mettere in "dima" il bulbo di un 40.7
#21
Acappe, a rovescio: ma da dove ti viene l’idea di potere avere un bulbo difforme dal disegno? tra l’altro hai la fortuna di avere comprato una barca (bellissima, complimenti) che alle spalle ha avuto un unico proprietario, quindi con una storia anche abbastanza tracciabile. Era in mano a un armatore smanettone? Per il resto non credo che in giro ci siano realmente tutte queste pinne in dima di cui il mercato dell’usato favoleggia.
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#22
Di solito chi realmente ha eseguito la messa in dima della pinna, oltre a dichiararlo ne ha testimonianza fotografica o per lo meno una traccia cartacea da mostrare Smiley59
Bella barca complimenti !! Thumbsupsmileyanim
Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele .
Seneca
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#23
Piano ..nelle curve . Si potrebbe fare ! Cioè verificare se la fusione di piombo che ovviamente sarà legata con antimonio , essendo montata su di una barca di serie e’ stata “ leccata a mano “ oppure no. Ma è una cosa che ho visto fare da un cantiere ( la vecchia Comet ) su un prototipo del cantiere che faceva regate serie . Cioè si stava sperimentando di togliere il pelo nell’uovo per tentativi su di una barca dedicata espressamente alle regate ,quindi con riscontri ben precisi e ..micrometrici.
Ma così in generale ,diventa solo un tentativo senza riscontro.
Più in alto sale la .ù fa vedere il posteriore! ( De Montaigne)
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#24
Vediamo se qualcuno mi risponde riguardo un altro aspetto, parliamo di dime per verificare la corretta sezione del profilo naca con un lavoro di metti e togli materiale dove serve.
Ok ma la verifica della perfetta assialità longitudinale della lama di deriva chi la fa ? chi mi dice che i fori preposti all'ancoraggio del bulbo siano perfettamente allineati e in quadro con l'asse longitudinale ? una lama di deriva leggermente sfalsata rispetto al suo asse produce discrepanze di angolo sicuramente più evidenti e, allora ? Smiley57
Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele .
Seneca
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#25
Io non lo ho mai fatto, ma penso si faccia mettendo in bolla scafo latitudine e deriva longitudine, con livella laser
MEOLO
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#26
(21-09-2018, 10:53)Acappe Ha scritto: salve a tutti, qualcuno ha suggerimenti in quale cantiere andare per fare questa operazione?, parlo di un 40.7 versione 2.40 di profondità.
La barca la tengo a Piccoletto, quindi possibilmente in zona.
Per cantiere intendo che abbiano la dima giusta..

Ciao!
Il cantiere più famoso in zona è a Viareggio e si chiama Alessandro Vismara, lo conoscono più o meno tutti per le modifiche alle chiglie nonché per le bellissime barche da lui progettate e costruite. Non so se abbia la dima giusta, per certo è in grado di accompagnarti nelle scelte giuste.
Comunque, puoi anche scrivere a Farrdesign (info@farrdesign.com) chiedendogli i profili di progetto del 40.7, con me sono stati gentilissimi e mi hanno risposto subito (ho anche io una barca progettata da loro, mi ha risposto Jennifer@farrdesign.com).
Buon divertimento!
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#27
confermo la gentilezza di jennifer, mi ha mandato la tavola della mia chiglia for free, il resto delle tavole a 60$ l'una
piuttosto mi hanno parlato di fresa a CNC per riportare in dima originale la mia chiglia che é stata "semplificata" incicciandola un po'. Ma si può incicciare una lama di deriva senza rifondere tutto? e poi esiste tale fresa?
PS io la chiglia per adesso me la tengo così che mi giova più raddrizzamento e meno criticità, le domande sono solo a scopo elucubrativo
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#28
(22-09-2018, 10:36)nedo Ha scritto: Vediamo se qualcuno mi risponde riguardo un altro aspetto, parliamo di dime per verificare la corretta sezione del profilo naca con un lavoro di metti e togli materiale dove serve.
Ok ma la verifica della perfetta assialità longitudinale della lama di deriva chi la fa ? chi mi dice che i fori preposti all'ancoraggio del bulbo siano perfettamente allineati e in quadro con l'asse longitudinale ? una lama di deriva leggermente sfalsata rispetto al suo asse produce discrepanze di angolo sicuramente più evidenti e, allora ? Smiley57

