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ripartitori di carica poco intelligenti
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wind e sea Offline
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ripartitori di carica poco intelligenti
alla fine della discussione sugli alternatori di potenza si è giunti ad una conclusione, grazie anche a kermit e madinina II, sull'utilità dei soli ripartitori di carica per chi non ha impianti elettrici troppo complessi....ipotizziamo due tre batterie max 300 A con un alternatore di serie

allora per non continuare una discussione con un titolo fuorviante pregherei coloro che tecnicamnte sono capaci di fare una classificazione tecnica di indicare, per tipologia, quali sono i ripartitori acquistabili sul mercato con cifre da 50 a 200 euro circa...., specificando il pincipio di funzionamento (comprensibile anche per chi deve solo comprare) ed eventuali vantaggi e svantaggi nell'avere un tipo piuttosto che un altro..si è parlato per esempio di ripartitori a diodi con caduta di tensione di circa 0,7 v...di diodi schotthy con bassa caduta di tensione, di ripartitori mosfet, di ripartitori con diodi di compensazione, di ripartitori che ricaricano prima solo una batteria e poi un'altra senza caduta di tensione, di ripartitori con sensori di carica, etc....spero che si possa arrivare ad un punto utile a molti Smile
04-02-2011 20:23
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Madinina II Offline
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ripartitori di carica poco intelligenti
Citazione:Messaggio di wind e sea
alla fine della discussione sugli alternatori di potenza si è giunti ad una conclusione, grazie anche a kermit e madinina II, sull'utilità dei soli ripartitori di carica per chi non ha impianti elettrici troppo complessi....ipotizziamo due tre batterie max 300 A con un alternatore di serie

allora per non continuare una discussione con un titolo fuorviante pregherei coloro che tecnicamnte sono capaci di fare una classificazione tecnica di indicare, per tipologia, quali sono i ripartitori acquistabili sul mercato con cifre da 50 a 200 euro circa...., specificando il pincipio di funzionamento (comprensibile anche per chi deve solo comprare) ed eventuali vantaggi e svantaggi nell'avere un tipo piuttosto che un altro..si è parlato per esempio di ripartitori a diodi con caduta di tensione di circa 0,7 v...di diodi schotthy con bassa caduta di tensione, di ripartitori mosfet, di ripartitori con diodi di compensazione, di ripartitori che ricaricano prima solo una batteria e poi un'altra senza caduta di tensione, di ripartitori con sensori di carica, etc....spero che si possa arrivare ad un punto utile a molti Smile

Sempre sul cosa farei io: pragmaticamente non mi farei troppi problemi e mi butterei su uno di questi http://www.sterling-power.com/products-prosplit.htm

Non c'è molto da inventarsi attorno ad un ripartitore passivo, se ben fatto, zero caduta e, come per lo Sterling di cui sopra, instrada con un grammo di intelligenza, va più che bene.
04-02-2011 22:55
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sarastro Offline
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Messaggio: #3
ripartitori di carica poco intelligenti
La serie di thread su alternatori di potenza e ripartitori di carica è molto interessante, specie per me che ci capisco poco

Ho un volvo penta 2030 con l’ alternatore standard credo da 60 A
Una batteria motore AGM da 90 A e 2 batterie servizi da 90 A, da quanto le ho montate in sostituzione di quelle al piombo tutta un’ altra vita
Però, frequentando poco i marina vorrei abbreviare i tempi di carica con l’ alternatore per essere costretto ad accendere il motore il meno possibile

Dalla discussione ho capito che sostituire l’ alternatore con uno di potenza non conviene (due alternatori ancora meno, poi comunque non c’è spazio), ho capito che conviene migliorare la curva di carica, giusto ?

Domandine terra-terra:
Sul sito della kenix trovo:

regolatori avanzati alternatori
..tramite questo regolatore invece l'alternatore riesce a erogare molta più energia riducendo i tempi di carica di 4-8 volt
http://www.kenixmarine.com/subcat14.htm

ripartitori di carica attivi, più cari
…. racchiude in se tutte le caratteristiche tipiche di un avanzato regolatore di carica per alternatore unite ad una semplicità di cablaggio, e soprattutto la non necessità di dover modificare l'alternatore originale …
http://www.kenixmarine.com/subcat24.htm

anche dalle caratteristiche, non mi è molto chiara la differenza fra i due
quale conviene ?
vale il prezzo ?

c’ è anche questo, avrebbe senso, oltre ad uno dei due regolatori ?
vale il prezzo ?
ripartitori di carica 0 volt drop
http://www.kenixmarine.com/subcat73.htm

