cunningham
#1
dovrei fare un circuito cunningham ma non so orientarmi sui bozzelli e affini.
qualcuno può indicarmi qualcosa che non prosciughi le mie già scarse finanze?
se a qualcuno avanza qualcosa mi accontento anche di usato.
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#2
c'e' da fare un paranchino, anche piccolo se sei uno che non teme di arrivare all' albero tra mura e cio che il velaio ti ha messo sulla vela, tessile o anello che sia.
il cunningham ha due valenze, una leggera che serve a togliere le grinzette dalla ralinga che si creano quando belin la scotta, l' altra per vele in dacron di darci con 6-10 volte (per un 37 dovrebbe bastare) la forza umana in modalita regolazione (25 kg) per spostare in avanti il grasso. in entrambi i casi prima belin a ferro la scotta, cosi la ralinga viene giu, poi ci dai di paranco.
sul paranco ci vuole lo strozzatore, anche un fischio puo andare ma con le mani una cima di 5-6 mm non e' piacevole, fischi da 8 ci sono ma e' difficile trovarli.
esistono paranchi gia pronti credo molto costosi, magari trovi un paranco da scotta per deriva usato o magari due bozzelli tripli con lo strozzatore? quello ti serve, se non hai uno stopper libero in pozzetto che.. sarebbe la meglio.
amare le donne, dolce il caffe.
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#3
Andros se hai in coperta un rinvio che va in pozzetto con stopper libero basta mettere un bozzello a piede albero.
Ma a cosa ti serve il cunningham? Hai provato a cazzare la drizza e vedere se il grasso si sposta lo stesso in avanti, tu non hai vincoli di stazza da non poter superare la P.
Io non lo uso mai.
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#4
Il cunnigam non agisce sulla balumina, al contrario delle drizza che lavora su quest'ultima e sull'inferitura della vela.
Sarà una roba da sparaboe, ma e' visibile ad occhio nudo.
Si può certamente vivere senza... Smiley57
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
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#5
(16-12-2017, 09:40)lord Ha scritto: .
Si può certamente vivere senza... Smiley57

dipende anche dal materiale delle vele e dal loro stato
se hai delle vele di dacron e pure deformate, tira di qua tira di . si può migliorare molto
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#6
non ce l'ho lo stopper altrimenti non chiedevo.
la domanda è semplice...
il paranchino mi serve per prendere le mani.
siccome il corno di trozza è fatto a pifferino e non mi tiene la brancarella
l'idea era il paranchino con un moschettone rapido.
tak e zak e la brancarella non cade più.
(sull'albero ci sono le galloccette per attaccarci un eventuale loop tessile da fare passare nella brancarella)
insomma che devo prendere? un violino a due pulegge e una carrucola può bastare?


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#7
Per prendere le mani senza che la mura esca dal corno bisogna sostiure questi con due ganci usati per il traino dello sci nautico i quali hanno una levetta che per caduta fa si che non esca quello che si è in filato, sulla brancarella della mura si mettono due anelli uno a dx e l'altro a sn tenuti assieme da una fettuccia cucita.
Si molla la drizza della misura giusta già segnata in precedenza si va all'albero, si inferisce l'anello nel gancio, non può più uscire, la levetta l'impedisce, con tutta calma si torna in pozzetto e si mette in forza la drizza, l'inferitura.
Noi si manovrava così essendo solo in due senza pilota automatico, uno stava al timone l'altro prendeva la mano.
Questo tipo di gancio cè lo consiglio Pasquale de Gregorio che anche lui faceva lo stesso tipo d regate.
Prendere le mani è un'oppppppinione.
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#8
(16-12-2017, 10:58)bullo Ha scritto: Per prendere le mani senza che la mura esca dal corno bisogna sostiure questi con due ganci usati per il traino dello sci nautico i quali hanno una levetta che per caduta fa si che non esca quello che si è in filato, sulla brancarella della mura si mettono due anelli uno a dx e l'altro a sn tenuti assieme da una fettuccia cucita.
Si molla la drizza della misura giusta già segnata in precedenza si va all'albero, si inferisce l'anello nel gancio, non può più uscire, la levetta l'impedisce, con tutta calma si torna in pozzetto e si mette in forza la drizza, l'inferitura.
Noi si manovrava così essendo solo in due senza pilota automatico, uno stava al timone l'altro prendeva la mano.
Questo tipo di gancio cè lo consiglio Pasquale de Gregorio che anche lui faceva lo stesso tipo d regate.
Prendere le mani è un'oppppppinione.-
come si prende una mano lo so.(credo..)
vedrò come modificare il corno.
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#9
Andros ma ti serve una "specie di cunninghan" per prendere la brancarella della mano oppure un cunningham per modificare la posizione del grasso della vela ?
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
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#10
Bullo,
E' chiaro che ci vuole poco a migliorare il corno (ad esempio con un moschettone) ma sono curioso ci vedere la soluzione de Gregorio.
In rete non l'ho individuato ...hai per caso una foto ?
Grazie
BornFree