Perfettamente ragione Nedo. Ho visto anch’io barche sbilenche per un errato centraggio ,ma era tutta roba artigianale ,le grandi aziende non dovrebbero cadere in errori del genere .
I profili Naca non sono cose opinabili ,ma a disposizione di chiunque e la loro scelta da parte del progettista molto spesso è discrezionale è orientata più sul sicuro che sull’azzardo . Ogni cantiere che si chiami cantiere le conosce ed è in grado di realizzarle Vismara tra i primi.
Io avevo un bellissimo programma in inglese per tracciare addirittura in scala ogni tipologia di profilo Naca ,e ne avevo passato il sito ad Andros .
Purtroppo il Tower del pvc fisso mi è andato a ramengo ,ma ripeto era interessantissimo .
Più in alto sale la .ù fa vedere il posteriore! ( De Montaigne)
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#29
http://airfoiltools.com/airfoil/naca4digit

https://m-selig.ae.illinois.edu/ads/coord_database.html

haivogliaaaaa

comunque secondo la mia inqualificatissima opinione i profili utilizzati nella nautica si contano sulle dita di una mano, anche mezza volendo (foil esclusi)




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#30
(22-09-2018, 11:49)Tatone Ha scritto: Ciao!
Il cantiere più famoso in zona è a Viareggio e si chiama Alessandro Vismara, lo conoscono più o meno tutti per le modifiche alle chiglie nonché per le bellissime barche da lui progettate e costruite. Non so se abbia la dima giusta, per certo è in grado di accompagnarti nelle scelte giuste.
Comunque, puoi anche scrivere a Farrdesign (info@farrdesign.com) chiedendogli i profili di progetto del 40.7, con me sono stati gentilissimi e mi hanno risposto subito (ho anche io una barca progettata da loro, mi ha risposto Jennifer@farrdesign.com).
Buon divertimento!

