bassa la bugna, scotta sopravvento con una spira ( o due?) sull' winch ché trattiene la scotta. La vela deve portare pochissimo e solo a tratti ( il tailer si regola) altrimenti lo strallo fa catenaria e l'estruso fa resistenza. A me sembra funzionare.....
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#22

Io faccio così (sempre con ventone, se nò che riduco a fare...)
-prua al vento e riavvolgo COMPLETAMENTE;
-riprendo la rotta, svolgo quello che serve e regolo il carrello.
Si evitano brutte pieghe e la vela porta al meglio (considerato che è pur sempre un rollabile)

B.V.
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#23
(29-10-2014, 09:58)enio.rossi Ha scritto: Io ho l'avvolgitore elettrico ed un genoa di circa 65mq, faccio così (in due a bordo): andatura a circa 60gradi, carrello di scotta tutto avanti, perché tiene bassa la bugna, scotta sopravvento con una spira ( o due?) sull' winch ché trattiene la scotta. La vela deve portare pochissimo e solo a tratti ( il tailer si regola) altrimenti lo strallo fa catenaria e l'estruso fa resistenza. A me sembra funzionare.....

Direi che non potevi spiegarlo meglio. Esattamente la manovra che faccio anch'io. Vorrei aggiungere qualche dettaglio.

Con vento normale si avvolge un pò ovunque, ma traverso/lasco sembrano funzionare bene per sventare e ridurre l'apparente. Il mio è un genoa sui 30m2.

Sabato scorso ho dovuto chiuderlo in condizioni peggiori e così ho fatto un ripassino che mancava da un po'.

Avevamo 37 nodi di maestrale dritto sulla rotta e barca che faceva bordi quasi piatti con il genoa parzialmente avvolto (portato a circa 90%) e due mani alla randa. Non mi sono sentito di poggiare ed esporre la randa e l'autopilota non sarebbe stato all'altezza. Inoltre, anche il minimo angolo di portanza da bolina al traverso richiedeva troppa forza per vincere sul rollafiocco. Così ho detto: Al diavolo le finezze, cerco di farla sbattere per meno tempo che posso. Mollate scotte ma trattenute appena per non farle annodare e rollato genoa in 3-4 secondi con due ampie bracciate. Ha sbattuto un po' ma è durato poco. Ho recuperato il lasco cazzando la scotta dopo e poi riavvolgendo per stringere.

In sintesi, mi sono appuntato che a volte meglio agire velocemente che badare a tante sottigliezze.
Don't make me work when I want to sail.
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#24
con vento a 20 nodi circa mi sono accorto che avvolgendolo (lo avvolgo sempre al lasco orzando un pò ...circaSmiley4) nella parte centrale alta all inizio mi fa una specie di vite a spire . solito cerco una zona meno ventosa (più a riva) e lo riapro per riavvolgerlo meglio ,solo che ieri dovendo rientrare in fretta e furia perchè una ragazza aveva il mal di mare, arrivato alla boa per prendere il barchino non mi sono accorto di non essere in folle Smiley26Smiley26Smiley26 e si è avvolta la cima nell elica ...quindi maschera coltello e tanta . fine ho lasciato il genoa avvolto cosi,non credo si danneggi voi che dite??
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#25
Il fiocco lo rollo sempre al lasco, viene che è una . volte basta provare per averne l'evidenza, specie con vento forte. Essere veloci è una opppppinione, come insegna qualcuno...
Ma poi, a voi con il fiocco che fileggia furiosamente, non vi si incattivano le scotte, oltre che tirare delle frustate pericolose per chi malauguratamente è nei pressi ( e il fatto che si incattivino può proprio far si che qualcuno si avvicini al casino che avete combinato)?!? E se poi il fiocco lo dovete riaprire per qualunque motivo e avete un groppo al posto delle scotte? Per me non si tratta di sottigliezze, magari meglio considerare di lasciarsi dello spazio sottovento per poter avvolgere il fiocco al lasco senza distruggere la vela o incasinarsi per niente...
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#26
Scontato che per avvolgere bene si va ad andatura larga in modo che faccia una "pancia" e non sbatta resta la necessità di tenere sempre in tiro entrambe le scotte durante tutta l'operazione.

Per operare da solo, con le scotte morbide e pesanti che ho (Gleistein da 18 mm) mi trovo bene a lasciare due volte sul winch, l'attrito è sufficiente a mantenere in tiro le scotte e permettere di riavvolgere a mano il genoa (60 mq).

Lo scottino dell'avvolgifiocco passa in un bozzello ad ogni candeliere, in uno stopper in falchetta e poi in un bozzello girevole in modo da potere fare forza comodamente dal pozzetto.

Se è al rientro, per poi lasciare la barca, mi fermo con ancora un paio di metri di vela fuori, blocco la scotta di sottovento, levo quella di sopravvento, metto una fettuccia, con asola cucita, a bocca di lupo sull'anello di scotta, la assicuro provvisoriamente con un parlato con chiave alle sartie, levo l'altra scotta e preso la scottino del rollafiocco vado verso prua riavvolgendo e avendo cura di tenere la fettuccia sempre in tiro ed all'altezza giusta per un avvolgimento corretto.