... ho scritto bestialità ? Blush

saluti velici
sarastro
05-02-2011 20:24
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Montecelio Offline
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Messaggio: #4
ripartitori di carica poco intelligenti
Monta uno di questi e hai finito con i problemi:
http://www.sterling-power.com/products-altbatt.htm
05-02-2011 23:41
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minelfa1 Offline
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Messaggio: #5
ripartitori di carica poco intelligenti
Citazione:sarastro ha scritto:
La serie di thread su alternatori di potenza e ripartitori di carica è molto interessante, specie per me che ci capisco poco

Ho un volvo penta 2030 con l’ alternatore standard credo da 60 A
Una batteria motore AGM da 90 A e 2 batterie servizi da 90 A, da quanto le ho montate in sostituzione di quelle al piombo tutta un’ altra vita
Però, frequentando poco i marina vorrei abbreviare i tempi di carica con l’ alternatore per essere costretto ad accendere il motore il meno possibile

Dalla discussione ho capito che sostituire l’ alternatore con uno di potenza non conviene (due alternatori ancora meno, poi comunque non c’è spazio), ho capito che conviene migliorare la curva di carica, giusto ?

Domandine terra-terra:
Sul sito della kenix trovo:

regolatori avanzati alternatori
..tramite questo regolatore invece l'alternatore riesce a erogare molta più energia riducendo i tempi di carica di 4-8 volt
http://www.kenixmarine.com/subcat14.htm

ripartitori di carica attivi, più cari
…. racchiude in se tutte le caratteristiche tipiche di un avanzato regolatore di carica per alternatore unite ad una semplicità di cablaggio, e soprattutto la non necessità di dover modificare l'alternatore originale …
http://www.kenixmarine.com/subcat24.htm

anche dalle caratteristiche, non mi è molto chiara la differenza fra i due
quale conviene ?
vale il prezzo ?

c’ è anche questo, avrebbe senso, oltre ad uno dei due regolatori ?
vale il prezzo ?
ripartitori di carica 0 volt drop
http://www.kenixmarine.com/subcat73.htm

... ho scritto bestialità ? Blush

saluti velici
sarastro


....sei in una situazione molto simile alla mia attuale su cui voglio intervenire, ti spiego la differenza tra i 3 oggetti che hai analizzato per quello che ho capito dal sito della sterling che studio da un pò:

http://www.kenixmarine.com/subcat14.htm
è un regolatore più intelligente, perchè attivo, di quello fornito di serie con l'alternatore che hai già a bordo. Però per far funzionare questo regolatore, devi disattivare quello che hai già, scollegando dei fili e ricollegandoli al nuovo regolatore....se sai come fare / non hai problemi a sporcarti le mani, procedi, altrimenti non è l'oggetto che fa per te.
pro: rapidità di carica, specie se associato ad alternatore di potenza (attenzione alle alte correnti in questo caso)
contro:laboriosa istallazione

http://www.kenixmarine.com/subcat24.htm
questo è intelligente come quello sopra, ma ha il vantaggio di non richiederti operazioni sul regolatore esistente, lo puoi lasciare infatti così com'è, il nuovo regolatore lo ingannerà e lo farà lavorare come se fosse intelligente. Quindi non devi sporcarti troppo le mani per l'istallazione ed ottieno lo stesso risultato di quello precedente
pro: rapidità di carica, specie se associato ad alternatore di potenza (attenzione alle alte correnti in questo caso)
contro: prezzo

http://www.kenixmarine.com/subcat73.htm
questo infine non è un regolatore, ma un ripartitore attivo, in pratica lasci lavorare il regolatore stupido di serie, ma riduci molto l'effetto caduta che si hanno sui classici ripartitori passivi e che impedisce la piena carica delle batterie
pro: non dissipi potenza nel ripartitore
contro: tempi di ricarica paragonabili a quelli di un impianto di serie, non riempi le batterie più del 70%-80%

Mi sto convincendo che per una capacita istallata tipo la tue e la mia, lo scenario più interessante sia sostituire il ripartitore passivo di serie con http://www.kenixmarine.com/subcat24.htm
associato a batterie AGM

