Negli anni '70 e '80 si facevano coperte in compensato di okoumè da 8-10 mm per questioni di leggerezza.
Era abbastanza normale sulle versioni 'regata' delle barche 'da crociera': ricordo l' operazione fatta su vari Comet (flush deck), Stag e CBS, che alla fine pesavano qualche cento kili in meno ....
Poi magari si tagliavano anche dieci, quindici centimetri di murata, già che c'eravamo ...
Purtroppo, l' okoumè deve la sua leggerezza alla sua porosità, per cui, se non adeguatamente protetto, si imbeve di acqua e marcisce.
Una volta marcito non c'è nulla da fare: lo butti.
Puoi provare a vedere se puoi rimuovere il compensato e rimetterlo nuovo per poi tessutarlo con del 240 gr/mq incollato con epossidica (sul nuovo!) oppure, se i salvi i bagli e se sono distanti il giusto se puoi appoggiarci sopra del Termanto e rifare la coperta.
Comunque, in ogni caso, si tratta di operazioni complicate e costose.
La coperta della mia è stata fatta in okoumè da 8 mm su bagli in lamellare, trasparente per farci il Camp. Italiano VI IOR del 1980 a Venezia, poi subito tessutata a verniciata ....
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