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Versione completa: motorizzazione winch
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Salve a tutti.
Vorrei motorizzare il winch della Harken 44ST senza ricorere ai carissimi kit della Bamar e della stessa Harken.
Qualcuno ha esperianza in materia?
Citazione:Messaggio di Moby Dick
Salve a tutti.
Vorrei motorizzare il winch della Harken 44ST senza ricorere ai carissimi kit della Bamar e della stessa Harken.
Qualcuno ha esperianza in materia?

Anch'io vorrei motorizzare almeno un winch in tuga (io ho dei Lewmar modello st). Tuttavia il costo della motorizzazione di un winch equivale grosso modo al costo dell'acquisto di un winch completo già motorizzato.
Per ora motorizzo con questo .....Big Grin

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Vecchie questioni.
Con Lewmar potresti perdere una velocità e non so quanto convenga.
Trattandosi di verricelli per la drizza randa (immagino io) si può pensare ad una maniglia motorizzata.
Io ce l'ho, funziona ma non la uso quasi perchè a mano faccio prima a issare la mia randa di 45 mq. circa però quando sono particolarmente pigro......
Citazione:GT ha scritto:
Vecchie questioni.
Con Lewmar potresti perdere una velocità e non so quanto convenga.
Trattandosi di verricelli per la drizza randa (immagino io) si può pensare ad una maniglia motorizzata.
Io ce l'ho, funziona ma non la uso quasi perchè a mano faccio prima a issare la mia randa di 45 mq. circa però quando sono particolarmente pigro......
Si ho visto che con Lewmar si perde una velocità ma il mio è Harken.
In alternativa avevo preso in considerazione anche una maniglia motorizzata proprio per la drizza randa che è 55 mq.
Tu GT che maniglia hai? come ti ci trovi? Quando lavora va tenuta ben premuta perché tende a uscire?
Ho un Magicwinch alimentato a 12V da circa 10 anni.
Lo uso pochissimo, ma ritengo che funziona bene per quello che serve.
Dopo un pò ci fai la mano e non serve tenerlo premuto più di tanto.
Quando l'ho preso mi sembrava indispensabile, adesso quasi mi dimentico di averlo. Ma lo riprenderei!
La cosa e' perfettamente possibile a prezzi (quasi) ragionevoli, il problema e' disporre di un'officina con abile tornitore ed essere in grado di disegnare i pezzi necessari che sono tipicamente specifici per il modello e marca del Winch che si vuole elettrificare.
Ho fatto questa operazione tempo fa scegliendo di aggiungere un Winch per la drizza di randa e scartando l'idea di elettrificare l'esistente a causa dell'eccessiva complicazione progettuale e costruttiva necessaria. La semplificazione e' stata basata sulla scelta di voler mantenere la doppia velocita' accettando di rinunciare alla possibilita' di utilizzare il nuovo Winch manualmente considerato che trattandosi di un'aggiunta cio' non costituisce inconveniente essendo sempre presente li' accanto l'originale manuale. Tale semplificazione e' ottenuta collegandosi direttamente all'asse normalmente operato dalla maniglia invece che attraverso ingranaggi ausiliari.
Sono partito dall'osservazione che i 'Verricelli da tonneggio' sono piuttosto economici pur essendo realizzati come dei Winch, le sole differenze sono la velocita' un po' troppo alta e la campana non proprio adatta alle drizze mentre la sezione motoriduttore e' perfettamente identica a quella dei Winch elettrici.
Qui l'esploso di quello che ho utilizzato (un modello da 500W) cannibalizzandone il motore:

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Una seconda considerazione fatta fu che per una drizza che disponga di un adeguato stopper non e' necessario disporre di un 'Self Tailing', anzi, il poter far cessare l'azione di tiro solo lascando il lato in bando puo' costituire sicurezza. Winch usati non Self Tailing si trovano facilmente a prezzi piuttosto abbordabili e su uno di questi e' caduta la mia scelta.
Qui l'esploso di quello che ho utilizzato:


