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Buonasera a tutti,
sapreste consogliarmi un buon testo che possa guidare passo-passo nella realizzazione dell'impianto elettrico di bordo?
Grazie in anticipo
Francesco
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Il volume sugli impianti elettrici di zerbinati per iniziare, le norme UNI e ISO per finire. Nel mezzo ci sta il livello a cui ti vuoi fermare
Non e` banale tra tipologia di materiale, dimensionamenti ecc..
Ma gia con il libro di zerbinati dovresti riuscire a non dar fuoco alla noce.
Chiaramente un po' di basi ci vogliono, nel caso inizierei da un libro scolastico da ITIS (ad esempio almeno saper usare un multimetro).
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(05-12-2021, 22:09)frengo73 Ha scritto: Buonasera a tutti,
sapreste consogliarmi un buon testo che possa guidare passo-passo nella realizzazione dell'impianto elettrico di bordo?
Grazie in anticipo
Francesco
Ho trovato molto buono, semplice, esaustivo e soprattutto "pratico" :
L’apparato elettrico di bordo (autore Serafini Renato)
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06-12-2021, 07:42
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-12-2021, 07:43 da frengo73.)
(05-12-2021, 22:41)mari.adriano@gmail.com Ha scritto: Ho trovato molto buono, semplice, esaustivo e soprattutto "pratico" :
L’apparato elettrico di bordo (autore Serafini Renato)
Grazie Adriano
(05-12-2021, 22:24)Antaniiii Ha scritto: Il volume sugli impianti elettrici di zerbinati per iniziare, le norme UNI e ISO per finire. Nel mezzo ci sta il livello a cui ti vuoi fermare 
Non e` banale tra tipologia di materiale, dimensionamenti ecc..
Ma gia con il libro di zerbinati dovresti riuscire a non dar fuoco alla noce.
Chiaramente un po' di basi ci vogliono, nel caso inizierei da un libro scolastico da ITIS (ad esempio almeno saper usare un multimetro).
Grazie Antanii
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06-12-2021, 09:45
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-12-2021, 09:46 da marpiro.)
Non so se mastichi di inglese ma prova a vedere
.
oppure
.
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(06-12-2021, 09:45)marpiro Ha scritto: Non so se mastichi di inglese ma prova a vedere
.
oppure
.
Confermo come molto buoni (il maximo) quanto suggerito da marpiro ...
Questi son le "bibbie" :
- Nigel Calder - Boatowners Mechanical and Electrical Manual (la 4^ Edizione del 2015, facilmente trovabile ... costosetta Euro 47 ca.)
- John C.Paine - The Marine Electrical and Electronics Bible (la 3^ edizione, del 2007 ... un po' piu' difficile da reperire ... costosa. Io l'ho preso usato a 56 ca.)
Pero', spassionato consiglio, questi ottimi testi li prenderei solo "dopo" aver digerito il buon Serafini e lo Zerbinati in quanto approfondiscono tantissimo (ed in lingua inglese)
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(06-12-2021, 09:45)marpiro Ha scritto: Non so se mastichi di inglese ma prova a vedere
.
oppure
.
si grazie Marpiro, l'inglese non e' un problema.
Ho letto il testo di Zerbinati e l'ho trovato interessante, ricco di spunti e riflessioni anche teoriche (spesso necessarie). Non conosco il testo di Serafini ma lo leggero'.
BV, Francesco
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(05-12-2021, 22:24)Antaniiii Ha scritto: Il volume sugli impianti elettrici di zerbinati per iniziare, le norme UNI e ISO per finire. Nel mezzo ci sta il livello a cui ti vuoi fermare 
Alcune norme UNi si trovano in rete. Qualcuno ha quella sugli impianti elettrici nelle barche da diporto o conosce un sito dove là si possa consultare senza abbonarsi?
Eventualmente anche in privato.
