Tutte le batterie al piombo contengono un liquido, talora libero (quelle piu' comuni), talora intrappolato in una "spugna" di fibra di vetro (le AGM), talora gelificato per assorbimento su "Gel di Silice" (le GEL) e talora semicristallizzato (le innovative "Lead Cristal" appena introdotte sul mercato) ma sempre un liquido c'e' visto che una batteria e' formata da due elettrodi di materiale conduttore diverso posti in comunicazione tramite (immersi in) un elettrolito che nel caso delle batterie di cui parliamo e' una soluzione di acido solforico a dicreta concentrazione. Inoltre, tranne particolari tipi per impieghi speciali estremamente costose e di difficile reperibilita' non esistono batterie al piombo sigillate anche se spesso cosi' le definiscono i costruttori, ci deve assolutamente essere una valvola di sfogo per equilibrare la pressione in caso di anomalo funzionamento che produca forte emissione di gas (idrogeno e ossigeno da dissociazione dell'acqua).
(30-01-2019 19:35)giulineu Ha scritto: ..Le attuali batterie sono durate poco e le ho trovate a secco ma credo che il rabbocco sia stato tardivo.
Il controllo del livello di batterie ad acido libero (quelle rabboccabili) e' bene sia effettuato almeno ogni 3-6 mesi pena la loro "morte" prematura. Una verifica va' fatta anche sul sistema di ricarica per garantirsi che le tensioni non siano eccessive: in questa sezione del Forum in altra discussione si parla di batterie (dei vari tipi, nessuno escluso) rovinate in tempi brevi da un sistema di ricarica sul quale risultano essere state scelte tensioni molto elevate che hanno prodotto l'essiccazione veloce dell'elettrolita. Infine va' osservato che sono migliaia le barche che montano i vari tipi di batterie ma poche sono quelle che hanno avuto problemi del genere. Nel mio caso sulla barca attuale ho batterie tradizionali ad acido libero montate nel vano motore con temperature che in estate raggiungono facilmente i 50 gradi, ne verifico il livello ogni 1-2 mesi, ho regolato la tensione massima di ricarica a 14,2V con un massimo "tempo di assorbimento" di 2 ore, il primo banco lo ho cambiato dopo poco meno di 9 anni (ancora praticamente funzionante ma con capacita' un po' ridotta), il secondo banco lo ho da poco cambiato che stava rggiungendo gli 8 anni (sempre praticamente funzionante ma con capacita' un po' ridotta). Ultima considerazione: una batteria scarica o quasi scarica si "solfata" velocemente e invece di ricaricarsi dissocia gasificandolo (e quindi lo asciuga) l'elettrolita che e' divenuto troppo diluito per poter ripristinare la composizione corretta degli elettrodi, un elettrolita diluito ha anche un punto di congelamento non sufficientemente basso da impedire (zone del nord Italia) nei giorni piu' freddi la formazione di ghiaccio nella batteria, ghiaccio che frantuma gli elettrodi danneggiandoli.