se poi decidi di aumentare la capacità batterie e superi una capacità istallata di 300Ah, conviene anche sostituire l'alternatore di serie con uno di potenza per ridurre il tempo di ricarica, ma attenzione alla verifica di cavi e connessioni perchè le correnti in gioco salgono molto in questo caso.
06-02-2011 01:23
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minelfa1 Offline
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ripartitori di carica poco intelligenti
dimenticavo, se scegli
http://www.kenixmarine.com/subcat73.htm
come è stato giustamente ricordato in altre discussioni, cambiare l'alternatore di serie con uno di potenza non serve poi a molto, poichè il regolatore stupido (chiamiamolo così) associato all'alternatore farà sì che l'alternatore regoli (diminuisca la corrente erogata) da quasi subito comunque. La convenienza di un alternatore di potenza si esprime solo in associazione ad un regolatore intelligente, altrimenti non serve.
06-02-2011 01:30
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sarastro Offline
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ripartitori di carica poco intelligenti
grazie minelfa,
impianti simili, anch'io ho un dufour, un pò più anzianotto, il 35 classic Smile

credo che dopo controllato gli A dell' alternatore opterò per il /subcat24 che suggerisci, che poi è lo stesso di montecelio

Power Split 12V - 80A
Per alternatori da 12V fino a 80A
Cat. No. AB1280 € 386,00

c'è anche la convenzione Smile

saluti velici
sarastro
06-02-2011 05:13
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wind e sea Offline
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Messaggio: #8
ripartitori di carica poco intelligenti
vedo che l'argomento suscita interesse ma allo stesso tempo si ritorna al concetto dell'utilità del regolatore intelligente rispetto al ripartitore, mentre l'apertura del post partiva dalla 'quasi' raggiunta conclusione del contrario, almeno per impianti 'semplici'....inoltre, ringraziando gli amici dei consigli rivolti al mio caso specifico, preciso che il mio intento era quello di poter fare una distinzione fra tipologie di ripartitori, a prescindere dalle varie case costruttrici (di cui si potrebbero indicare i prodotti come esempi concreti)....questo perchè sicuramente sul mercato ci sono molte marche e molti prodotti che sarebbero, per tutti noi possibili consumatori, oggetti meno misteriosi sapendoci districare fra le varie offerte sulla base delle consapevolezza del significato delle caratteristiche indicate.....se poi la discussione si allarga ai ripartitori/regolatori intelligenti ben venga Smile
06-02-2011 06:31
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Madinina II Offline
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Messaggio: #9
ripartitori di carica poco intelligenti
Citazione:sarastro ha scritto:
grazie minelfa,
impianti simili, anch'io ho un dufour, un pò più anzianotto, il 35 classic Smile

credo che dopo controllato gli A dell' alternatore opterò per il /subcat24 che suggerisci, che poi è lo stesso di montecelio

Power Split 12V - 80A
Per alternatori da 12V fino a 80A
Cat. No. AB1280 € 386,00

c'è anche la convenzione Smile

saluti velici
sarastro

Si Sarastro, è la scelta corretta anche a mio avviso.

Anche io monto lo stesso ripartitore (Alternator to Battery Charger). Magari verifica con Kenix se corretto quello da 80A con 80A di alternatore o conviene stare sull'amperaggio superiore.
Non hai neppure problemi di alternatore, 80A sono sufficienti.
Io al momento sono entusiasta di questo ripartitore (che ha preso il posto di uno passivo che mi tengo da parte come emergenza).

Nell'installazione (decisamente facile) abbonda con la sezione dei cavi alt-ripartitore, ripartitore-batterie. Io ho messo anche fusibili.

Ciao
06-02-2011 07:09
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wind e sea Offline
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ripartitori di carica poco intelligenti
http://www.osculati.com/cat/Scheda.aspx?id=1092

questo per esempio (già postato in precedenza da altrao adv) che svantaggi ha rispetto a ...
http://www.kenixmarine.com/subcat73.htm? e rispetto un comune ripartitore a diodi?

la prevista caduta di tensione, per una normale batteria ad acido/piombo, provoca un maggior tempo di ricarica od anche una quantità minore di ricarica?

per la caduta di tensione si può ovviare con un collegamnto fra uscita ripartitore e sensore regolatore/alternatore ?
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-02-2011 16:27 da wind e sea.)
07-02-2011 22:10
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minelfa1 Offline
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ripartitori di carica poco intelligenti
Citazione:wind e sea ha scritto:
http://www.osculati.com/cat/Scheda.aspx?id=1092....

questo per esempio (già postato in precedenza da altrao adv) che svantaggi ha rispetto a ...
http://www.kenixmarine.com/subcat73.htm? e rispetto un comune ripartitore a diodi?

la prevista caduta di tensione, per una normale batteria ad acido/piombo, provoca un maggior tempo di ricarica od anche una quantità minore di ricarica?

per la caduta di tensione si può ovviare con un collegamnto fra uscita ripartitore e sensore regolatore/alternatore ?

