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E' una delle dotazioni per partecipare a regate di categoria 3.
Poche barche la hanno a bordo. Piu di una volta mi e' capitato di avere la radio muta per problemi in testa d'albero.
Vero che esistono i portatili, ma hanno potenze limitate.
Oggi con l'Ais e il dsc prende un' ulteriore importanza avere un'attenna di rispetto.
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N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
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Credo che l'antenna di rispetto non nasca dall'esigenza di averne un'altra sull'albero ma di averla in caso di disalberamento. A quel punto un portatile farebbe bene o male lo stesso servizio, anche se non coi 25w di un fisso, ma visto la portata ottica ad altezza coperta, cambierebbe poco.
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(15-06-2017, 10:01)Edolo Ha scritto: Credo che l'antenna di rispetto non nasca dall'esigenza di averne un'altra sull'albero ma di averla in caso di disalberamento. A quel punto un portatile farebbe bene o male lo stesso servizio, anche se non coi 25w di un fisso, ma visto la portata ottica ad altezza coperta, cambierebbe poco. Si certo, condivido sicuramente nasce dal disalberare. Ma anche un connettore in Ta o un uccello stronz. ti mette in difficoltà.
Ais non funziona, Dsc pure a meno tu non l'abbia integrato nel portatile.
Penso la soluzione di RMV2605D sia facile da reperire e richieda un investimento modesto.
A dirla tutta, visto che le batterie sono sempre basse, facilmente in caso di falla potresti rimanere subito senza alimentazione ...
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(15-06-2017, 13:22)lord Ha scritto: (15-06-2017, 10:01)Edolo Ha scritto: Credo che l'antenna di rispetto non nasca dall'esigenza di averne un'altra sull'albero ma di averla in caso di disalberamento. A quel punto un portatile farebbe bene o male lo stesso servizio, anche se non coi 25w di un fisso, ma visto la portata ottica ad altezza coperta, cambierebbe poco. Si certo, condivido sicuramente nasce dal disalberare. Ma anche un connettore in Ta o un uccello stronz. ti mette in difficoltà.
Ais non funziona, Dsc pure a meno tu non l'abbia integrato nel portatile.
Penso la soluzione di RMV2605D sia facile da reperire e richieda un investimento modesto.
A dirla tutta, visto che le batterie sono sempre basse, facilmente in caso di falla potresti rimanere subito senza alimentazione ...
Si certo, infatti secondo me per l'ais è preferibile una seconda antenna anche perché altrimenti ci va lo splitter che attenua, è fonte di guasto e talvolta rumori.
Riguardo alle batterie hai perfettamente ragione, infatti sarebbe preferibile, almeno per il vhf e plotter avere una batteria a parte, anche piccola, collocata in posizione piuttosto alta. io non ce l'ho e non ho intenzione di metterla (capirai. .. su un 30 piedi...), però ho sempre a tiro vhf portatile e GPS a batteria proprio perché le batterie di bordo rappresentano il classico "singol Point of failure", ovvero nessuna ridondanza.
In definitiva credo che un cavo connettorizzato, magari adattabile anche al portatile, ed una buona antenna, possano essere una buona dotazione di bordo.
IMHO
Ciao
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15-06-2017, 13:52
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-06-2017, 13:54 da timeout.)
(15-06-2017, 13:22)lord Ha scritto: (15-06-2017, 10:01)Edolo Ha scritto: Credo che l'antenna di rispetto non nasca dall'esigenza di averne un'altra sull'albero ma di averla in caso di disalberamento. A quel punto un portatile farebbe bene o male lo stesso servizio, anche se non coi 25w di un fisso, ma visto la portata ottica ad altezza coperta, cambierebbe poco. Si certo, condivido sicuramente nasce dal disalberare. Ma anche un connettore in Ta o un uccello stronz. ti mette in difficoltà.
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Per zelo occorrerebbe appunto la batteria di rispetto posizionata nel punto più alto possibile e comunque sopra gli strumenti.
Comunque il sistema ottimo di RMV2605D in caso di disalberamento si utilizza con un mezzo marinaio ad esempio (1,80 + braccio + mezzomarinao = 5 metri circa)
~ 5 miglia nautiche
Comunque almeno 3 volte del vhf portatile 1w
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L soluzione di RMV2605D è ottima.
