Alimentazione PC notebook HP/Compaq - smart pin
#1
Utilizzo da tre anni un PC HP (Compaq) Elitebook 6910p in barca con OpenCPN.
Le possibilità in barca direi che sono solo 4:
1) usare il PC a batteria, con enormi limiti di autonomia
2) mettere un inverter e collegare il PC alla 220V tramite il suo alimentatore, con inutile consumo di energia
3) alimentare il PC a 12V, se funziona
4) alimentare il PC a 19V con un trasformatore DC-DC

L'alimentatore originale eroga 4,7A massimi con una tensione nominale di 19V. Lo spinotto di collegamento coassiale ha tre poli: all' esterno la massa che corrisponde al filo nero, sul centrale bianco +19V (in realtà qualcosa di più, circa 19,5V) e sul pin più interno che corrisponde al blu qualcosa in meno (circa 18,5V). Il sistema utilizzato si chiama “smart pin” e dovrebbe servire a "far capire" al PC il tipo di alimentatore collegato, in particolare la potenza massima erogata.
La notizia positiva è che funziona anche alimentato direttamente collegato alla batteria, del resto la batteria Li-ion ha una tensione nominale di 10,8V, ovviamente dando tensione sia sul positivo che sul pin centrale. L'aspetto negativo è che il PC sente un problema di alimentazione e si avvia piuttosto lentamente, lampeggiano i led di tastiera e blocco numerico, emette un paio di beep e dopo un po' parte in modalità limitata, cioè decisamente più lento del normale. Resta usabile ma l'apertura di OpenCPN, il ridimensionamento delle mappe ad esempio e qualsiasi altra operazione è più lenta.
Il sistema utilizzato e Linux (Gentoo) con un destop manager lite (FVWM).

Deciso a risolvere il problema ho installato un modulo DC-DC step-up da pochi euro (che in uscita ha 19V stabilizzati) preso su ebay e… nessun miglioramento: parte sempre in modalità limitata. Dopo lunghe ricerche in Internet, prima di rassegnarmi e tornare alla 12V, ho fatto un ulteriore tentativo.
Resistenza da 390 kOhm, costo pochi centesimi, da 1/4 di watt, tra il positivo e il pin centrale, tensione misurata 13,5V e… funziona perfettamente! Ora le performance sono le stesse che con il collegamento domestico alla 220V.

Non posso assicurare che la soluzione valga per tutti i PC con alimentazione a tre poli, ma credo che almeno per gli HP (Compaq) di qualche anno fa non ci siano problemi.

Sperando che la cosa sia utile anche ad altri auguro a tutti buon vento.
Giorgio


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#2
...bravo, non so nemmeno di cosa hai parlato ma vorrei saperlo fare pure io...
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#3
Io uso questo e per ora funziona.
Costa poco e non ti sbatti a sbucciare fili.

.
La semplicità è la suprema sofististicazione. LdV
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#4
Io uso un Dell e ho acquistato il suo alimentatore da 12v, con presa accendisigari, che alza la tensione a 19.5v. In pratica sostituisce l'alimentatore/caricabatterie di rete. Funziona perfettamente. Non mi piacciono gli inverter "spreconi" per questo tipo di alimentazioni (cellulari, tablet ecc.)
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#5
ho risolto il dilemma passando al raspberry
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#6
(21-02-2017, 16:44)AndreaB72 Ha scritto: Io uso questo e per ora funziona.
Costa poco e non ti sbatti a sbucciare fili.

.

L'ho preso anche io, esattamente lo stesso, ma con il mio Dell funziona ma non carica in nessun modo la batteria, nemmeno se lo lascio attaccato da spento...
Con il suo alimentatore 220V invece tutto ok.
Qualche idea?
Potenza troppo bassa?
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#7
Non ti saprei dire - io ho un dell latitude e un HP elite book e Piccoletto entrambi.

Certamente quegli alimentatori sono cineserie di bassa lega ed è possibile che lo stesso oggetto acquistato in due momenti diversi sia completamente diverso dentro (o che uno non funzioni).



(21-02-2017, 17:07)bludiprua Ha scritto:
(21-02-2017, 16:44)AndreaB72 Ha scritto: Io uso questo e per ora funziona.
Costa poco e non ti sbatti a sbucciare fili.

.

L'ho preso anche io, esattamente lo stesso, ma con il mio Dell funziona ma non carica in nessun modo la batteria, nemmeno se lo lascio attaccato da spento...
Con il suo alimentatore 220V invece tutto ok.
Qualche idea?
Potenza troppo bassa?
La semplicità è la suprema sofististicazione. LdV
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#8
Se il PC funziona bene, cioè parte subito e non ha cali di prestazione rispetto all'utilizzo con il collegamento alla rete 220V, direi che il problema non sussiste: la regola è che quello che funziona non si tocca!

Il mio problema era la sensibile, esasperante lentezza nell'uso in barca. Immagino che l'alimentatore di AndreaB72 e di bludiprua sia sostanzialmente quello che ho messo io: uno step-up DC-DC, in una sua scatola e con connettori di diversa forma e dimensione per adattarsi ai diversi apparecchi da alimentare.
Se, e solo se, il PC è lento o non carica vale la pena di verificare la presenza di due tensione diverse tra polo positivo e spillo centrale ed eventualmente procedere con una resistenza tra positivo e spillo.

Ripeto che la soluzione indicata funziona con HP elitebook (Compaq), ma leggendo in Internet pare che Dell abbia tutt'altro protocollo di collegamento. Pare che ci sia un chip sul PC e un'altro nell'alimentatore che si parlano... un po' come fanno le cartucce di inchiostro delle stampanti per imporre l'uso di ricambi originali.


(21-02-2017, 17:19)AndreaB72 Ha scritto: Non ti saprei dire - io ho un dell latitude e un HP elite book e Piccoletto entrambi.

Certamente quegli alimentatori sono cineserie di bassa lega ed è possibile che lo stesso oggetto acquistato in due momenti diversi sia completamente diverso dentro (o che uno non funzioni).

Buona anche la soluzione Rasberry: diciamo che ho scelto il laptop perchè ce l'avevo già in casa, gratis. E poi perchè è portatile!

Prossimo sfida: AIS passivo in OpenCPN con dongle USB RTL-SDR. Chissà se l'antennina standard prende qualcosa...

(21-02-2017, 17:07)bludiprua Ha scritto:
(21-02-2017, 16:44)AndreaB72 Ha scritto: Io uso questo e per ora funziona.
Costa poco e non ti sbatti a sbucciare fili.

.

L'ho preso anche io, esattamente lo stesso, ma con il mio Dell funziona ma non carica in nessun modo la batteria, nemmeno se lo lascio attaccato da spento...
Con il suo alimentatore 220V invece tutto ok.
Qualche idea?
Potenza troppo bassa?
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