il primo link non riesco ad aprirlo, quindo non so risponderti, per quanto riguarda le altre 2 domande:

la prevista caduta di tensione, per una normale batteria ad acido/piombo, provoca un maggior tempo di ricarica od anche una quantità minore di ricarica?
la caduta di tensione sul ripartitore passivo, se non compensata causa una non completa ricarica delle batterie, non incide sul tempo di ricarica

per la caduta di tensione si può ovviare con un collegamnto fra uscita ripartitore e sensore regolatore/alternatore ?
08-02-2011 05:00
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wind e sea Offline
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ripartitori di carica poco intelligenti
grazie minelfa...prova ad aprire adesso il primo link
08-02-2011 16:28
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matteo Offline
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ripartitori di carica poco intelligenti
Io ho montato il DC/DC http://www.kenixmarine.com/subcat32.htm da un paio di anni e funziona egregiamente.
L'ho preferito a questo http://www.kenixmarine.com/subcat24.htm solo per una questione economica (l'ho trovato in offerta a prezzo stracciato).
Attinge (con cautela) dalla batteria motore (75 A, acido libero) e ricarica le due AGM dei servizi (90+90 in parallelo).
Con lampadine led, in primis quella di fonda, e un minimo di attenzione siamo assolutamente autonomi di energia nelle tre settimane di rada che facciamo d'estate. Basta quel poco motore che si usa per manovrare/cambiare rada/navigare per ripristinare 24 ore di autonomia. Frigo acceso 24 h
Ciao
matteo

P.S. dimenticavo, alternatore originale da 80 A su motore Lombardini LDW 1003 SD
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-02-2011 17:09 da matteo.)
08-02-2011 17:06
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dacierno Offline
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ripartitori di carica poco intelligenti
Domanda per chi ha installato il modello http://www.kenixmarine.com/subcat24.htm:
in che modo tale ripartitore intelligente riesce ad 'ingannare' il regolatore interno dell'alternatore, visto che dallo schema non c'e' nessun collegamento al regolatore?
In pratica mi sembra che prenda solo il positivo dell'alternatore e divida opportunamente la corrente secondo i suoi algoritmi (4 fasi)ai due banchi batterie. Ma in che modo convince l'alternatore a dare il massimo della corrente?
Ciao
Antonio
15-02-2011 01:14
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minelfa1 Offline
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Messaggio: #15
ripartitori di carica poco intelligenti
Citazione:dacierno ha scritto:
Domanda per chi ha installato il modello http://www.kenixmarine.com/subcat24.htm:
in che modo tale ripartitore intelligente riesce ad 'ingannare' il regolatore interno dell'alternatore, visto che dallo schema non c'e' nessun collegamento al regolatore?
In pratica mi sembra che prenda solo il positivo dell'alternatore e divida opportunamente la corrente secondo i suoi algoritmi (4 fasi)ai due banchi batterie. Ma in che modo convince l'alternatore a dare il massimo della corrente?
Ciao
Antonio

Pensa a come funziona l’alternatore. L’alternatore è una macchinetta che produce corrente se viene collegata ad un carico che ne abbassa la tensione d’uscita sotto un valore di riferimento. In questo caso l’alternatore produce molta corrente per cercare di ristabilire la sua tensione di uscita al valore corretto. Se il carico di cui sopra è rappresentato da una batteria scarica, esso verrà inodato di corrente finchè la sua tensione non salirà. Il regolatore interno nell’alternatore allora tenderà a far produrre meno corrente all’alternatore stesso, fino ad annullarla quando la tensione d’uscita sarà quella voluta, cioè la batteria sarà carica.

Per qullo che si evince dal sito della sterling, il regolatore attivo, inganna il regolatore passivo posto all’interno dell’alternatore, tenendo la tensione d’uscita dell’alternatore artificialmente bassa simulando una bassa impedenza con opportuna circuiteria elettronica programmabile. L’alternatore produrrà così la sua massima corrente per tutto il tempo che il regolatore attivo lo vorrà. Tale corrente viene poi spinta 'in discesa' nelle batterie, per mezzo di un amplificatore di tensione presente nel regolatore attivo. Quindi ingresso tenuto basso, uscita tenuta alta....tutto questo riduce i tempi di ricarica a parità di alternatore, dimezzandoli più o meno.

Infatti approssimando la carica asintotica di un alternatore convenzionale con una carica lineare, se p.es partiamo da una corrente di 60A e scendiamo linearmente a zero in due ore, avremo caricato nella batteria 60Ax2h/2 (area del triangolo)=60Ah.