Si Vismara, mi ricordo che negli anni 90 molti portavano la barca da lui per ottimizzare le appendici e per avere rating più favorevoli. Lo scorso anno ero a Nautilus Marina di Fiumicino e su un 40 sportivo avevano modificato il disegno del timone, penso su progetto dell' architetto Cossutti che collabora con loro. Mi ricordo il tecnico che per un paio di giorni, con le dime
in compensato, aggiungeva e toglieva materiale per seguire alla perfezione il disegno. Comunque non oso pensare quanto sia stata fatta pagare questa ottimizzazione...
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#31
Grazie a Marco per aver trovato uno dei programmi che avevo.. È vero che una volta per i cantieri ( anche famosissimi ) le appendici esulavano da ogni vincolo progettuale imposto da queste avanzate ricerche . Si dava una forma vagamente areodinamica e questo pareva bastasse . Oggi non è per fortuna più così ,anche se in certe realizzazioni indirizzate alla crociera per esigenze di costruzione in rapporto al peso si dribbla il problema con soluzioni ...all’incirca !
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#32
Nautilus Marina. Che coincidenza. La barca viene da lì..
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#33
(21-09-2018, 10:53)Acappe Ha scritto: salve a tutti, qualcuno ha suggerimenti in quale cantiere andare per fare questa operazione?, parlo di un 40.7 versione 2.40 di profondità.
La barca la tengo a Piccoletto, quindi possibilmente in zona.
Per cantiere intendo che abbiano la dima giusta..
Il 40.7 nasce dalla matita di Bruce Farr che ha disegnato uno scafo ed appendici molto performanti. La costruzione industrializzata non consenti alla Beneteau sia per questo modello che per altri successivi (First 36.7) di produrre il bulbo secondo le linee originali, in realtà uscivano dal cantiere un po' più grassottelli e con le uscite non lavorate bene. Per chi faceva regate l'unica soluzione fu di comprare direttamente da Bruce i disegni delle appendice, e avendole comprate ti assicuro che le faceva pagare care, far realizzare da un cantiere le dime in legno secondo il progetto originale e poi, quasi sempre mediante limatura e successiva stuccatura, riportare il bulbo al disegno originale. Questo si intende per queste barche la messa in dima. Era un'operazione piuttosto costosa che doveva venire fatta da gente brava. Per quanto riguarda il timone, essendo vuoto non si poteva agire se non in minima parte sul bordo di uscita e quindi si ripiegava nel farlo rifare in carbonio. C'era un cantiere della liguria che si era creato gli stampi per rifarli in carbonio, utilizzando lo stesso asse originario.
Se il bulbo sta in dima te ne accorgi perché dovrebbe avere delle line perfette.
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#34
(21-09-2018, 10:53)Acappe Ha scritto: salve a tutti, qualcuno ha suggerimenti in quale cantiere andare per fare questa operazione?, parlo di un 40.7 versione 2.40 di profondità.
La barca la tengo a Piccoletto, quindi possibilmente in zona.
Per cantiere intendo che abbiano la dima giusta..
Il 40.7 nasce dalla matita di Bruce Farr che ha disegnato uno scafo ed appendici molto performanti. La costruzione industrializzata non consenti alla Beneteau sia per questo modello che per altri successivi (First 36.7) di produrre il bulbo secondo le linee originali, in realtà uscivano dal cantiere un po' più grassottelli e con le uscite non lavorate bene. Per chi faceva regate l'unica soluzione fu di comprare direttamente da Bruce i disegni delle appendici, e avendole comprate ti assicuro che le faceva pagare care, far realizzare da un cantiere le dime in legno secondo il progetto originale e poi, quasi sempre mediante limatura e successiva stuccatura, riportare il bulbo al disegno originale. Questo si intende per queste barche la messa in dima. Era un'operazione piuttosto costosa che doveva venire fatta da gente brava. Per quanto riguarda il timone, essendo vuoto non si poteva agire se non in minima parte sul bordo di uscita e quindi si ripiegava nel farlo rifare in carbonio. C'era un cantiere della liguria che si era creato gli stampi per rifarli in carbonio, utilizzando lo stesso asse originario.
Se il bulbo sta in dima te ne accorgi perché dovrebbe avere delle linee perfette.
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#35
molto interessante quanto dici, in effetti Farr ha rilasciato qualche anno fa anche un nuovo disegno di timone, più profondo e con corda più corta.
Non so se c'entra, ma la mia barca a 7 nodi inizia una vibrazione sorda ma di bassa entità che a 7.5 nodi cessa e che non si avverte sul timone.
Era precisamente quanto sostenevo quando dicevo di controllare se "il pezzo è a disegno".
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#36
(24-09-2018, 12:55)Acappe Ha scritto: molto interessante quanto dici, in effetti Farr ha rilasciato qualche anno fa anche un nuovo disegno di timone, più profondo e con corda più corta.
Non so se c'entra, ma la mia barca a 7 nodi inizia una vibrazione sorda ma di bassa entità che a 7.5 nodi cessa e che non si avverte sul timone.
Era precisamente quanto sostenevo quando dicevo di controllare se "il pezzo è a disegno".

Quella vibrazione è probabilmente dovuta al bordo di uscita del bulbo, largo e tagliato a 90 gradi. Basta rifinirlo con uno smusso a 45 gradi e scompare.... Smiley2
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#37
per esempio
[Immagine: .]
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#38
Vortice di Von Karman?
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#39
Per quanto mi riguarda sul 31.7 ho eseguito la molatura delle uscite di deriva e timone, contrapposte, cercando di avvicinarmi il più possibile alla sezione in figura n. 7 , quella che a mio parere è più semplice da realizzare con un frullino e buona mano.
I risultati ci sono stati e pure evidenti, il timone ad esempio pur essendo stato allungato di ben 330 mm è migliorato moltissimo in termini di vibrazioni percepibili alla barra, anche a motore dove lo scuotimento a bassi regimi era sostanzioso.
Il mio bulbo non è stato dimato ma mi sono preso la briga di lavorarci sopra per diverse ore per pareggiare e lisciare in modo armonico gli scompensi di fusione, devo dire con ottimo risultato. Nessuna vibrazione avvertibile anche sopra la velocità critica, sono molto soddisfatto !!Smiley2


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