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Lo studio dell'accoppiamento delle due parti ha portato a questo risultato (visto in esploso):

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Si e' trattato quindi di dover realizzare una nuova piastra di base per accomodare il Winch:

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e un nuovo asse di accoppiamento per collegare il motore al Winch:

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Montato il tutto, collegato con cavi di adeguata sezione protetti da magnetotermico opportuno, montata in quadrato una presa per la pulsantiera (c'e' chi preferisce il comando a piede), il tutto funziona da 8 anni senza problemi, motore avanti alta velocita' e motore indietro bassa velocita'.
Nota di sicurezza : perdendo (a causa del collegamento diretto) la possibilita' di operare manualmente ho coperto la sede di inserimento della maniglia per evitare che qualcuno accidentalmente possa inserirla cosa che diverrebbe pericolosa azionando il motore.
Costo globale dell'operazione (8 anni fa) circa 1400 Euro, ben al di sotto del solo motore originale per l'elettrificazione dell'esistente.
IanSolo grazie per la risposta che aggiunge dati preziosi per poter andare avanti. Mi pare di aver capito che hai cannabilizzato un verricello da tonneggio per ricuperare il motoriduttore.
Mi pare però che esistano anche in commercio, in particolare Bonfiglioli Bologna modello MVF49-600W 12V. Qualcuno ha notizie in merito? Dovrebbe trattarsi di un motore bipolare che consente marcia avanti e retro. Questo permetterebbe di mantenere le due velocità del winch.
Il millerighe femmina del motoriduttore è passante? Se si questo permetterebbe di studiare un sistema per tirare indietro manualmente dal sotto della tuga l'alberino di accoppiamento e ritornare al funzionamento manuale.
E' esatto, il motoriduttore proviene proprio da un verricello da tonneggio perche' all'epoca in cui feci il lavoro non avevo trovato motoriduttori ad un prezzo cosi' basso (400 Euro), per il Winch ho utilizzato un vecchio oggetto (Lewmar) che avevo tenuto di rispetto quando ne sostituii uno (per drizza di randa) con un SelfTailing sulla barca precedente, il costo indicato e' risultato dalla stima di prezzo di oggetti usati analoghi in commercio all'epoca.
Sul motoriduttore in realta' non c'e' un millerighe ma un accoppiamento con chiavella e l'albero e' passante per consentire il montaggio su coperte di spessori qualunque (fino a oltre 5cm) senza modifiche all'alberino ma non credo possibile in gran parte dei casi realizzare quanto pensi perche' dal lato Winch l'accoppiamento e' nella maggioranza dei casi di tipo 'conico' a frizione senza chiavella e senza millerighe, tipo di accoppiamento che richiede di essere forzato (nella versione piu' semplice) mediante vite di trazione che non puo' quindi essere tolta tanto velocemente.
Ovviamente quanto dico si applica ai casi che io ho conosciuto, con altri oggetti la situazione e quindi la soluzione puo' essere diversa, va fatto uno studio caso per caso.
Quello che ho voluto dire e' semplicemente che il lavoro e' possibile ed economicamente vantaggioso.
ho la manovella elettrica, quella a batteria al litio, che funziona benissimo per alare il gommone. Non mi sono mai azzardato ad adoperarla per le drizze (o per l'avvolgifiocco) perchè secondo me è il modo di rompere qualcosa.
Citazione:IanSolo ha scritto:

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Sul motoriduttore in realta' non c'e' un millerighe ma un accoppiamento con chiavella e l'albero e' passante per consentire il montaggio su coperte di spessori qualunque (fino a oltre 5cm) senza modifiche all'alberino ma non credo possibile in gran parte dei casi realizzare quanto pensi perche' dal lato Winch l'accoppiamento e' nella maggioranza dei casi di tipo 'conico' a frizione senza chiavella e senza millerighe, tipo di accoppiamento che richiede di essere forzato (nella versione piu' semplice) mediante vite di trazione che non puo' quindi essere tolta tanto velocemente.
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Quindi se capisco bene, l'asse originale del winch è stato modificato con:
1) foro longitudinale passante per fare da sede ad una vite lunga
2) sede conica femmina nella parte inferiore per accoppiamento con il cono maschio dell'asse del riduttore - tipo accoppiamento Morse trattenuto dalla vite lunga.