Sfruttando la precedente istallazione dell'AIS, ora collegato in TA con splitter, mi è rimasta una seconda antenna (compatta) nel gavone di poppa, con cavo arrotolato che alla bisogna si estrae facilmente e si fissa sul bimini. Il terminale opposto arriva già direttamente dietro la radio, per cui in caso di ...... (brrrrr) basta aprire il pannello e connettere l'antenna di fortuna.
Antonio Giovannelli
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(15-06-2017, 13:52)timeout Ha scritto: (15-06-2017, 13:22)lord Ha scritto: (15-06-2017, 10:01)Edolo Ha scritto: Credo che l'antenna di rispetto non nasca dall'esigenza di averne un'altra sull'albero ma di averla in caso di disalberamento. A quel punto un portatile farebbe bene o male lo stesso servizio, anche se non coi 25w di un fisso, ma visto la portata ottica ad altezza coperta, cambierebbe poco. Si certo, condivido sicuramente nasce dal disalberare. Ma anche un connettore in Ta o un uccello stronz. ti mette in difficoltà.
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Per zelo occorrerebbe appunto la batteria di rispetto posizionata nel punto più alto possibile e comunque sopra gli strumenti.
Comunque il sistema ottimo di RMV2605D in caso di disalberamento si utilizza con un mezzo marinaio ad esempio (1,80 + braccio + mezzomarinao = 5 metri circa)
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Il mio ne ha 6 di w, 1w in LOW
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@rmv2605d lhai costruito tu il dipolo? si può fare in casa?
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(15-06-2017, 21:52)marcofailla Ha scritto: @rmv2605d lhai costruito tu il dipolo? si può fare in casa?
E' in assoluto il più semplice tipo di antenna, il dipolo a 1/2 onda.
Basta un po' di cavo coassiale a 50 Ohm e un raccordo PL 59 (Quello per connettersi all'uscita d'antenna della radio).
Da un lato del cavo si collega il raccordo PL59, dall'altro da circa 1 metro dal termine si toglie la guaina plastica esterna (Basta con una lama tagliarla tutto in giro ed in incidere un po' longitudinalmente, poi si tira e si apre fino in fondo).
A questo punto si apre la calza, senza rompere i fili, e si sfila il conduttore centrale, ci si troverà con due cavi, la calza ed il centrale, si stendono perpendicolari al coassiale intero e si segna una lunghezza di mezza onda (per il VHF nautico circa 1,8 m) equamente ripartita tra i due rami (circa 90 cm l'uno).
Tagliando dove segnato l'antenna sarebbe già pronta, per comodità fissiamo un capocorda ad anello sulle estremità.
Per i perfezionisti prima di tagliare posizionare l'antenna fissando i rami su un filo da pesca con un giro di nastro, alimentarla dalla radio tramite un Rosmetro e trasmettere, tagliare un centimetro alla volta da entrambi i capi finché il ROS migliora per una taratura ottimale.
 
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grazie, mi sembra una cosa semplice da fare ma molto utile
senza pensare a perdere l'albero più semplicemente basta che il cavo vhf si rompa dove entra nell'albero...
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Ho la batteria della radio separata e in alto. Si carica con un carica batteria batteria-batteria.
Per l'antenna di scorta ho un antenna vera e il cavo separato con i due conduttori.
In caso di mal funzionamento della principale in testa d'albero fisso la scorta al rollbar.
Ho comprato la scorta in emergenza perchè non mi funzionava la principale in t.a.
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Già fatta costa da 60€ a 100 € per le più sofisticate . Penso siano soldi ben spesi
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Antenna in testa + antenna sul pulpito di poppa = velocissimo cambio da una all'altra (basta sfilare e reinfilare un connettore, non si perde tempo ad issare nulla).
Poi ho anche un palmare utile per l'ingresso nei porti ma soprattutto per sicurezza in caso di necessita' (cosa porto altrimenti sulla zattera ? l'antenna senza il VHF non serve a molto e il telefonino oltre una breve distanza dalla costa fa solo ridere).