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Realizzare un impianto di bordo può essere abbastanza semplice se ci sono due batterie (motore/servizi), due staccabatterie, un quadretto con luci e pompe, un caricabatterie a 220 ed un alternatore... serve un buon manuale sul dimensionamento delle protezioni, delle sezione dei cavi lo schema elettrico del motore e poco altro. Se si aggiunge il 220V la cosa è un pò più complicata perchè con la aggiunta di interruttori differenziali (salvavita) qualcuno ne combina di tutti i colori, soprattutto con l'aggiunta di inverter, o generatori. Le norme Iso En 10133 e Iso En 13297 spiegano cosa serve per la parte Dc, e per la parte Ac, anche se alcune indicazioni cantieri molti non le seguono (ad esempio: Differenziali da 10mA nei bagni o nei gavoni, e terra in comune con il negativo batterie)... Ciò che forse non si trova sui libri è quella manualità necessaria per far le cose bene, e spesso la mancanza di attrezzature adatte porta a scorciatoie che compromettono il lavoro magari fatto con tanta buona volontà. Lo dico con conoscenza poichè molte volte ho fornito schemi ad amici e amici degli amici, ma poi manca la pinza per crimpare cavi da 50mm e allora si utilizzano terminali a vite (oibò), oppure mancano prodotti che si trovano solo in magazzini ed a pezzature importanti. Ho grande ammirazione per chi ci mette il cuore l'anima e soprattutto la testa, raggiungendo risultati simili (quando non migliori) dei cantieri, ed in questo modo raggiunge anche la piena conoscenza dell' imbarcazione, e questo in mare è sicuramente un plus enorme, ma quello che invece mi spaventa è il pressapochismo ed a mio parere è in aumento, anche nei cantieri.
m
L'ottimismo è solo carenza di informazioni...
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(07-12-2021, 14:05)maema Ha scritto: Realizzare un impianto di bordo può essere abbastanza semplice se ci sono due batterie (motore/servizi), due staccabatterie, un quadretto con luci e pompe, un caricabatterie a 220 ed un alternatore... serve un buon manuale sul dimensionamento delle protezioni, delle sezione dei cavi lo schema elettrico del motore e poco altro. Se si aggiunge il 220V la cosa è un pò più complicata perchè con la aggiunta di interruttori differenziali (salvavita) qualcuno ne combina di tutti i colori, soprattutto con l'aggiunta di inverter, o generatori. Le norme Iso En 10133 e Iso En 13297 spiegano cosa serve per la parte Dc, e per la parte Ac, anche se alcune indicazioni cantieri molti non le seguono (ad esempio: Differenziali da 10mA nei bagni o nei gavoni, e terra in comune con il negativo batterie)... Ciò che forse non si trova sui libri è quella manualità necessaria per far le cose bene, e spesso la mancanza di attrezzature adatte porta a scorciatoie che compromettono il lavoro magari fatto con tanta buona volontà. Lo dico con conoscenza poichè molte volte ho fornito schemi ad amici e amici degli amici, ma poi manca la pinza per crimpare cavi da 50mm e allora si utilizzano terminali a vite (oibò), oppure mancano prodotti che si trovano solo in magazzini ed a pezzature importanti. Ho grande ammirazione per chi ci mette il cuore l'anima e soprattutto la testa, raggiungendo risultati simili (quando non migliori) dei cantieri, ed in questo modo raggiunge anche la piena conoscenza dell' imbarcazione, e questo in mare è sicuramente un plus enorme, ma quello che invece mi spaventa è il pressapochismo ed a mio parere è in aumento, anche nei cantieri.
m
Grazie del contributo Maema,
in effetti il mio impianto elettrico e' piuttosto semplice: 2 batterie (motore e servizi), alternatore, caricabatterie a 220v con inverter, salvavita, staccabatterie, pannello interruttori ed utenze. La manualia' e la passione non mi mancano, vorrei relizzare l'impianto da me passo passo, facendo le scelte giuste e prendendomi il tempo per attrezzarmi con gli strumenti necessari.
Avresti uno schema "standard" da condividere per una impianto simile di una barca da 9mt? Mi sarebbe utile, anche in privato.
Grazie
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(08-12-2021, 08:12)frengo73 Ha scritto: Grazie del contributo Maema,
in effetti il mio impianto elettrico e' piuttosto semplice: 2 batterie (motore e servizi), alternatore, caricabatterie a 220v con inverter, salvavita, staccabatterie, pannello interruttori ed utenze. La manualia' e la passione non mi mancano, vorrei relizzare l'impianto da me passo passo, facendo le scelte giuste e prendendomi il tempo per attrezzarmi con gli strumenti necessari.
Avresti uno schema "standard" da condividere per una impianto simile di una barca da 9mt? Mi sarebbe utile, anche in privato.
Grazie
Se posso ... io mi son trovato bene ed ho imparato tantissimo con gli impianti postati da pepe1395 (a proposito : grazie pepe !!!) di cui trovi un esempio qui : .
Questo e' del 2016 ed e' uno dei più' vecchi postati (il buon pepe li ha ottimizzati in diversi modi fra cui l'ultimo thread relativo alla "victronizzazione" della sua barchetta)
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