Finita la vela continuo l'avvolgimento a spirale discendente della fettuccia fino alla mura, facendo poi qualche giro tra vela e pulpito, questo permette di avere un salame ben stretto e contenuto su cui poi è agevole issare con la drizza Spi la calza protettiva.

898989
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#27
dopo vari tentativi a tutte le andature (per vedere l effetto che fa 19) il mio genoa si avvolge perfettamente(con un comandante scarso come me) solo con vento sotto i 15 nodi ..al gran lasco ..cercando di fare entrare il vento nello strallo (il genoa si avvolge ,2 giri alla volta senza serrarsi, poi dando un pò di tensione alla scotta e avvolgendo elettricamente stringe i 2 giri senza una . mano che si avvolge diventa più facile non fare pieghe) .
altrimenti sempre con andature al lasco con vento più forte fa qualche piega all inizio ma poca roba ,da metà in poi si avvolge perfettamente.
quello che ho capito è che la pratica è tutto ...e che più volte lo fai ,più facile ti . se non viene bene vai indietro e ci riprovi ...se hai il rollagenoa elettricoSmiley4
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#28
Porto la mia esperienza di inesperto sperando sia utile a qualcuno. Vento a 15kts, forse qualcosa di più. Mi avevano sempre detto (e avevo sempre fato) di avvolgerlo di bolina, ma niente. Non si muoveva di un millimetro. Provato ad andare prua al vento, ma con un po' di vento non ci rimani per molto tempo, con la prua al vento. O ti si mette di bolina, o col fiocco al collo. Amico principiante al timone, e io alla cimetta del fiocco e alle scotte. Alla fine al lasco, col fiocco piu o meno libero che sbatteva in avanti, s'è avvolto. Lì per lì non è stata una bella sensazione non riuscire ad avvolgerlo quando ne avrei avuto bisogno.

Penso che la "chiave" sia stata quella di aver ridotto la catenaria dello strallo. Se è di bolina lo strallo si flette ancor di più verso il basso (la catenaria aumenta). Con un'andatura portante si alleggerisce. Oltre ovviamente a sventare il fiocco con la randa.
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#29
(15-11-2016, 13:03)morenji Ha scritto: Porto la mia esperienza di inesperto sperando sia utile a qualcuno. Vento a 15kts, forse qualcosa di più. Mi avevano sempre detto (e avevo sempre fato) di avvolgerlo di bolina, ma niente. Non si muoveva di un millimetro. Provato ad andare prua al vento, ma con un po' di vento non ci rimani per molto tempo, con la prua al vento. O ti si mette di bolina, o col fiocco al collo. Amico principiante al timone, e io alla cimetta del fiocco e alle scotte. Alla fine al lasco, col fiocco piu o meno libero che sbatteva in avanti, s'è avvolto. Lì per lì non è stata una bella sensazione non riuscire ad avvolgerlo quando ne avrei avuto bisogno.

Penso che la "chiave" sia stata quella di aver ridotto la catenaria dello strallo. Se è di bolina lo strallo si flette ancor di più verso il basso (la catenaria aumenta). Con un'andatura portante si alleggerisce. Oltre ovviamente a sventare il fiocco con la randa.
Io farei controllare l'avvolgifiocco...
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#30
(15-11-2016, 13:13)zankipal Ha scritto: Io farei controllare l'avvolgifiocco...

