Coppercoat manutenzione e calcolo quantità
#1
Buon giorno
Come antivegetiativa ho il coppercoat. Per ora sembra aver funzionato ma dovro rifare la chiglia dove è saltato. Il resto della carena è verde. Devo scartavetrare?

Poi in alcuni punti è saltato perchè sono andati troppo vicino con la lancia nel lavaggio . Si tatta avolte di 1 o 2 millimetri. Cosa consigliate ?

la chiglia è di circa 4metri quadrati per ogni lato . ho pensato di suddividere la confezione di 1 kg di cc in quattro parti da usare per ciascuna mano. E' corretto ?

Allego foto

Grazie e scusate per le numerose domande
Alfonso
[hide][Immagine: ZyKPhd4QszY9PTe46][/hide]
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#2
Le AV e tutte le pitture si vendono a litri.
L'AV ha un peso specifico di 1,8/ 1,9, cioè un litro pesa kg.1,8/1,9.
La pinna di deriva non è la chiglia.
La chiglia è la spina dorsale della nave, la parte più robusta.
Certo che su un 7 m. 8 mq. di deriva sono veramente tanti, ma si muove a vela?
Per la resa dovrebbe essere scritto sulle istruzioni: es.: L. 1 mq 8.
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#3
Coppercoat non si vende a litri. OK la pinna di deriva . non capisco a me sembra la forma di un parallelepipedo di base circa 1.5 e altezza 1 mt . quindi 1.5 metri quadrati per lato ossia 3 metri quadrati circa
OK . Mi sono tenuto un po largo
La barca è un contest 25 quindi va sopra i 3bft
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#4
Ciao Alfonso, ho un prodotto simile alla cc ed anche a me è saltato con l’idropulitrice.... carteggia bene, se sono buchino con lo spigolo della carta piegata, pulisci con aria compressa e poi acetone e ridai cc abbondante... poi carteggi tutto finché ritorna rame senza ossido
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#5
Ciao,

sempre a proposito di manutenzione del Cc .

Qual' è il Vs giudizio al tempo, dopo 1 anno, due anni, tre anni, quattro anni dalla applicazione , e via di seguito ?

- Il ritocco per "far ritornare rame senza ossido", lo fate con barca in acqua, oppure obbligatoriamente
con barca su invaso ?
- Quali potrebbero essere le cause del distacco del Cc. dalle parti metalliche ( pinna) ?

Grazie.
buoni lavori.
Giulio
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#6
Ogni anno in acqua.
Con spatola da indoratore, quella di plastica per la carta da parati per intenderci , tolgo quel pò di vegetazione e qualche sporadico dente di cane che si è formato sul leggero strato di limo e poi riattivo il rame con la parte verde della spugna per piatti tipo Spontex e similari.
Lo faccio in 3 step (di un’oretta circa) in giorni diversi per non stancarmi: con maschera e tubo prima un laterale sin dove arrivo senza andare in apnea, poi l’altro, ed infine con il bombolino la parte centrale con bulbo e timone.

La prima volta il Coppercoat ha mantenuto la barca accettabile per 6 anni, ma temo che il cantiere non l’abbia applicato a regola d’arte come da indicazioni. Infatti dopo 2 anni l’ho dovuta pulire 2 volte anno ed era in condizioni non più ottimali anche dopo le pulizie.
Poi l’ho fatto riapplicare 4 anni fa, presenziando e partecipando anche al lavoro, e facendo rispettare rigorosamente le indicazioni il risultato è molto migliore del precedente; sono molto più soddisfatto, dopo la pulizia annuale come sopra indicato la carena si presenta in ottime condizioni quasi come prodotto appena applicato.
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#7
Ciao,

Grazie, Fabio !!
Riporto: "...temo che il cantiere non l’abbia applicato a regola d’arte come da indicazioni... ".

Quali sarebbero ? Te le ricordi ?

Ancora Grazie.
Giulio
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#8
Le trovi nel sito del distributore…facciamo prima.

Ecco il link

http://www.coppercoat.it/applicazione.htm

Ci sono i pdf che puoi scaricarti o stampare.

Mi sono attenuto scrupolosamente e devo dire che il risultato è molto migliore della prima volta.
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#9
Tassativo per un buon lavoro controllare maniacalmente ...
Temperatura
umidità
pulizia
tempi tra una passata e l'altra
e come diceva Totó "... è la somma che fa il totale... "
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#10
(02-07-2021, 19:57)lorenzo.picco Ha scritto: Tassativo per un buon lavoro controllare maniacalmente ...
Temperatura
umidità
pulizia
tempi tra una passata e l'altra
e come diceva Totó "... è la somma che fa il totale... "


Esattamente.

Praticamente ogni problema o quasi che può avere un qualunque prodotto è risolvibile o meglio prevedibile seguendo pedissequamente la scheda tecnica.

Che non è che viene scritta perché non san che far fare a un poveraccio ma perché è parte integrante del prodotto è del suo uso.


Purtroppo la gente fa "a sentimento" fa con il " secondo me". Poi però piange.
'na grattata, 'na pittata e par nanca doperata. (mckewoy docet)
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#11
Confermo!
Infatti la Copper la diedi nel 2006 e poi nel 2019.
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#12
Ciao,
intanto grazie per avermi confermato la bontà del prodotto !

Lo stesso Ri-venditor/Concessionario italiano, a suo tempo, mi aveva confortatto, dicendomi:
-" alla conclusione del primo giro, riprendendo ed iniziando con il secondo giro, la seconda mano, è molto probalile,
sia un pochino asciugata !
Riporto da istruzioni: ""approssimativamente, alla temperatura di 20°C necessitano meno di 2 ore prima di poter procedere con la stesura successiva..... ".
E qui che sta l'aspetto più importante !

Ancora una mia domanda, a chi l'ha già applicata:
- anche a voi è capitato che la Coppercoat tenesse poco su parti metalliche (deriva ,colomba) ?
Domanda: come si potrebbe evitare questo inconveniente ?
Sulla temperatura ambiente; mi porto un termometro da casa.

Aspetto fiducioso le risposte.

Grazie
Ciao
Giulio
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#13
(05-07-2021, 14:19)sgiulio Ha scritto: Ciao,

Domanda: come si potrebbe evitare questo inconveniente ?
Sulla temperatura ambiente; mi porto un termometro da casa.

sul piede dell' sail drive ho applicato 3 mani di resina epossidica, carteggiato leggermente e applicato il c.c. ...

mai avuto un problema di distacco
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#14
Ciao Lorenzo,

quello che dici mi conforta !
Anch'io avevo proceduto così su pinna di deriva (acciaio) e colomba in ghisa.
Era stato un bravo artigiano nautico a suggerirmi di semplificarmi la vita usando della semplice (ma ottima) resina epossidica !

Continuo a non comprendere perchè si continua a dire che ci vuole del "primer" epossidico !
Sara una questione "COMMERCIALE" ![ a parte i lavori eseguiti da DITTE!]

Nota. La mia modesta opinione, è che in questi lavori, fatti poi all' aperto, sussiste il grave rischio che le
superfici rimangano "contaminate", e che non si pulisca a fondo la superficie da trattare !
Infatti, non è sufficiente spendere per possedere un prodotto di ottima qualità, se poi si
ignorano le "procedure" di applicazione !

Pensa te, io non ho usato nè un generico gelshield nè un primer epossidico, e a distanza di alcuni anni
è tutto ancora in buono stato !
Buoni lavori.
Giulio
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