(16-12-2017, 10:58)bullo Ha scritto: Per prendere le mani senza che la mura esca dal corno bisogna sostiure questi con due ganci usati per il traino dello sci nautico i quali hanno una levetta che per caduta fa si che non esca quello che si è in filato, sulla brancarella della mura si mettono due anelli uno a dx e l'altro a sn tenuti assieme da una fettuccia cucita.
Si molla la drizza della misura giusta già segnata in precedenza si va all'albero, si inferisce l'anello nel gancio, non può più uscire, la levetta l'impedisce, con tutta calma si torna in pozzetto e si mette in forza la drizza, l'inferitura.
Noi si manovrava così essendo solo in due senza pilota automatico, uno stava al timone l'altro prendeva la mano.
Questo tipo di gancio cè lo consiglio Pasquale de Gregorio che anche lui faceva lo stesso tipo d regate.
Prendere le mani è un'oppppppinione.-
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#11
ma voi state parlando di una specie di alabasso della mura del terzarolo e non del cunningham, ma allora porta gli alabassi delle due mani in pozzetto su una galloccia, mica ci vuole il paranco... no?
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#12
(16-12-2017, 13:38)marcofailla Ha scritto: ma voi state parlando di una specie di alabasso della mura del terzarolo e non del cunningham, ma allora porta gli alabassi delle due mani in pozzetto su una galloccia, mica ci vuole il paranco... no?
averci il rinvio...
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#13
(16-12-2017, 11:49)lord Ha scritto: Andros ma ti serve una "specie di cunninghan" per prendere la brancarella della mano oppure un cunningham per modificare la posizione del grasso della vela ?
la prima che hai detto
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#14
(16-12-2017, 13:50)andros Ha scritto:
(16-12-2017, 11:49)lord Ha scritto: Andros ma ti serve una "specie di cunninghan" per prendere la brancarella della mano oppure un cunningham per modificare la posizione del grasso della vela ?
la prima che hai detto

Ma lascia stare accrocchi tipo paranchi !!
tu hai molta manualità. Sostituisci il perno con uno fatto così:

http://www.gegrigging.it/VisualizzaProdotto.aspx?id=400

Agli archetti da tutte due le parti attacchi con un banale bocca di lupo, un loop in Dyneema con infilato un moschettone apribile.
tick - tack e attacchi la mura
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
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#15
Ancora più semplice, metti la drizza su un avvolgitore all'albero e con una mano tieni la brancarella nel corno, con l'altra tesi la drizza, è il sistema che ho sul Comet 420 del 1987, la drizza è in inox e si fa tutto comodamente all'albero senza tanti accrocchi e rinvii.

La borosa della terza mano va in un winch sotto la trozza e si fa tutto comodamente all'albero, bisogna che mi decida a mettere all'albero anche le prime due mani che sono in pozzetto, molto scomode specie quando si opera da soli con l'autopilota andando intanto col solo genoa.

898989
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#16
(16-12-2017, 14:04)lord Ha scritto:
(16-12-2017, 13:50)andros Ha scritto:
(16-12-2017, 11:49)lord Ha scritto: Andros ma ti serve una "specie di cunninghan" per prendere la brancarella della mano oppure un cunningham per modificare la posizione del grasso della vela ?
la prima che hai detto

Ma lascia stare accrocchi tipo paranchi !!
tu hai molta manualità. Sostituisci il perno con uno fatto così:

.

Agli archetti da tutte due le parti attacchi con un banale bocca di lupo, un loop in Dyneema con infilato un moschettone apribile.
tick - tack e attacchi la mura
bella idea questa.
Come fatto.
Dengiu'
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#17
Sulla mia c'è un cunningam 1/4, bozzelli a violino, comandato da base albero.
Nulla vieta poterlo comandare anche da pozzetto.
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#18
(18-12-2017, 11:47)Temasek Ha scritto: Sulla mia c'è un cunningam 1/4, bozzelli a violino, comandato da base albero.
Nulla vieta poterlo comandare anche da pozzetto.
questa era l'idea primaria non del tutto abbandonata
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#19
(18-12-2017, 14:41)andros Ha scritto:
(18-12-2017, 11:47)Temasek Ha scritto: Sulla mia c'è un cunningam 1/4, bozzelli a violino, comandato da base albero.
Nulla vieta poterlo comandare anche da pozzetto.
questa era l'idea primaria non del tutto abbandonata

=
con moschettone tipo questo
.
così lo metto e lo tolgo dalle brancarelle di mura/1^,2^ o 3^ mano, dato che il boma non ha le corna.

Il rinvio in pozzetto è "volante", ovvero la cima del cunningham è lunga a sufficienza, arriva in pozzetto, riuscendo ad usare il camcleat del violino, senza aggiungere stopper in coperta.

comodo.
_/)_BV
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#20
scusate se mi ripeto ma visto che non si parla di cunningham piuttosto di mura dei terzaroli, penso che il paranchetto del cunningham non serva a molto anzi rallenta perché bisogna mollare la cima dallo strozzascotte e farla scorrere tra i rinvii.

vorrei inoltre un parere su quanto proposto prima e cioè posizionare due alabassi sulla mura dei primi due terzaroli, rinviati entrambi sulla tuga tramite un singolo banale anello e fermati da una singola banale galloccia

si molla scotta, si molla drizza, si porta a battuta l'alabasso desiderato e si blocca sulla galloccia, si cazza drizza, si cazza rispettiva borosa e si riparte
unico accorgimento degno di nota mi sembrerebbe avere un cursore robusto all'altezza della mura dei terzaroli o un ulteriore anello fissato alla trozza dove i due alabassi scorrono senza potersi allontanare dall'albero tirati dalla borosa in tensione

cosa ne pensate? c'è qualcosa che non va?
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