Daniele
Citazione:danielef ha scritto:
Citazione:IanSolo ha scritto:

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Sul motoriduttore in realta' non c'e' un millerighe ma un accoppiamento con chiavella e l'albero e' passante per consentire il montaggio su coperte di spessori qualunque (fino a oltre 5cm) senza modifiche all'alberino ma non credo possibile in gran parte dei casi realizzare quanto pensi perche' dal lato Winch l'accoppiamento e' nella maggioranza dei casi di tipo 'conico' a frizione senza chiavella e senza millerighe, tipo di accoppiamento che richiede di essere forzato (nella versione piu' semplice) mediante vite di trazione che non puo' quindi essere tolta tanto velocemente.
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Quindi se capisco bene, l'asse originale del winch è stato modificato con:
1) foro longitudinale passante per fare da sede ad una vite lunga
2) sede conica femmina nella parte inferiore per accoppiamento con il cono maschio dell'asse del riduttore - tipo accoppiamento Morse trattenuto dalla vite lunga.

Daniele
Quindi l'alberino ha una chiavetta che lo blocca sul motoriduttore potendo inizialmentre scorrere per adattarsi allo spessore della coperta. Tu IanSolo hai fatto un foro passante sull'albero part 8 del winch, nella parte inferiore del foro hai fatto la traccia per la chiavetta superiore dell'alberino e l'hai bloccato con dado avvitato sulla testa e posto nella ceca dove entra la maniglia. Se il foro non è cilindrico ma quadrato, quadrata anche la testa dell'alberino, quest'ultimo potrebbe essere tirato indietro dal sotto per liberare il motore e ritornare al funzionamento manuale. Si tratta di studiare un congegno che consenta, dal sotto della tuga, all'alberino di andare indietro di una misura stabilita, senza che si sfili conpletamente e allo stesso tempo di bloccarlo in alto quando si usa la motorizzazione.
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Quindi se capisco bene, l'asse originale del winch è stato modificato con:
1) foro longitudinale passante per fare da sede ad una vite lunga
2) sede conica femmina nella parte inferiore per accoppiamento con il cono maschio dell'asse del riduttore - tipo accoppiamento Morse trattenuto dalla vite lunga.
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Tu IanSolo hai fatto un foro passante sull'albero part 8 del winch, nella parte inferiore del foro hai fatto la traccia per la chiavetta superiore dell'alberino e l'hai bloccato con dado avvitato sulla testa e posto nella ceca dove entra la maniglia.
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Nel mio caso il Winch era gia' cosi' e io mi sono semplicemente adeguato (e' stato piu' facile di quanto sembri con le descrizioni), Winch diversi possono avere modalita' di accoppiamento diverse, va esaminato cio' su cui si vuole operare e progettato l'alberino che soddisfa le condizioni trovate.
Importante e' la piastra perche' questa agisce da adattamento fra le necessita' di ancoraggio del motoriduttore e del Winch, io ho aggiunto, per robustezza, un cuscinetto che aiuta a mantenere centrato l'asse e un corteco che rende stagno il passaggio (sono alloggiati nella cava che sta al centro della piastra).
Al momento ho rinunciato. Vorrei un winch motorizzato a 2 velocità che ritorna manuale con l'inserimento della maniglia. La motorizzazione Bamar non soddisfa a questa condizione: lo sgancio del motore avviene dal sotto della tuga e quindi bisogna scendere da basso. Artigianalmente la vedo dura perché dovrei realizzare un alberino di collegamento che si sgancia con l'inserimento della maniglia; dovrebbe essere spinto verso l'alto a attivare le chiavette da una molla che la maniglia comprime con il suo inserimento fino a sganciarlo.
Non ho un'officina a disposizione e non credo di farcela. Oltretutto subito sotto il quadro di inserimento della maniglia occorrerebbe un corteco di tenuta in modo che in caso di piaggia l'acqua non entri dentro il winch. Mi pare di ricordare che il sistema Harken ha lo sgancio del motore con l'inserimento della maniglia ma non ho intenzione di spendere la cifra a mio parere esosa che chiedono.
L'alternativa potrebbe essere in Magicwinch o il WichRite o addirittura il trapano Milwaukee 0721 ma sono molto perplesso sulla loro funzionalità: troppi giri al minuto e dubbi sulla tenuta della batterie.
Ma non hai un po' di spazio per un winch aggiuntivo accanto a quello per la drizza di randa (quello in rosso e' l'aggiunta da me fatta) :


