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DUFOUR - FR - 30 CLASSIC
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clavy Offline
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Messaggio: #1
DUFOUR - FR - 30 CLASSIC
L'ho usata per una settimana nel corso itinerante di Caprera, venti sempre superiori ai 20 nodi, bocche fatte con raffiche a 30, il timone non mi sembrava sottodimensionato, anche se in quelle condizioni serviva sempre uno alla randa, ma mi sembra normale.
Sulla cucetta bretone avrei qualcosa da ridire, 2 adulti a prua non stanno bene, ed anche le cucette del quadrato sono appena sufficienti per persone grandicielle (> 1,80m).
Sul resto concordo, barca solida che dà sicurezza e fa apprezzare il viaggio.
06-04-2011 23:14
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gianrossi Offline
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Messaggio: #2
DUFOUR - FR - 30 CLASSIC
Salve sono Giancarlo, ho appena comprato un dufour 30 classic del 2001, concordo con negrara quasi su tutto, il genoa è piccolo, la cuccetta alla bretone rende la barca molto più vivibile ed ariosa, per quanto riguarda il timone forse è sotto dimensionato ma quello che più mi disturba, durante la marcia con solo motore, sono le sue vibrazioni trasmesse dal flusso dell'acqua, ora non capisco se è presente qualche problema sul timone, oppure dipende dal fatto che ho un elica a 2 pale. Chiedo a Piero di darmi un suo parere. Grazie
07-07-2011 04:00
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negrara Offline
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Messaggio: #3
DUFOUR - FR - 30 CLASSIC
Ciao Giancarlo,
Complimenti per l'acquisto e quindi ancora buon vento!!!
E' vero il self drive abbassa il baricentrico propulsivo e il timone ne risente sfavorevolmente come dici tu per le vibrazioni del flusso d'acqua, ma per me assolutamente NON in maniera fastidiosa durante la navigazione a motore, solo nelle manovre in porto nel cambio di marcia (da retro a marcia avanti). Considera inoltre che avendo io maggiorato il timone il difetto lo dovrei accusate molto di più. Se accusi vibrazioni anomale potrebbero essere le boccole dell'asta nella losca. Quando il cantiere ha maggiorato il mio timone le ha dovute sistemare. Secondo me l'elica non centra nulla, anch'io ce l'ho a due pale e lavora benone, certo una a pale abbattibili sarebbe meglio, ma che costi e per l'uso croceristico ne vale la pena? A vela oltre i 5 nodi la sento entrare in vibrazione per effetto del trascinamento dovuto dal moto dell'acqua, quindi inserisco la retro e la vibrazione scompare.
Ciao
Piero
07-07-2011 07:40
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gianrossi Offline
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Messaggio: #4
DUFOUR - FR - 30 CLASSIC
Grazie Piero per la tua risposta e ora approfitto per altre ulteriori notizie:
mi sembra che la barca, quando è nel porto, sia leggermente 'affossata' a prua anche se ho cercato di non mettere troppa acqua nel serbatoio che è a prua
per quanto riguarda la mano di terzaroli hai lasciato il metodo classico (manovra all'albero per prendere la brancarella di mura) o hai usato il circuito chiuso delle borose? e se hai usato il circuito chiuso come lo hai realizzato?
Ti ringrazzio giancarlo
08-07-2011 06:03
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negrara Offline
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Messaggio: #5
DUFOUR - FR - 30 CLASSIC
Ciao Giancarlo,
quesito 1: più che affossata in prua, che le consente di avere una buona stabilità nell'affrontare le onde al mascone diminuendo il beccheggio... e poi l'acqua dolce a bordo comunque ci vuole e non è mai abbastanza, io lamento uno sbandamento a dritta dovuto al carico del gasolio. Tutte le barche sono asimmetriche, non c'è niente da fare e presentano un lato favorevole e uno meno.
quesito 2: no, non ho lasciato il metodo classico ma ho realizzato le mani di terzaroli a presa rapida rinviate in pozzetto.
La realizzazione richiede un po' di lavoro ma ne vale la pena, anche per la sicurezza di tutto l'equipaggio:
1. bozzelli al piede dell'albero utilizzando i fori predisposti nella mastra. Bisogna predisporre un paio di bulloni in acciaio, saldati con relativa rondella in acciaio, quindi con la mola smeriglio bisogna sagomare il tutto in modo adeguato così che possa entrare nelle scanalature presenti. Uno a dritta e uno ma sinistra;
2. rinvii orizzontali che da due per lato vanno aumentati. Io ne ho montati 5 per lato a castello (3+2)
3. stopper. bisogna aumentare la dotazione. Io ne ho montati tre per lato,
4. realizzazione del circuito chiuso delle borose: Si parte dai golfari alla base del boma che vanno sistemati e rivettati nella posizione voluta, si inferisce la borosa nella relativa brancarella, quindi si rinvia alla puleggia più esterna della varea in testa al boma, si percorre internamente tutto il boma sino alla puleggia della varea del boma alla trozza . Qui viene il difficile perché il giro della borosa originario è sopra la puleggia, quindi vero il piede d'albero. Bisogna sfilare e invertire il giro: dobrà risultare sotto la puleggia quindi verso l'alto, utilizzando le pulegge esterne in corrispondenza di due fori predisposti nella varea di trozza. (per invertire il giro io ho utilizzato un rettangolo di scotch legato a della lenza da pesca. Dopo aver appiccicato lo scotch alla puleggia l'ho fatta girare nel senso voluto così da trascinare la bava che è servita come pilota per tirare la borosa nel nuovo senso voluto). Le borose quindi ora risultano una a dritta e l'altra a sinistra sulle pulegge esterne della varea alla trozza, passanti per i fori della varea stessa. Ciascuna borosa ora dovrà scorrere esternamente ai garrocci della randa fino all'ultimo sotto le relativa brancarella, quindi passa di lato (da esterno a interno) viene inferita la relativa brancarella, quindi si scende parallellamente a fianco alla salita della stessa borosa fino al piede d'albero dove, attraverso il bozzello di cui sopra,si rinvia verso i rinvii orizzontali, quindi agli stopper e il gioco è fatto.
