Gli inverni sono lunghi ed uggiosi, in barca si fanno le piccole manutenzioni interne di routine: smontare e pulire sotto i paglioli, controllare tutte le fascette dei tubi che siano strette, passare l'olio di vasellina sulle guarnizioni degli oblo, ecc. ma quando queste piccole manutenzioni finiscono allora sono guai ...
Per gli inrequieti come me non resta che smanettare a destra e manca per smontare, modificare, perfezionare tutto ciò che è a portata di mano, compreso tutte quelle cose che magari sono già state maneggiate l'inverno precedente per lo stesso motivo e quindi eccoci qui a riparlare nuovamente del frigorifero e di alcuni aspetti del suo mondo. Del mio ne avevo già ampiamente parlato in un'altra discussione (
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...id=130735) dove, facendo molta rada ed avendo la necessità di conservare cibi delicati (carne, pesce e verdure) in modo serio per lunghi periodi, ho già raccontato dei miei smanettamenti precedenti: sostituzione del termostato meccanico originale con uno digitale più preciso; realizzazione della coibentazione della cella con iniezioni di schiuma poliuretanica e per finire, sostituzione del compressore e dell'evaporatore con elementi più potenti (lavoro assai facile anche se non sembra), fino ad arrivare all'installazione di due ventoline sullo sportello del vano compressore comandate da un termostato posizionato sulla testa del motore che scaldava un pochino. Praticamente ho ampiamente ottenuto i miei scopi sulla conservazione dei cibi superando persino tutte le mie più rosee aspettative e pensavo anche di aver finito con il frigo ma, dato che gli inverni sono lunghi, dopo aver fatto quelli che sembrano miracoli con la temperatura e la conservazione, in questi mesi freddi non sono riuscito ad esimermi dal fare altrettanto con i consumi elettrici dello stesso frigo. Escluse le ventoline che ho aggiunto io e che entrambi non arrivano mezzo Ampere di consumo, quello che non mi è mai piaciuto era il consumo immediato e fisso del compressore acceso (7,5 Ampere) nonchè i suoi tempi oprativi: spento circa 20/25 minuti ed acceso circa 20 minuti per portare la fascia medio alta della cella ad una temperatura compresa fra i 4 e gli 8 gradi sufficiente a far restare la fascia medio bassa ad una temperatura compresa fra i 2 ed i 3 gradi fissi. Verificato i contatti, la sezione dei fili e tutto quello che ci poteva essere da verificare per scartare qualsiasi ipotesi nella parte elettrica; studiando, leggendo e chiedendo informazioni a chiunque avessi a portata di mano, di tastiera e di telefono (alberi, pali e muri compresi); alla fine sono riuscito a farmi venire il dubbio che avevo un eccessivo consumo di Ampere dovuto al
"troppo gas dentro al circuito" che avrebbe fatto sforzare il compressore nella fase di pompaggio e poi, nell'evaporatore e non avrebbe consentito la corretta e totale evaporazione dello stesso gas e quindi la corretta refrigerazione. Una volta insinuato il tarlo del dubbio per me sarebbe stato molto difficile per me non andare a smanettare e così per 25 euro mi sono comprato i manometri da frigorista che non saranno stati di quelli buoni ma hanno assolto benissimo il loro scopo. Con i manometri mi sono andato a controllare la pressione del mio impianto ed ho scoperto che era di 2,9 ATM a compressore spento scendendo a toccare le 1,3 ATM a fine refrigerazione con il compressore acceso quando invece, nei modelli BD35F e BD50F, la stessa pressione sarebbe dovuta essere compresa fra le 1,8 e le 2,0 ATM a compressore spento scendendo a 0,2/0,8 ATM a fine refrigerazione.
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Forte delle informazioni ricavate durante i miei studi e dell'audacia che alla fine premia sempre gli intraprendenti (al massimo avrei comprato una bomboletta di gas per rimetterne un pò dentro), piano piano ho scaricato un pò l'impianto apprezzandone subito il miglior rendimento ed a poco alla volta, in vari step, ho portato la pressione dell'impianto a 1,9 ATM a compressore spento e 0,9/1,0 ATM a fine refrigerazione con il compressore acceso. In realtà avrei dovuto scendere ancora un pochino ma poi cosa faccio il prossimo inverno...
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Grazie a questo altro inverno lungo, per il momento (ma non è detto) oltre ad una bella esperienza che ha arricchito non di poco le mie conoscenze, mi sono anche regalato un ottimo risparmio energetico sul consumo immediato del compressore acceso (meno 2 Ampere) ed una notevole riduzione dei tempi di accenzione dello stesso che poi alla fine si riperquotono sempre sui consumi.
Ora il compressore resta spento come prima (Circa 20/25 minuti) ma il tempo in cui resta acceso è passato dai circa 20 minuti precedenti agli attuali ed incredibili 6/8 minuti con tempi e consumi che sono stati misurati nelle stesse identiche condizioni: subito prima dell'intervento e subito dopo l'intervento nello stesso giorno. Inoltre e rispetto a prima, nonostante poi abbia abbassato anche il range di lavoro portandolo dai 4/8 gradi precedenti agli 3/7 attuali, le ventole che avevo aggiunto io non si accendono più segno che la testa del compressore non arriva neanche più ai 60 gradi di prima. Insomma, ho ridotto i consumi immediati del compressore acceso, ho ridotto i tempi in cui il compressore resta acceso, ho abbassato la temperatura media interna alla cella frigorifera ottenendo nel complesso un notevole miglioramento con un notevole risparmio di energia quindi mi ritengo pienamente soddisfatto ma se lo sono, lo sono grazie a questo bellissimo forum la cui maggior parte dei frequentatori sono persone disponibili ed eccezionali. In merito un sentito grazie va al vademecum pubblicato sul forum dall'amico Andros mio grande mentore; alla sua competenza e grande disponibilità per non dire infinita pazienza per quanto l'ho tampinato al telefono. Poi credo che un grazie vada anche ad un paio di tecnici fra cui uno con il suggerimento che: quando sul tubo di ritorno vicino ai giunti c'è molta condenza da formare una pozzangheretta, la cosa non è la regola ma spesso è un buon segnale che c'è troppo gas; l'altro con il suggerimento che: di norma le fabbriche forniscono compressori ed evaporatori già precaricati ma sono precaricati molto abbondantemente lasciando poi compito di verificarne la pressione e di riportarla nel giusto al frigorista di turno che li installa ma io all'epoca non ero un frigorista ...