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Dovrebbe essere possibile sulla tua barca, il nuovo winch non necessita di essere grande come l'originale (costa molto meno) perche' sfrutta la potenza del motore e il vecchio winch rimane con le sue prestazioni inalterate.
Come idea potrebbe anche andare ma ho paura di non avere spazio per metterli affiancati, c'è l'oblò apribile della cabina di poppa. Domani, sul posto, faccio le verifiche.
Se riuscissi a realizzarlo sarebbe un bell'aiuto perché la randa è pesante da mandar su e altrettanto l'avvolgimento del genoa. Con uno motorizzato e adeguati rinvii farei l'uno e l'altro.
Citazione:Moby Dick ha scritto:
Se riuscissi a realizzarlo sarebbe un bell'aiuto perché la randa è pesante da mandar su e altrettanto l'avvolgimento del genoa. Con uno motorizzato e adeguati rinvii farei l'uno e l'altro.
scusami, mi verrebbe da pensare che prima di motorizzare un winch potresti aver bisogno di controllare la tua attrezzatura velica, il genoa non dovresti aver problemi a chiuderlo a mano, e anche la randa non dovrebbe essere così problematica.
Controlla il funzionamento dei bozzelli e il rapporto fra diametro delle pulegge e diametro della cima.
Col magicwinch stai tranquillo, per tirar su la randa consumi pochissimo. Sicuramente meno di un winch motorizzato. Per la velocità ha la doppia.
Citazione:sailor13 ha scritto:
Citazione:Moby Dick ha scritto:
Se riuscissi a realizzarlo sarebbe un bell'aiuto perché la randa è pesante da mandar su e altrettanto l'avvolgimento del genoa. Con uno motorizzato e adeguati rinvii farei l'uno e l'altro.
scusami, mi verrebbe da pensare che prima di motorizzare un winch potresti aver bisogno di controllare la tua attrezzatura velica, il genoa non dovresti aver problemi a chiuderlo a mano, e anche la randa non dovrebbe essere così problematica.
Controlla il funzionamento dei bozzelli e il rapporto fra diametro delle pulegge e diametro della cima.
La randa è full batten di 50 mq e il genoa di 60 mq. La prima la isso a mano fino a disimpegnare le stecche dalle cimette dell'easy bag poi su con il winch perché a mano non ce la faccio.
Idem per il genoa: con del vento, allascando la scotta senza farlo sbattere bisogna che lavori di winch e i giri da dare per chiuderlo sono tanti e robusti.
La mia randa di 44 mq. la isso da solo dall'albero fino in cima senza problemi e poi due /tre giri di winch per regolare la tensione.
L'avvolgifiocco con genoa di 42 mq. solo con ventone è duro e solo all'inizio poi viene a chiudersi facilmente.
Purtroppo non ricordo l'indirizzo, però c'era un ing. tedesco (Credo il cognome fosse 'Amato') che qualche anno fa propagandava al salone di Genova motorizzazioni per winch di vario tipo, e mirabolava di prezzi ottimi relativamente a Lewmar etc..
lo ho visto per due anni di fila, lo scorso anno non più. Aveva presentato anche un bellissimo winch elettrico disegnato da Porsche-design con motore interno..se qualcuno lo rintraccia varrebbe il caso di chiedergli un preventivo.
M
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