Fiocco da vento moderato.
Buongiorno a tutti,
volendo adeguare il piano velico della mia barca alle mie esigenze ho deciso di sostituire il genoa 135% in membrane, che aveva quando l' ho presa usata, con qualcosa di più maneggevole per andare tranquillo, anche da solo, quando fuori c' e forza 4 - 4,5 che con forza 5 mi arrendo.
Pongo il quesito ai velai di zona e richiedo 3 preventivi, ne viene fuori che, visto l' armo in testa, viste le crocette acquartierate, visti i carrelli di scotta che sopravanzano a pruavia delle lande per 40 cm. e considerato l' uso esclusivamente crocieristico che ne verrà fatto, la vela che fa per me potrebbe essere un fiocco avvolgibile 106/108% da usare con le scotte interne alle sartie, pieno fino a 20 nodi di apparente e leggermente avvolto fino a 25, che tanto rimane un po' di carrello per ridurre o puggiare.
Materiale dacron crosscut che tanto essendo una vela a forte allungamento tira tutta in balumina e spancia poco, banda anti UV e, a richiesta, 4 stecche verticali per recuperare un po' di superficie con l' allunamento.
Arrivano puntuali i preventivi, piuttosto allineati in verità ma si sa che la mia zona è cara e d' altronde non voglio rivolgermi altrove perchè pretendo che il velaio rilevi personalmente a bordo le misure di cui ha bisogno.
Scelgo il preventivo più caro, troppe volte ho visto vele tagliate male per risparmiare pochi euro, quindi vado dal velaio e glielo faccio presente.
Lui mi dice "si lo so che son caro ma vedi, vuoi l' esperienza, vuoi il materiale, vuoi il filo americano, vuoi le rifiniture, vuoi il post vendita..."
Non lo faccio neanche concludere, sono convinto al 100% e poi è una persona squisita quindi dico ok, facciamo questo fiocco, lo vorrei con la banda anti UV blu e senza stecche per risparmiare qualcosina e poi di vele grandi sono stufo quindi non importa se viene un po' piccolino.
Va bene risponde, vengono circa 34 m2 per XXXX € (mi vergogno a dirlo), pagamento metà subito e metà alla consegna tra circa 30 giorni.
Pago, ricevo regolare fattura dell' acconto, aspetto...
Vengo ricontattato puntuale alla scadenza, vado a ritirare la vela e saldo, lui mi dice che vorrebbe essere presente quando la tiro su e ci accordiamo per l' indomani.
Il giorno dopo viene a bordo, porta la fattura del saldo, tiriamo giù il genoa e issiamo il fiocco nuovo con la barca all' ormeggio, bella manovra visto che ci sono circa 15 nodi e più al traverso.
Passo una delle scotte fuori dalle sartie come sono abituato da sempre e lui mi corregge, da ora in poi le scotte stanno dentro, tra il sartiame e l' albero.
Metto a segno per bolina stretta e subito si nota che il punto di scotta non torna dove previsto, il velaio allestisce un barber in falchetta per far si che la vela non sbatta nel vento e passa la scotta tra la sartia alta e la diagonale, sposta il carrello indietro, mette a segno et voilà, guarda come è bello questo fiocchetto, che te ne pare?
Rispondo che bello è bello ma come mi regolo con il carrello quando allargo l' andatura o riduco?
Mi risponde che posso passare un' altra scotta interna alla bisogna o usare la controscotta o allestire correttamente la controscotta e poi virare, d' altronde la mia esigenza era che venisse il più grande possibile!
No dico, così non mi piace, è complicato tagliarlo?
No risponde, non lo è, però tieni presente che se lo taglio non si può tornare indietro quindi ti consiglio di uscire a provarlo poi decidi, se trovo un momento vengo anch' io.
Esco il giorno dopo con mia moglie, forza 4 pieno, perfetto penso mentre già pregusto la veleggiata epica che mi attende.
Appena fuori dal porto, randa con una mano, fiocco pieno e ci mettiamo per bolina stretta.
Vedo già la difficoltà a cazzare perchè la gassa della scotta impunta contro la sartia alta e bisogna andare sul posto per farla passare con le mani, dopodichè la bugna si infila per 15 cm. in mezzo alle sartie e la vela va a segno perfettamente, i filetti sventolano bene in basso ed in alto peccato che la barca tira all' orza come un toro quindi urlo a mia moglie che sta al timone "ma quanto cen' è?"
Tra 18 e 22 nodi risponde, che è proprio il range che avevo in mente, adesso allestisco la controscotta dentro poi viriamo nel contempo avvolgo un po' così vedrai che va meglio.
Invece la vela parzializzata tira quasi quanto piena in più fa un rumore di bandiera al vento veramente fastidioso ed a nulla vale mettere in forza il meolo che non è la balumina a sbattere ma pare tutta l' inferitura, aggrinzita dalla riduzione, e smette soltanto rinunciando a risalire il vento.
Prendo la seconda mano alla randa e le cose migliorano ma a sopravvivere così ce la facevo bene anche col mio 135%, poi navigo verso un posto meno ventoso e riapro tutto il fiocco che con 2 mani alla randa porta bene anche se non riesco a stringere come vorrei, adesso ci sono 16/18 nodi apparenti che prima gestivo col genoa pieno ed una mano alla randa.
In una giornata più morbida decido di uscire a prendere delle misure, quindi bolina, randa piena e fiocco a segno cazzato a ferro tra le sartie.
La puleggia del carrello di scotta giace 60 cm. a poppavia della landa, la bugna sta 25 cm più alta della mura rispetto al piano del passavanti, la lpg misura 5,00 metri che su una j di 4,32 m. credo che cominci a definire genoa quello che finora chiamavo fiocchetto.
La mia barca è tuttora armata senza tesapaterazzo, che senza dubbio aiuterebbe e che vorrei prima o poi installare ma, visti i precedenti, non vorrei ritrovarmi a buttar via altre risorse nel vano tentativo di risolvere un problema che risiede altrove.
Avete qualche suggerimento? Lo faccio tagliare? Lo faccio addrizzare anche di base oppure ho semplicemente sbagliato barca?
Grazie per l' infinita pazienza e buon vento a tutti,
che l' estate sia con noi!!!
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