Inoltre batteria autonoma per il VHF fisso, e' una batteria da soli 7Ah (al gel del tipo per antifurto) montata dietro l'apparato a circa 1m sopra il livello del mare, e' sufficiente per un'autonomia teorica di un'ora in trasmissione e garantisce l'impiego dell'apparato anche con le batterie principali allagate e fuori servizio, e' ricaricata tramite partitore (in pratica solo un diodo vista la bassa capacita').
Come antenna montabile d'emergenza una Yagi a 4 elementi che con la sua direttivita' fa lavorare il palmare come se avesse una potenza almeno quadrupla, e' piu' difficile da usare ma anni fa collegai senza difficolta' Ancona radio con solo 5W da una modesta altura di un'isola dalmata.
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(15-06-2017, 10:05)RMV2605D Ha scritto: Ci vuole anche molto poco, questo è il dipolo che ho sempre in barca, da stendere con due "spaghi" nei due anellini da qualche parte con una drizza.
Ha una ottima resa (ROS 1,1) e portata paragonabile all'antenna in testa d'albero, se piazzata in alto.
  
Piccola precisazione, il ros non misura la resa di una antenna ma, in soldoni, la differenza di impedenza tra l' antenna ed il cavo utilizzato.con 1,1 abbiamo il massimo trasferimento di energia dall' antenna alla radio e viceversa.in ogni caso questa antenna, se montata rigorosamente in verticale ed alta potrebbe sorprenderci nel suo funzionamento che in alcuni casi potrebbe esser superiore a quelle in testa d' albero che spesso sono delle " mezze antenne" Mentre questa lo è per intero.
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22-06-2017, 10:19
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-06-2017, 10:21 da IanSolo.)
(22-06-2017, 08:57)kennyblake Ha scritto: Piccola precisazione, il ros non misura la resa di una antenna ma, in soldoni, la differenza di impedenza tra l' antenna ed il cavo utilizzato.con 1,1 abbiamo il massimo trasferimento di energia dall' antenna alla radio e viceversa.in ogni caso questa antenna, se montata rigorosamente in verticale ed alta potrebbe sorprenderci nel suo funzionamento che in alcuni casi potrebbe esser superiore a quelle in testa d' albero che spesso sono delle " mezze antenne" Mentre questa lo è per intero.
Precisazione sulla precisazione: piu' e' elevato il guadagno di un'antenna piu' e' piatto il profilo di radiazione ( . fig. 5 a pag. 9 , per scaricare il file cliccare sulla parola "here") ovvero piu' e' stretto l'angolo di emissione rispetto alla verticale con la conseguenza che se l'antenna non e' montata perfettamente verticale si puo' perdere anche molto sotto certe direzioni (quelle non ortogonali all'asse dell'antenna).
La ragione detta spiega perche' la maggior parte delle antenne utilizzate per montaggio in testa d'albero su imbarcazioni a vela (che sono spesso sbandate) sono a mezz'onda o addirittura di tipo caricato in quarto d'onda mentre molto piu' lunghe sono le antenne proposte per mezzi a motore (che si muovono piu' in piano sull'acqua)
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Molto performanti sono anche le 5/8 caricate.
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11-02-2023, 19:28
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-02-2023, 19:29 da BornFree.)
Salve amici,
mi sono procurato una antenna VHF "corta" tipo questa da tenera a bordo insieme ad un cavo come antenna di emergenza.
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Ora vorrei "arrangiare" un sistema di fissaggio veloce prima di riporla a bordo nella sua scatola sperando di non avere mai bisogno 
Come si vede in foto c'è già la classica staffa ad L capovolta da rivettare in testa d'albero.
Pensavo di avvitarla ad un tocchetto di legno con 2-3 coppie di fori in cui passare delle cimette 3-4mm robuste.
C'è qualche idea migliore?
Lo so è una paturnia del sabato sera . non ribaditelo 
Grazie
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Oppure rivettare sulla staffa metallica quelle clip a U per il diametro del mezzo marinaio
prima foto trovata su internet
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L'antenna di emergenza l'hai considerata in ottica malfunzionamento della principale o in caso di disalbearamento? se e' i l secondo caso opterei par la soluzione di Rob, in modo da poterla montare sul mezzo marlinaio o sù un tubo apposito e avere un po rndi altezza.
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Matteo
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