Se invece costringiamo l’alternatore a produrre 60A costanti per 2h, avremo infilato nella batteria 60Ax2h (area del rettangolo)=120Ah cioè il doppio....oppure 60Ah in un’ora cioè la stessa carica di prima, ma in metà tempo!
15-02-2011 19:45
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Madinina II Offline
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Citazione:minelfa1 ha scritto:
Citazione:dacierno ha scritto:
Domanda per chi ha installato il modello http://www.kenixmarine.com/subcat24.htm:
in che modo tale ripartitore intelligente riesce ad 'ingannare' il regolatore interno dell'alternatore, visto che dallo schema non c'e' nessun collegamento al regolatore?
In pratica mi sembra che prenda solo il positivo dell'alternatore e divida opportunamente la corrente secondo i suoi algoritmi (4 fasi)ai due banchi batterie. Ma in che modo convince l'alternatore a dare il massimo della corrente?
Ciao
Antonio

Pensa a come funziona l’alternatore. L’alternatore è una macchinetta che produce corrente se viene collegata ad un carico che ne abbassa la tensione d’uscita sotto un valore di riferimento. In questo caso l’alternatore produce molta corrente per cercare di ristabilire la sua tensione di uscita al valore corretto. Se il carico di cui sopra è rappresentato da una batteria scarica, esso verrà inodato di corrente finchè la sua tensione non salirà. Il regolatore interno nell’alternatore allora tenderà a far produrre meno corrente all’alternatore stesso, fino ad annullarla quando la tensione d’uscita sarà quella voluta, cioè la batteria sarà carica.

Per qullo che si evince dal sito della sterling, il regolatore attivo, inganna il regolatore passivo posto all’interno dell’alternatore, tenendo la tensione d’uscita dell’alternatore artificialmente bassa simulando una bassa impedenza con opportuna circuiteria elettronica programmabile. L’alternatore produrrà così la sua massima corrente per tutto il tempo che il regolatore attivo lo vorrà. Tale corrente viene poi spinta 'in discesa' nelle batterie, per mezzo di un amplificatore di tensione presente nel regolatore attivo. Quindi ingresso tenuto basso, uscita tenuta alta....tutto questo riduce i tempi di ricarica a parità di alternatore, dimezzandoli più o meno.

Infatti approssimando la carica asintotica di un alternatore convenzionale con una carica lineare, se p.es partiamo da una corrente di 60A e scendiamo linearmente a zero in due ore, avremo caricato nella batteria 60Ax2h/2 (area del triangolo)=60Ah.

Se invece costringiamo l’alternatore a produrre 60A costanti per 2h, avremo infilato nella batteria 60Ax2h (area del rettangolo)=120Ah cioè il doppio....oppure 60Ah in un’ora cioè la stessa carica di prima, ma in metà tempo!


Bravo Minelfa, complimenti per la spiegazione...
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-02-2011 05:24 da Madinina II.)
16-02-2011 05:24
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sarastro Offline
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Messaggio: #17
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Citazione:Madinina II ha scritto:
[quote].
[/quote
Bravo Minelfa, complimenti per la spiegazione...
grazie a nome di tutti i men che dilettanti
Smile
saluti velici
sarastro
16-02-2011 05:36
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dacierno Offline
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ripartitori di carica poco intelligenti
Grazie mille anche da parte mia, mi hai convinto. Smile

A questo punto mi sono reso conto che il modello 'ripartitore attivo' sia piu' adatto alle mie esigenze rispetto al 'regolatore intelligente' che ti costringe a vivisezionare l'alternatore (sebbene ben piu' economico).

Mi son gia' fatto un'idea di come inserirlo nell'impianto della mia barca (sunfast 37), e non appena riesco a scannerizzare lo schema dell'impianto elettrico provero' a postarlo (magari in un nuovo 3d) per chiedere un parere.

Ciao a tutti
Antonio
16-02-2011 21:26
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kriss Offline
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ripartitori di carica poco intelligenti
se è il ripartitore attivo kenix non c'è niente da studiare: stacchi i tre fili (un ingresso dall'alternatore e due uscite alle batterie) del ripartitore di serie e le rimetti uguali sulle tre del kenix
24-02-2011 18:53
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wind e sea Offline
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ripartitori di carica poco intelligenti
ho un amico che mi cederebbe un ripartitore mosfet che doveva essere montato su una barca poi venduta...il ripartitore è con tre uscite e due entrate (cioè per due alternatori)....mi pare il modello che vende osculati ....posso montarlo senza problemi con il mio impianto che per adesso ha solo due batterie...e rimarrà con solo un alternatore?...inoltre l'amico dice che verso le batterie possono uscire fino a 100 A...va bene con il mio alternatore di serie (penso di 80 A)?
26-02-2011 18:23
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