(27-05-2021 17:07)ventodimaestrale Ha scritto: Ciao a tutti,ho intenzione di togliere le diverse mani di antivegetativa e portare la carena a gel coat,lo spessore ormai raggiunto è notevole, e mi piacerebbe veramente sbarazzarmi di tutte le vecchie mani di antivegetativa che anno dopo anno si sono accumalate.L’operazione è complessa e dispendiosa visto che vorrei un lavoro certosino senza intaccare il sottostante gel coat.Le tecniche di lavoro sono diverse: ho visto fare il lavoro a mano con raschietto (con il rischio di graffiare il gel coat),poi c’è la sabbiatrice a pressione regolabile ,anche minima ,che sembrerebbe la migliore dando maggiore garanzia sia sulla resa/efficacia che sul rispetto al gel coat (costo sui €1200,00 per il mio Z34)qualcuno parlava di sverniciatore a solvente.È possibile usare il phon industriale,generatore di calore,per ammorbidire le vernici senza deteriorare il sottostante gel coat,un po’ come si fa con infissi di legno,chiaramente con la massima attenzione senza esagerare con il calore,appena la vernice si ammorbidisce si toglie con il raschietto,sarebbe un sistema economico e relativamete rapido.Cosa ne pensate.Buon vento
Ciao.
Non è un lavoro difficilissimo da fare, però ci vuole pazienza e gli strumenti giusti; ovvio anche un piazzale dove non ti rompano le scatole.
Punto primo; il phon te lo sconsiglio su barche di vetroresina, lo puoi usare con tranquillità solo su metallo o legno. Intanto perché il vero lavoro lo fai con lo sverniciatore (passo dopo a spiegarti quale usare), quindi non è necessario, e poi anche perché se lo usi male e scaldi troppo, rischi di deformare la vetroresina, o magari non la deformi, ma la potresti compromettere in alcuni punti, e magari tra qualche anno potrebbero esserci delle piccole e parziali delaminazioni tra le stuoie del tessuto. Insomma, lascialo perdere.
Punto secondo; lo sverniciatore cambia a secondo del gelcoat con cui è ricoperta la vetroresina del tuo scafo. Attenzione ! Sotto il termine "gelcoat" si nascondono vari tipi:
-g.c. epossidico bicomponente (in genere poco usato sulle barche di serie, ma presente su barche che sono state riparate o su cui hanno fatto refitting)
- g.c. poliestere (molto diffuso) che a sua volta si divide in tre categorie:
1- g.c. poliestere ortoftalico
2- g.c. poliestere isoftalico
3- g.c. poliestere neopentilico
Ma qui ora sorge un "dilemma"...molte case che producono svernicianti a volte, indicano solo se lo sverniciatore è adatto al poliestere o all'epossidico, ma non dichiarano nel caso del poliestere quale sottocategoria. Non è detto che uno sverniciatore ad esempio per g.c. ortoftalico vada bene anche sul g.c. neopentilico.
Per non diventare matto, e non metterti a scrivere 20 mila email o fare 20 mila telefonate, fai un test. Dò per scontato che la barca sia in secca e tu l'abbia già lavata bene, bene, con la lancia a pressione e sia già asciutta.
Prendi della carte vetrata media/grossa la fissi su un pezzo di legno come supporto, gratti via l'antivegetativa dall'opera viva liberando un quadrato da circa 10x10 cm; dopo aver pulito bene e sgrassato con acetone applichi per almeno 24 ore (meglio 48) il campione, o più campioni di una o più marche di sverniciatore che vuoi usare. Il gelcoat deve rimanere uguale a prima, cioè non deve ne cambiare colore, nè sciogliersi ne fare altro.
Se il g.c. rimane uguale allora lo puoi usare e/o comprare la quantità che ti serve.
Proteggi la linea di galleggiamento con del nastro adesivo che non sia di carta che è poroso, perché se usi quello di carta potresti correre il rischio che vada sull'opera morta e te la opacizzi. Usa nastro tipo Saratoga o anche quello da pacco, meglio ancora quello da carrozziere (che non è di carta anche se molti lo confondono con quello usato dagli imbianchini).
Applica il prodotto con rullo e pennello per gli angoli, usando mascherina adatta agli agenti chimici, guanti monouso in nitrile (quelli blu) perché quelli in lattice potrebbero sciogliersi, e tuta.
Io non ho mai usato prodotti a base d'acqua, ma ricorda che a dispetto delle bufale che si raccontano in banchina, anche i prodotti a base d'acqua sono molto tossici e richiedono le stesse precauzioni o quasi. L'unica differenza è la minor puzza e anche (a detta di chi li ha usati) minor efficacia.
Quindi non sbagliarti a fare l'equazione; prodotti ad acqua = nessuna tossicità perché non è vero !
Dopo aver atteso il tempo indicato dal produttore l'antivegetativa avrà già cominciato a screpolarsi e/o gonfiarsi.
A questo punto hai due strade:
A- usare raschietto e la rotorbitale con grana media, se hai molto tempo e buona mano; attenzione a non calcare la rotativa perché sennò insieme all'antivegetativa ti porti via anche un pò di gelcoat, e senza gelcoat, l'opera viva non è più impermeabile e rischi di far iniziare un principio di osmosi quando la rimetti in acqua.
oppure
B- ti noleggi una sabbiatrice possibilmente che ricicli la polvere usata, anche se di solito sono quasi tutte del tipo a "perdere" (per non dover comperare troppa polvere abrasiva, anni fa ne ho usata una che aveva una specie di grande vassoio da mettere sotto la zona di lavoro) o te la fai prestare dal cantiere e la carichi con farina di mais o microsfere di vetro (ne servono varie decine di Kg in funzione della lunghezza dello scafo e di quanto è spessa l'antivegetativa). La farina di mais è la migliore, le microsfere sono costose. Non usare la sabbia di roccia perché gratta troppo e, se non hai una mano professionale, ti ritrovi la barca senza gelcoat senza nemmeno esserti accorto !
Se scegli l'ipotesi B, oltre a tuta e maschera, devi lavorare con guanti spessi di pelle e coprirti gli occhi con occhiali stagni, perché sennò sono dolori, ma veramente dolori, potrebbe squamarti la pelle !
Per contro il vantaggio è che in una giornata anche meno, avrai finito di togliere la vecchia A.V. senza spaccarti la schiena come con la rotorbitale, e senza impiegarci più giornate.
Finita la sabbiatura, prendi della carta abrasiva medio/fine e passi i punti quà e là dove fosse rimasta dell'antivegetativa.
Sciaqui con acqua, asciughi e poi prima di dare la nuova A.V. passi l'acetone.
Spero di averti aiutato, buon lavoro.