Infatti farò anche questo, temo sia ancora sporco nonostante la pulita che gli avevo dato. Però a parità di rollafiocco, in un modo rollava, nell'altro no ... 91
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#31
dopo avere visto cose incredibili questa estate, riesumo questo vecchio post. Un po' di esperienza ce l'ho, e sinceramente non riesco a capire come sia possibile che chi va a vela non si renda conto che il genoa va avvolto al granlasco e ancora meglio al giardinetto, e questo è tanto più vero quanto più forte è il vento. Ho visto avvolgere genoa prua al vento con 30 nodi con fatica incredibile, stress di tutto il rig e della vela con quest'ultima che ovviamente risultava talmente "strizzata" che a fine corsa della cima del rollafiocco risultavano ancora aperti parecchi metri quadrati. Veramente incomprensibile. Potrei dire che avvolgere il genoa al vento è come ammainare la randa di poppa; lo si fa solo se costretti !
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#32
Di solito per arrotolare o ammainare un genoa con vento si usa coprirlo con la randa, gran lasco o poppa, e si arrotola, lo stesso quando si issa, lo si copre con la randa
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#33
Oltre a confermare, per quanto mi riguarda, l'andatura al lasco, mi permetto di aggiungere come nota di lascare qualche centimetro di drizza fiocco e di belin, poichè con vento teso sono stati tesati entrambi e, almeno sulla mia barcca, questo rende durissimo l'avvolgimento.
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#34
Si lasca sempre qualche cm. di drizza per non lasciare in tensione la ralinga.
Non penso che se lo strallo è in tensione influisca sull'avvolgitore, il belin va sempre lascato per scaricare l'attrezzatura, levar via la compressione dell'albero.
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#35
Tutto vero, ma in realtà è bene sapere e capire esattamente ciò che accade. Per la maggior parte degli avvolgitori che ho conosciuto:
Il profilo dell'avvolgifiocco gira perfettamente libero sullo strallo, non ha nessun vincolo in testa d'albero e nemmeno sulla prua (a meno di errori nel montaggio), per cui è del tutto insensibile alla tensione dello strallo (e dunque del belin).
Quello che rende invece duro l'avvolgimento è lo "swivel" o girella a cui è fissata la drizza che, nel momento in cui si avvolge con la drizza fortemente in tensione, si trova a lavorare sotto un forte carico, con inevitabile aumento degli attriti specialmente nel caso di swivel economici. Ma c'è dell'altro, infatti la girella anche se di eccellente qualità, giocoforza non può lavorare con sforzi orientati perfettamente sul proprio asse (c'è lo strallo proprio in mezzo ed è un po' difficile .: ). Quindi la tensione della drizza va a esercitare quello che gli ingegneri chiamano una "coppia" o un "momento" sul cursore dello swivel, che va così a flettere il pezzo di profilo di alluminio della canaletta che si oppone dunque alla sua rotazione. Più la drizza è in tensione più questo fenomeno è evidente, diventando massimo quando girando lo swivel l'attacco della vela si trova dal lato opposto rispetto all'attacco della drizza (massima flessione-massima resistenza alla rotazione). Anche il cuscinetto che si trova nel cosiddetto "perno" sotto il tamburo dell'avvolgitore può essere condizionato dal tiro della drizza, trasmesso fino alla base dall'inferitura della vela, ma per generare attrito dovremmo trovarci di fronte ad un avvolgitore di bassissima qualità o pessimamente mantenuto.
La tensione del belin di poppa di per sé non ha nessuna influenza sulla rotazione dell'avvolgitore, tuttavia di fatto va ad aumentare la tensione sulla drizza del genova "per simpatia", andando a contribuire sempre per mezzo della drizza ai due fenomeni già descritti.
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#36
Giusto per dare un contributo ...
Se c'e' catenaria (e con belin lascato su un armo in testa ... c'e' ...) l'avvolgimernto e' per forza "duro" (devi vincere l'arco ... passami il termine).

Molto meglio con belin ben cazzato ...
Per me, imho, molto meno importante la tensione drizza ... che cmq. come dice giustamente tatone ha la sua importanza per la forza "laterale" sullo swivel (come ha spiegato bene tatone).

Quindi : belin ben cazzato e tensione drizza meno ... (meno "in simpatia" ... non certo mollata)
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#37
Da notare che in caso di avvolgiranda (anche, come io ho) ... non va esagerata la tensione del belin perche' il "palo" (ndr l'albero), per avvolgere la randa, deve essere ben diritto a pena di creare gli stessi identici problemi dell'avvolgifiocco come spesso si vede a giro e poi si sentenzia che gli avvolgiranda non Piccoletto (idem ... sono idem cosa)
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#38
(16-11-2022, 13:12)... Ha scritto: Da notare che in caso di avvolgiranda (anche, come io ho) ... non va esagerata la tensione del belin perche' il "palo" (ndr l'albero), per avvolgere la randa, deve essere ben diritto a pena di creare gli stessi identici problemi dell'avvolgifiocco come spesso si vede a giro e poi si sentenzia che gli avvolgiranda non Piccoletto (idem ... sono idem cosa)

Giustissimo, e qui aggiungerei che nel caso dell'avvolgiranda è ancora più critica la tensione della drizza, in quanto l'estruso è libero nell'albero e di fatto mantenuto in posizione e "guidato" dallo swivel. Quindi, se ci applico una forza di trazione importante, lo swivel si disassa come per il fiocco e avvolgere diventa una bella avventura...!!! 32
Ma, per fortuna, qui l'avvolgiranda ce lo abbiamo in pochi!!!! Smiley42

Un punto importante, troppo spesso trascurato: il materiale con cui è fatta la drizza per un genova avvolgibile o per una randa avvolgibile nell'albero è un elemento cruciale: infatti, una drizza ad alta tecnologia (dyneema) è caratterizzata da bassissimo allungamento, ciò significa che all'aumentare del vento resta lì e richiede molto meno regolazione rispetto ad una drizza in poliestere nomale, che altrimenti con più di 12 nodi trasforma la nostra vela in un bel sacco che tira all'indietro!!! Tutto ciò si traduce sia in maggiore sicurezza di navigazione (la barca governa molto meglio se il genova tiene la forma), sia in minore stress per l'equipaggio che non è costretto a cambiare continuamente le regolazioni.
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#39
Mia esperienza, lasco gran lasco, poca fatica e la vela si avvolge sempre bene.
I casi limite si valutano nelle situazioni del momento.
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#40
il rollafiocco in effetti gira intorno allo strallo senza toccarlo, la tensione del belin non dovrebbe influire, la drizza si, se é troppo tirata , avrete già notato che il genoa diventa duro , fa piu resistenza/attrito sul girello in testa.
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