(17-04-2015 01:17)lfabio Ha scritto: Adry, non si poteva fare. Tutto si puo' fare e molto si dovrebbe.
Perche' Gandalf ha ragione, ma per lasciarci le penne oltreche' la barca o quantomeno per passarci molto, molto vicino basta che il perno giusto - quindici centesimi - molli a 50 miglia da terra. Non serve mica l' Atlantico. E se l' equipaggiamento di sicurezza e' quello che presumo che sia ne bastano 10 di miglia.
Quindi come parere *tecnico e non da banchina*: quello che *non si puo' fare* e' andare a cercare di mettersi nei guai con una barca che non si conosce e un bagaglio di esperienze e di capacita' tecniche insufficiente.
Che poi possa andare bene e' vero, ma dal punto di vista tecnico, no, non si puo' fare.
Poi per carita', non e' la barca mia e non sono le penne mie. Ma per il bene dei ragazzi rivedrei pesantemente le priorita' e il metodo.
E ora ditemi pure che sono il solito catastrofista etc.
Grazie per il suggerimento, anche se è già in corso, della sostituzione di tutti i perni, copiglie e grilli.
Non so cosa presumi come equipaggiamento di sicurezza, qui c'è la normale zattera senza limiti, salvagenti boetta cinture razzi medicinali come da regolamento, VHF, EPIRB, PLB, life line, più tutte le dotazioni previste dal regolamento dell'ARC (sono già iscritti, partono il 25 novembre, ecco perchè il rodaggio in Mediterraneo dura 4 mesi, tanto ci vuole andando piano per arrivare in tempo alle Canarie), più un bidone stagno, tipo grab bag, con dentro VHF portatile ed altre dotazioni suggerite dal "nostro" transatlantico Rocco De Santis.
Circa le esperienze e le capacità tecniche dell'equipaggio non sarei così categorico senza sapere nulla di loro (qualche migliaio di miglia in altura ce le hanno, ed anche qualcos'altro), ma ripeto questo lo considero un argomento da Banchina.
BV