5. per esperienza a questo punto conviene con un tubo (anche un semplice tubo del gas) legare tra loro i corni di trozza in modo da evitare che possano strappare la randa durante l'issata.
Buon lavoro, vedrai che è più difficile da spiegare a parole e capire che a farsi. Ho fatto del mio meglio, ma mi rendo conto che alcuni aspetti potrebbero risultare ancora oscuri. Chiedi pure.

Piero
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-07-2011 07:31 da negrara.)
14-07-2011 07:30
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renny Offline
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DUFOUR - FR - 30 CLASSIC
salve a tutti.
ho usato + volte il 30 classic e anche secondo me il timone è sottodimensionato e vibra a motore.
ho provato anche, con grande interesse e piacere, una modifica apportata dai Glenans .
in pratica è stato messo un secondo strallo (amovibile) per poter murare un fiochhetto o trinchetta.
al rinforzare si chiude il genoa e si mura la trinchetta.
lo strallo mobile è posizionato abbastanza a prua e termina circa una ventina di cm sotto la penna dell'albero.
quindi niente volanti.
nel complesso una barca patatosa, nn fa impazzire ma è qs di gusti
ciao
14-07-2011 16:41
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gianrossi Offline
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Grazie Piero per le tue spiegazioni e per il tempo che ni hai dedicato, lo sbandamento a dritta esiste e dipende dal gasolio e dal materiale presente nel gavone che è sempre pieno.
Quando tirerò la barca a terra dovro modificare anche io il timone perchè in effetti è sottodimensionato.
Grazie di nuovo
14-07-2011 23:43
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rmnmrc Offline
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Ciao a tutti.
Sono un nuovo amico del forum e novellino dell'argomento. Vivo a Sistiana, affacciato sul golfo di TS. Mi sto accingendo ad acquistare un D30 classic. L'ho preferito ad un Jeanneau 34 per questioni che, se vi interessano, vi racconterò poi.
Mi permetto approfittare della vostra profonda conoscenza dell'argomento per chiedervi cosa in particolare devo fare verificare per non rischiare di comperare un cadavere...
La barca e' ferma in acqua da 1 anno. L'armatore e' una donna innamorata della barca e sembra che l'abbia curata bene fino ad oggi. Ho riscontrato al momento solo un problema: il timone e' durissimo da muovere a barca ferma. dicono che probabilmente il tutto e' dovuto alle alghe cresciute tutto attorno..?
tra 2 domeniche faro' la prova in mare, barcolana permettendo.....
vi inviero' anche delle foto
grazie in anticipo!!
02-10-2012 17:35
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rmnmrc Offline
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dimenticavo: la barca e' del '98
02-10-2012 17:42
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GT Offline
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Il timone molto probabilmente è duro perchè si è gonfiata la boccola in teflon. Se così va semplicemente rettificata dopo aver smontato il timone. Fatto in mezza giornata compreso alaggio e varo. (non pagato perchè già fatto presente all'atto del carenaggio e non risolto quindi non saprei dirti).
L'unico difetto riscontrato sino ad oggi dal 1999 nel 41 e in altri modelli della stessa serie è nelle tubazioni dell'impianto idrico che si sono crepate due/tre volte in corrispondenza dei raccordi. Si risolve facilmente ma con pazienza per trovare il punto giusto e arrivare a lavorarci.
Quindi, nessuna verifica particolare, ma le solite per qualsiasi scafo vuoi acquistare.
02-10-2012 17:52
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rmnmrc Offline
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secondo voi qual'e' il prezzo di mercato per tale barca?
03-10-2012 02:34
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rmnmrc Offline
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potete spiarmi anche quanti Keuro avete investito per un timone maggiorato?
03-10-2012 02:37
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GT Offline
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Timone maggiorato?????
03-10-2012 03:51
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rmnmrc Offline
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vedi quanto scrive sopra negrara

Citazione:GT ha scritto:
Timone maggiorato?????
07-11-2012 06:25
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GT Offline
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Ce lo dovrebbe spiegare negrara. A parte differenze nelle dotazioni, la scelta poteva essere su bulbo lungo in ghisa o corto in piombo. Non mi risulta di timoni o alberi maggiorati.
Poi sulla tua barca puoi cambiare tutto: ho visto un Dufour 45 con il bompresso tipo J, bulbi e timoni sostituiti ecc. ecc.
07-11-2012 16:23
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negrara Offline
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Messaggio: #16
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Salve a tuttI,
scusate ma vedo solo ora le vostre aggiunte alla discussione. Ultimamente ha avuto alto per il capo... .
Dunque timome maggiorato sì: fatto fare da un cantiere nautico del Garda che ha prolungato la pala di 13 cm di larghezza per tutta la caduta poppiera e di 15 cm di lunghezza con risultato eccellente. Ora risponde come una bicicletta e le manovre in porto risultano assai più gestibili. Anche la sicurezza a bordo ne ha tratto grande giovamento in quanto si riescomo ad evitare le strambate cosa che prima era assai difficile, quasi impossibile: un attimo di distrazione al timone significava avere il pozzetto spazzato dal boma. Costo 400 Euretti nel 2007 ma ne vale la pena.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-04-2013 06:45 da negrara.)
28-02-2013 02:21
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