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Sarà una . secondo voi è fattibile uno strallo di prua in dyneema? Quando non serve lo si riporta facilmente sul piede d'albero e invece in caso di bisogno lo si usa x armare una trinchetta installandolo parallelamente allo strallo fisso di prua..
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Certo che funziona..! Ne ho già visti a bordo, solo che ti consiglio di proteggerlo bene dallo sfregamento del fiocco in virata!
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stavo pensando proprio alla stessa cosa, e metterlo in forza con un paranchetto a tre vie e il winch mi sembra piu facile dell'arridatoio a volantino o a leva soprattutto in caso di vento forte, oltre che molto meno costoso. problema: di solito la trinchetta si arma su garrocci che potrebbero logorare il tessile, ma credo che in ogni caso l'utilizzo della trinchetta sia occasionale
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18-07-2014, 10:13
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-07-2014, 10:21 da bellatrix.)
Mi piace e molto funzionale! Dovrei anch'io pensare a come cazzare a ferro lo strallo tessile ma in qualche modo si risolve.. Anzi potrei rinviarlo nel pozzetto, ma mi chiedo se le pulegge in testa e a piede d'albero resistono alla . cosa ne pensate?
Mi informerò da un velaio sulla dimensione di una trinchetta o piccolo fiocco terzarolabile per una barca di 10 mt e sulla sezione del dyneema appropriata..
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Se l'albero e le attrezzature resistono alla trazione di uno strallo in acciaio, prua o trinca che sia, perché non dovrebbero resistere a quella del tessile? Non conosco la validità dell'idea (e mi piacerebbe avere il parere dei rigger (vedi) ADV, ma a me sembra una cosa geniale!
Antonio Giovannelli
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cercate una vecchia discussione di Ale07
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Mi chiedevo se fosse possibile utilizzare il sistema di rinvio che ho x lo spi (che non uso) x armare e cazzare lo strallo tessile.. Se si avrei già a portata di mano un possibile stralletto.,  X i garrocci, ovviamente userei i grilli tessili.. Quelli me li faccio da me!
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Domenica ero su un class 40 ( putroppo c'era pochissima aria. Il we di vela è diventato un trasferimento...). A prua lo strallo di trinca era fatto con un tessile ed un paranco ottenuto con anelli Antal. Il tutto, cazzato dal pozzetto veniva bloccato da un stopper.
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Pure sulla barca di Aldo c'è lo stralletto in tessile (tutto consumato ..ecco perchè consiglio di rivestirlo!!).
Bellatrix: nella barca del mio amico è parancata con strozzatore direttamente sul paranco, viene cazzato dal pozzetto mediante cima lunga sul winch, per mollarlo c'è bisogno di un pestone sulla cima da parte del prodiere o del 2.
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Stavo riflettendo sulla possibilità di fissare il punto di mura sul gancio del stralletto. (Ho un stralletto che serve a sostenere l'albero ma su cui non posso incocciare una trinchetta per mancanza di volanti) e la penna in TA.. In questo caso l'armo della trinchetta e a poppavia dello strallo e a proravia dell'albero, posizione migliore quindi senza però la necessità di apporre delle volanti..
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No, lasciamo stare.. lo stralletto stesso poi mi sarebbe di intralcio per una eventuale virata.. Torniamo all'ipotesi iniziale..
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Sulla ''vecchia barca ,, avevo fatto lo strallo x la trinca in tessile con doppia calza in dyneema, per metterlo in tensione avevo usato i deadeye della ormai defunta Precourt.Il sistema era un po' macchinoso ma efficace
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Per i garrocci preferisco i sail hanks -Equipelite- ai grilli in tessile
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Un altra soluzione sicuramente piu'efficace,ma decisamente troppo dispendiosa sarebbe un hook sull albero e un paranco 2:1 in coperta con stopper serie X.. Spinlock e la trinca sul frullino se i carichi non sono eccessivi una variante piu' economica è il paranco 2:1 con il Constrictor di Cousin in coperta, strallo fisso sul albero e trica sui garrocci
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aka, . cosa dobbiamo guardare? Per noi comuni mortali quella prua è troppo "affollata" Grazie
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BornFree, lo strallo in tessile-oggetto del post- ''volante,, della trinchetta è quello a poppavia del salpancora, quelli verso prua-tondino - sono in ordine - yankee e genoa- ed infine quello sul bompresso ,in tessile antitorsione ,-non oggetto del post- con il frullino è per vele tipo code
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Anche noi, dopo aver sostituito le sartie del Ns nuovo "Vecchio SunFizz41",
abbiamo pensato di armare uno stralletto a prua, con tenditore a pellicano con maniglia tipo questo [hide] ./[/hide]
e uno stralletto in dyneema specifico per poterci inferire una trinchetto da vento sopra i 20 Kts senza rischiare che i garrocci possano usurarlo troppo. Che ne pensate?
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Se i garrocci sono metallici meglio cavo metallico, ma se devi fare la trinchetta nuova basta farla con garrocci tessili o in dacron e puoi tranquillamente avere lo stralletto in tessile
Matteo
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Avevo uno stralletto in tessile (pbo) rivestito con una protezione tipo tubetto semirigido in plastica molto sottile, non saprei dire di che materiale si trattasse. Quando non utilizzato era all'albero, per utilizzarlo, veniva murato e messo in forza solo cazzando il backstay. Ci armavo la trichetta con i garrocci in metallo e a parte qualche segnetto superficiale sulla protezione nessun problema. Credo di averlo utilizzato per circa 5k miglia e rispetto a quello che avevo in acciaio, solo vantaggi, armare quello in acciao con la barca che salta e quel cavo pesantissimo che frusta era a dir poco scomodo, mentre con il tessile, un gioco da ragazzi
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Mi sembra un’ottima idea ricoprirlo con una protezione
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N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
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Quelli con la protezione in plastica sono stralli in unidirezionale con allungamenti molto contenuti e dunque con prestazioni paragonabili all'1x19 inox.
Se si utilizza la treccia in dyneema DSK90, essendo appunto intrecciata, ha allungamento sotto carico superiore e deve essere rivestita con una calzetta in dyneema, altrimenti "fa il pelo".
I garrocci dovrebbero essere in fettuccia di dyneema che è molto più scorrevole di quella in poliestere ed è meglio dei soft shackle in treccia, perchè distribuisce il carico su più superficie di cavo.
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