Giro d'albero

[masa66]

Consigli x misurarlo?

[marcofailla]

masa66

ti ammiro perché sei il primo, velai inclusi, cui sento dire a qualsiasi proposito di misurare il giro d'albero

idee
la prima che mi viene in mente é fotografare la barca da lontano con un teleobiettivo, avendo cura di mettersi ortoginalmente. io lho fatto da una banchina opposta alla mia, ma il porto di Catania é grande e questo aiuta

la seconda idea presuppone la presenza di due drizze, ti fai dare un cursore randa dal velaio e ci appiccichi un cartoncino sui dieci cm colorato a zebra a mo di righello. una drizza ben tesa dalla puleggia alla trozza del boma cge faccia da riferimento e con l'altra tiri su il righello e prendi le misure sempre con la macchina fotografica

la terza una drizza ben tesa, con l'altra ti fai tirare su e prendi le tue brave misure

[albert]

(23-03-2018 17:37)marcofailla Ha scritto:  masa66

ti ammiro perché sei il primo, velai inclusi, cui sento dire a qualsiasi proposito di misurare il giro d'albero

... ma che velisti e velai frequenti ?? .....

[marcofailla]

sono monogamo, devo ammettere che di velai ne frequento uno solo :-)
abbiamo fatto una randa, gli chiesi di misurare il giro d'albero, la risposta fu che ci sono così tante variabili che é inutile
poi ok, certamente io sono un cliente scarso e pure principiante

[Biziotti]

Mi viene da suggerire questo:
- sartiame allo zero (nel senso di tensione standard)
- paterazzo mollato
- tendo la drizza della randa incastrandola nella trozza nel gancio della base randa (per intenderci)
- prendo la misura dalla faccia dell'albero alla drizza all'altezza delle crocette (se ne avete due prendete altri due punti)
- tendo il paterazzo al massimo (20% del carico di rottura)
- prendo la misura dalla faccia dell'albero alla drizza all'altezza delle crocette (se ne avete due prendete altri due punti) così come fatto prima. Questo ci da anche la "misura" di come l'albero si fletta nel senso della "forma".

Con questi dati il velaio potrebbe avere dati importanti per la randa.

[albert]

(23-03-2018 17:35)masa66 Ha scritto:  Consigli x misurarlo?

Dividi la P in 4 parti e metti un adesivo ogni 25%.

Con la drizza metti in forza una cimetta da 3 mm (è più facile prenderla come riferimento) tra la mura e l'uscita dalla drizza.
Rilevi le 5 distanze tra la cimetta e la faccia posteriore dell'albero nelle 5 stazioni (0 / 25 / 50 / 75 / 100 % di P).
Se i valori a 0 e a 100 % sono diversi da 0, devi calcolare o tracciarti graficamente il segmento per portarli a 0 ed equalizzare le altre stazioni.

Almeno 3 sessioni di misura:

Prebend a paterazzo lasco e regolazione (strallo o sartie) per vento < 8 nodi aws

Bend a 50% della tensione del paterazzo e regolazione x 14 nodi aws

Bend al 100 % della tensione del paterazzo e regolazione x 20 nodi aws

(valori da adeguare alle condizioni scelte per la randa)

[zankipal]

però prima bisogna regolare l'albero

[fast37]

io un velaio che viene a bordo e ti divide la P in 4 parti non l'ho mai visto, semmai disegna sulla base di osservazioni ed esperienza pregressa. dopo di che l'albero si può adattare per meglio uniformarsi al progetto della randa o in caso si può modificare la randa stessa

[Trixarc]

Ma una volta non si chiamava "giro di chiglia"?

[albert]

(23-03-2018 18:17)fast37 Ha scritto:  io un velaio che viene a bordo e ti divide la P in 4 parti non l'ho mai visto, semmai disegna sulla base di osservazioni ed esperienza pregressa. dopo di che l'albero si può adattare per meglio uniformarsi al progetto della randa o in caso si può modificare la randa stessa

Io ho risposto ad una domanda senza sapere a quale scopo sia stata posta ....

E' ovvio che se il velaio deve fare una randa per una barca o per un albero "conosciuti" non si mette a rilevare il giro di un albero magari non perfettamente regolato.
Fa la vela e poi, quando la consegna, sistema l'albero in base al giro che ha ritenuto corretto dare alla vela.

[nedo]

(23-03-2018 18:17)fast37 Ha scritto:  io un velaio che viene a bordo e ti divide la P in 4 parti non l'ho mai visto, semmai disegna sulla base di osservazioni ed esperienza pregressa. dopo di che l'albero si può adattare per meglio uniformarsi al progetto della randa o in caso si può modificare la randa stessa

Nemmeno io, però seguendo le indicazioni nel metodo del velaio si arriva lo stesso al dunque, è solo una questione di capire e fare propria l'importanza di tali scostamenti e consentire al velaio di procedere al progetto con quote reali e non di default ...!! dico bene Albert ??

[lord]

Senza offendere la categoria, ma i velai in barca si vedono di rado. Una volta venduta la vela, difficilmente vengono a vederla in opera.
Non voglio fare di tutta l'erba un fascio...

[fast37]

(23-03-2018 18:45)lord Ha scritto:  Senza offendere la categoria, ma i velai in barca si vedono di rado. Una volta venduta la vela, difficilmente vengono a vederla in opera.
Non voglio fare di tutta l'erba un fascio...

no questo no, almeno nella mia esperienza. piuttosto noto una tendenza velo-centrica, nel senso che io ti disegna la vela che credo sia la migliore possibile, poi sulla base di questa la barca si deve adattare.

[zankipal]

Facendo un compromesso si può indicare la profondita massima con la drizza o il cordino e l'altezza di dove si trova rispetto alla mura, poi si ipotizza una curvatura regolare e progressiva....

[Gundam]

(23-03-2018 18:45)lord Ha scritto:  Senza offendere la categoria, ma i velai in barca si vedono di rado. Una volta venduta la vela, difficilmente vengono a vederla in opera.
Non voglio fare di tutta l'erba un fascio...

Il velaio DEVE fare due bordi con la vela nuova... altrimenti si cambia velaio...

[nedo]

(24-03-2018 09:28)Gundam Ha scritto:  Il velaio DEVE fare due bordi con la vela nuova... altrimenti si cambia velaio...

In teoria è come dici, in realtà dipende molto dal potere contrattuale dell'armatore se non dalla entità dell'assegno che stacca ...!!

[Biziotti]

I miei velai, anche su altre barche, vanno sempre in barca per le misure e poi per provare le vele.
Lo trovo il minimo indispensabile da parte di un professionista, anche se si parlasse di una vela sola.

[Gundam]

Nedo, il punto è che se come armatori non siamo tutti attenti a certe prassi (che bada bene devono avere anche un contraltare nel prezzo) poi si capisce il perchè di certi atteggiamenti da parte di cosidetti professionisti...

[Tatone]

È la stessa differenza che c’è tra un abito da sartoria e uno da supermercato. Entrambi servono per vestirsi, uno costa molto meno, ma c’è chi sa vedere la differenza!!!

[marcofailla]

si va bene, il bravo velaio del buon cliente sa come si fa, ma...

in pratica masa66 si deve arrampicare sull'albero oppure ci sono altri metodi?

quando ebbi l'ardore di assemblare questa vela

ci fu un gran trambusto al circolo per caricare la randa col catamarano scuffiato a terra. il giro d'albero era tridimensionale perché l'albero era rontante e dovetti pure aiutarmi con la livella per prendere x e y a zeta altezze, però la randa venne bella, correggemmo il giro di soli due cm solo in penna perché apriva troppo


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