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Ciao a tuttti,
è qualche giorno che mi attanaglia un dubbio amletico. Perchè con le derive e con poco vento la barca va più veloce se si sposta il peso sottovento? Qual è la spiegazione della 'fisica'?
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01-11-2010, 06:00
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-11-2010, 06:06 da eulero.)
1)Upwash: l'aria riesce a 'scorrere' meglio sulla superficie inclinata, piuttosto che su una verticale
2)Meno attrito radente: Molte deriva hanno carene potenti, quindi molta superficie bagnata a scafo piatto. Sbandando spostando peso sottovento si riesce a togliere un po' di superfice, e con poco vento questo fa la differenza
3)Per gravità le vele assumono le forme del proprio taglio.
4) Mia assolua elucubrazione: Quando la barca e quasi piantata, a scafo sbandato si ha un po' di pressione sulla barra (dovuta al peso dello stesso timone) che aiuta a portarla meglio.
Opinionando su basi scientifiche
Giù
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Citazione:Vince_VR ha scritto:
IL peso dell'equipaggio sottovento inclina la barca su quel lato, che è lo stesso su cui sono bordate le vele, in questo modo il peso del materiale della vela per effetto della gravità fa assumere alla stessa la forma disegnata dal velaio e così, anche se il vento è minimo, il profilo della vela è quello giusto.
dimenticavo questo, lo aggiungo!
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quoto le prime tre. Sono le cose che ogni buon istruttore di vela insegna.
Eulero, mi spieghi cosa intendevi con il punto 4? Non c'ho capito 'na mazza
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OLtre che sottovento, anche piu' verso prua.
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01-11-2010, 14:18
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-11-2010, 14:52 da einstein.)
Oltre a cio' che e' stato detto, aggiungerei che inclinando la barca si contrasta il momento di imbardata poggiera, tipico della maggior parte delle barche quando il vento e' debole. Con la barca leggermente orziera, si Piccoletto le condizioni per dare al timone un certo angolo di incidenza alla poggia che genera portanza nella stessa direzione della chiglia (anziche' farlo trascinare al suo seguito creando solo resistenza), contrastando cosi' lo scarroccio prodotto dalla vela.
ciao
PS. Forse e' a questo che si riferiva eulero al punto 4
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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Citazione:PaoloB3 ha scritto:
OLtre che sottovento, anche piu' verso prua.

Stavo per dirlo io...
Che maniaci che siamo!
- Quanto manca alla boa?
- Zitto e schiaccia!
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01-11-2010, 15:28
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-11-2010, 15:30 da eulero.)
Citazione:einstein ha scritto:
Oltre a cio' che e' stato detto, aggiungerei che inclinando la barca si contrasta il momento di imbardata poggiera, tipico della maggior parte delle barche quando il vento e' debole. Con la barca leggermente orziera, si Piccoletto le condizioni per dare al timone un certo angolo di incidenza alla poggia che genera portanza nella stessa direzione della chiglia (anziche' farlo trascinare al suo seguito creando solo resistenza), contrastando cosi' lo scarroccio prodotto dalla vela.
ciao
PS. Forse e' a questo che si riferiva eulero al punto 4
oh yeah! 
inoltre, a barca sbandata, il peso stesso della pala da un po' di rigidità in più alla barra, utile ai timonieri scarsi come me quando non si riescono ad alzare manco i telltails..
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aggiu ngi che quel po' di aria che c'è, nel canale randa/fiocco accelera e dà meglio la sensazione del vento
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Ricominciamo con l'effetto Venturi tra fiocco e randa? 
ciao
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Citazione:einstein ha scritto:
Ricominciamo con l'effetto Venturi tra fiocco e randa? 
ciao
In effetti non ho mai capito perchè ha preso tanto piedi sta teoria... A parte il fatto che l'effetto venturi dovrebbe erre controprodicente per il fiocco, a parte il fatto che non si capisce bene perrchè sto vento, con tutto lo spazio che a, già a distanza, dovrebbe 'costringersi' tra le due vele.
Quasi quasi apro un topic e se ne discute...
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una tra tutte... il flusso uscende dal bordo d'uscita del fiocco(quello che in teoria dovrebbe essere il punto più accelerato del tubo di venturi), non può che avere una velcità uguale a quella uscente dell'estradosso, dove sicuramente non vi è un tubo di venturi.
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01-11-2010, 16:32
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-11-2010, 16:38 da einstein.)
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ti sei fatto voler bene sin da subito!
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Gia'! 
ciao
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Citazione:Messaggio di manolito
Ciao a tuttti,
è qualche giorno che mi attanaglia un dubbio amletico. Perchè con le derive e con poco vento la barca va più veloce se si sposta il peso sottovento? Qual è la spiegazione della 'fisica'?
è che stai ben appoggiato con le spalle e il sorseggio ti riesce meglio
i Responsabili. chissà quanto pagarebbero per essere comprati
mi dispiace aver venduto la Gitana ma son contento
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Appoggiato con la shiena? Su una deriva? E a cosa?
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Ciao ragazzi!
Grazie a tutti!!! Adesso ho decisamente le idee più chiare e nella prossima regatina sociale potrò surclassare il mio socio-avversario con il Flying junior gemello  ))))))))))))
p.s. Credo che Mckewoy si riferisse al sorseggio delle birre Ichnusa a becco lungo che notoriamente conserviamo nel gavone di prua durante le regate  ))
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Vince_VR ha scritto: IL peso dell'equipaggio sottovento inclina la barca su quel lato, che è lo stesso su cui sono bordate le vele, in questo modo il peso del materiale della vela per effetto della gravità fa assumere alla stessa la forma disegnata dal velaio e così, anche se il vento è minimo, il profilo della vela è quello giusto.
Eulero: 2)Meno attrito radente: Molte deriva hanno carene potenti, quindi molta superficie bagnata a scafo piatto. Sbandando spostando peso sottovento si riesce a togliere un po' di superfice, e con poco vento questo fa la differenza
concordo anche con . che inclinando la barca si contrasta il momento di imbardata poggiera, tipico della maggior parte delle barche quando il vento e' debole.....
ma per la conclusione (Con la barca leggermente orziera, si Piccoletto le condizioni per dare al timone un certo angolo di incidenza alla poggia che genera portanza nella stessa direzione della chiglia (anziche' farlo trascinare al suo seguito creando solo resistenza), contrastando cosi' lo scarroccio prodotto dalla vela)....
......si potrebbe anche dire? che sbandando sottovento, il centro velico e quello di deriva si ritrovano in equilibrio permettendo al timone di stare più dritto facendo meno attrito?
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