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Chi ma sa spiegare questa tattica?
Mi si dice essere basata sul tenere la massima velocità possibile rispetto al vento medio durante le oscillazioni....
Mi piacerebbe capirne di +.
Albertttttttttt... ci sei..... di sicuro tu m'illumini!
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Due modi di applicare la 'tattica'
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tutti e due molto costosi       
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Testualmente:
'E’ una tecnica di regata. Per arrivare davanti, chiaramente. Con vento oscillante, navigare in WALLY significa mantenere la massima velocita’ sulla direzione del vento medio, non del vento che c’e’ in quel momento.'
Questo è un documento che cerca di spiegare quanto hanno cercato di spiegare a me. Ma non mi convince....
link al pdf:
http://www.sailtutor.it/upload/file/wally_rel100.pdf
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Citazione:Alpa550 ha scritto:
Testualmente:
'E’ una tecnica di regata. Per arrivare davanti.
Fiuuuu taci che lo specificano.
Citazione: Con vento oscillante, navigare in WALLY significa mantenere la massima velocita’ sulla direzione del vento medio, non del vento che c’e’ in quel momento.'
Probabile sia stato tradotto male dall'inglese. Anche perche' Connor non si capiva mai manco con i suoi. 
Ma chi e' sto Marco Franceschini? Ho guardato il sito del tipo. Tosto ..ma mai sentito prima.
- Quanto manca alla boa?
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Ciao Luca, la trovo una tecnica molto interessante e, se la pratica anche Dennis, evidentemente non e' una stramberia; effettivamente ha una certa logica, ma siamo a livelli stratosferici.
Mi ricorda, circa un anno fa (appena entrato a far parte della compagnia), quando ho posto la discussione sulla VT e quello che ne e' seguito, qui siamo ben oltre....
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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Citazione:Vince_VR ha scritto:
Mi sono sorbito tutta la pappardella e non mi ha molto convinto, a dir la verità.
La cosa funziona se, come dice nell'esempio, abbiamo una barca che praticamente ha la stessa VMG tra i 28 e i 33° di angolo, ma in realtà questo è difficile da avere.
Non mi sembra tanto difficile Vince, prova ad osservare le polari di due barche medie: il Bonin 31 e l'elan 410; noterai che la curva e' abbastanza dolce, quindi sul punto di tangenza al di qua' e al di la' del quadrattino le VMG sono molto simili. Alla fine si tratta di 5 gradi di differenza tra il minimo e il massimo.
ciao
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OT: ammazza quanto stringe e cammina il bonin!
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IT: a quanto mi pare di capire la strategia si basa, in condizione oscillazioni frequenti della direzione del vento, di non sfruttare completamente il buono per salire ma di investirne una parte per accelerare e, per lo stesso principio, non scadere del tutto con la prua nel momento dello scarso bensì resistere un po impiccati.
ame.... me pare na .
Ha (forse, guardando i grafici finali, ma questi mica so se son disegnati bene  ) un qualche vantaggio in caso di oscillazioni non troppo prolungate, ripetitive e tutte uguali, sia in buono che in scarso.
Dalla proiezione finale che confronta l'andamento delle due strategie, a me il guadagno della tattica 'wally' sembra davvero esiguo e quindi basta un piccolo errore di valutazione sull'ampiezza di un buono per mandare tutto all'aria (buono di 20° anzichè 10°, wally pensa sia identico agli altri e sale di 5°, l'altro si prende tutti i 20°....)
Altra cosa, come ha notato giustamente enzo, il f40 a cui appartengono le polari nel pdf ha delle vmg praticamente identiche per angoli anche non proprio vicinissimi... non riesco a quantificare quanto questo sia vero per altri (leggasi: non ho voglia di prendere calcolatrice e righello per fare i conti delle vmg sulle polari postate da einstein  )
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11-02-2010, 21:37
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-02-2010, 21:53 da LiberaMente.)
Mah ....
Forse sbaglio, ma io quando sto al timone, in caso di piccole oscillazioni del vento (cioè sempre) prima di prendermi tutto il buono all'orza aspetto di sentire la barca in piena accelerazione, e viceversa quando c'è lo scarso scendo, ma accettando un piccolo rallentamento. Anche perchè di bolina meno si usa il timone e più dolcezza ci metti meglio è ....Lo ho imparato a fare da tempo, addirittura sulle derive, che hanno tempi di reazione e sensibilità MOLTO maggiori delle barche a chiglia, e mi pare una tecnica produttiva. Se si chiami 'conduzione Wally' o in altro modo non so .....
Certo, se le oscillazioni invece sono di minuti e abbastanza regolari invece bisogna virare.
Che c'è di nuovo?
PS: bel sito e un sacco di materiale utile ...
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Citazione:LiberaMente ha scritto:
PS: bel sito e un sacco di materiale utile ...
sono d'accordo, ottimo spunto i modelli cassa comune, lista della spesa e lista roba da portare (specie quella per le donne  )
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Quindi tu Einstein la vedi una tecnica corretta?
Io come Vince ho dei dubbi sul vantaggio che ti possa portare. Ho usato un foglio excel per fare due valutazioni anche alla luce delle polari da lui proposte.
Premesso che i dubbi sulla validità dei disegni mi vengono da come ha disegnato la VMC nella figura 6, ho calcolato un guadagno minimo a fronte del rischio di rimanere impiccati sullo scarso.
In più le oscillazioni devono essere uguali, altrimenti aumentano i rischi.
Sinceramente la trovo piuttosto 'matematica' ma poco interessante da applicare durante una regata.
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Luca, come ho detto sopra, la tecnica in quelle condizioni, mi sembra valida, poi bisogna anche vedere a che livello viene applicata.
Per noi, regatanti della domenica, (almeno per quanto mi riguarda) e' gia' un successo seguire le VT. 
ciao
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Per non far arrabbiare la moglie sono un regatante della domenica... e una sola al mese! 
Vero: ad altri livelli può essere valida.
Vabbè, mi preparo la borsetta e domenica mi vado a fare l'unica regatina del mese che mi è concessa  Non credo che domani in allenamento e domenica in regata avrò di questi problemi... sarà già bello riuscire a fare tattica: significa che non mi sono fatto staccare dal gruppo di testa
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