Negli interni, si notano subito i cielini dei vari ambienti, che sono ottimi: puliti, senza alcuna macchia di umidità né tracce di deterioramento da infiltrazioni.
I pagliolati non sono "eleganti", ma solidi e in ottimo stato: anche nel loro caso non sono riscontrabili tracce di umidità né macchie da allagamento. Sollevandoli ove possibile, le condizioni interne dello scafo appaiono ottime: non ci sono segnali che facciano presumere problemi strutturali né tracce di incidenti occorsi durante la vita dell'imbarcazione.
La fattura di mobili e finiture interne in generale è semplice e improntata alla solidità. Lo stesso dicasi per le strutture dei letti, sia fisse sia mobili.
Le panche sono in buono stato così come i portelli dei gavoni, che non mostrano deformazioni.
Anche i piani a vista dei mobili sono in buone condizioni, così come ripiani interni e sportelli, che si aprono o scorrono senza impuntamenti.
Gli interni dei gavoni sono asciutti e lo stato della struttura a vista dello scafo è ottimo: la costruzione è veramente solida e ben fatta.
Le cuscinerie sono discrete: i tessuti sono in buono stato, le imbottiture un po' meno, ma sono comunque compatte e non sembra abbiano trattenuto eccessiva umidità: all'interno della barca si avverte solo lievemente l'odore di muffa, che è stata trovata solamente su uno dei cuscini delle sedute della dinette.
In generale lo stato di conservazione degli interni è più che buono. Purtroppo, nel particolare, non si può dire altrettanto della struttura della tuga: le infiltrazioni attraverso le finestrature hanno causato la marcescenza del legno, come si può riscontrare in vari punti sia al tatto sia visivamente (sollevando la pannellatura interna).
Il fenomeno appare diffuso - anche qualche divisorio sembra essere stato raggiunto dalle infiltrazioni - ma solo togliendo le pannellature interne è possibile valutarne l'estensione.
Comunque non si tratta di un fenomeno superficiale ed è certo che si debba procedere alla rimozione di gran parte - se non della totalità - della struttura in legno sottostante la resinatura esterna della tuga e alla ricostruzione.
Questo comporta lo smontaggio di tutte le cornici, tutte le pannellature interne e tutti i cielini: un lavoro veramente ingente.
Con l'occasione sarà possibile valutare se le infiltrazioni abbiano interessato la struttura sottostante i passavanti e controllare i punti di attacco delle lande, anche se l'esame della parte superiore degli interni degli stipetti non ha evidenziato deterioramenti delle pannellature né deformazioni né rigonfiamenti e, al tatto, non si avverte cedevolezza (va detto che in nessuna zona la coperta ha mostrato flessioni al passaggio del sottoscritto).
In definitiva, gli interventi al momento evidenti e necessari al ripristino di questo Nelson 46 possono così riassumersi:
- sostituzione dell'albero di maestra e ripristino della base di appoggio originale o sua ricostruzione con lo stesso materiale;
- sostituzione di tutto il sartiame;
- smontaggio e controllo della linea d'asse;
- stuccatura, verniciatura e lucidatura di opera viva e opera morta (esclusi coperta e pozzetto);
- adeguamento di parte dell'impianto elettrico, con sostituzione delle batterie e di apparati e componentistica obsoleti;
- adeguamento dell'impianto idraulico, con sostituzione di tutte le prese a mare e delle tubolature scadute e/o fuori norma;
- rimozione e ricostruzione della struttura in legno della tuga, rifacimento delle pannellature interne di rivestimento e delle cornici delle finestrature
- sostituzione di tutti gli acrilici delle finestrature verticali, con realizzazione di un adeguato sistema che distribuisca la pressione delle viti di fissaggio (esempio: piatto di acciaio forato e curvato a copiare il profilo di tuga e finestratura, cornice in acciaio per gli elementi piani)
La spesa per gli interventi descritti nell'elenco di cui sopra, non esaustivo, è da valutare: in prima ipotesi si stima non inferiore a 50.000 Euro.
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