Tipica risposta del tipo "ma le pare?! Sicuramente c'è un problema da qualche altra parte".
Non mi meraviglia, è quasi sempre la prima risposta: diversamente dovrebbero cambiare l'oggetto in garanzia, anche se scaduta la legale, per evidente inadeguatezza del materiale.
Ora restano da appurare tre cose: da quanto tempo l'elica è montata, cosa è stato fatto nelle varie manutenzioni, e, principale, come è stata usata; ed a quest'ultimo proposito c'è da notare che passando da retro a avanti e viceversa, senza dare il tempo al motore di arrivare sotto i mille giri e senza dare il tempo all'invertitore di staccare, e aprendo sempre l'elica con un bel colpo di gas, non si fottono solo gl'ingranaggi del riduttore, ma anche i settori dentati dell'elica.
Questo nel tempo, dandoci di brutto e spesso.
E' una possibilità e non ho detto che sia così, quindi non apriamo una discussione nella discussione della discussione tipo scatole cinesi.
Per la storia infinita delle corrosioni galvaniche e non, cosa che vanta sul forum stuoli di appassionati e sostenitori di tutte le teorie, che spaziano dalla pietra filosofare alla Nasa, personalmente sono convinto che oltre la metà di dette teorie, timori, paure, superstizioni e credenze, sia puro onanismo mentale.
E mi spiego meglio perché non sia interpretato l'esposto, ma preso tale e quale vuole essere.
Se in una barca (e nel SE, c'è tutta la storia della cantieristica mondiale, artigianale e non), le cose sono fatte come si deve, problemi NON se ne hanno.
Va protetto solo ciò che realmente richiede dii essere protetto, trascurando il perfezionismo di proteggere tutto facendo spesso peggio.
Vanno fatte le cose e gli interventi come si devono fare, secondo la perfetta regola d'arte, senza alibi di norme che sono fatte per le situazioni generali e non per i particolari casini che ci troviamo tutti noi nelle barche non più "vergini".
Modifiche, interventi, montaggi e aggiunte estemporanee, devono essere pensate, e la domanda finale dovrebbe essere sempre: "Se faccio questo così e qua, cosa succede là ? (inteso come da un'altra parte)".
Detto ciò e per esperienza diretta, cito il caso di una delle mie precedenti barche nella quale avevo voluto fare dell'accademia (giusto per giocare) mettendoci su di tutto e di più, dove tutti gli impianti: elettrico, idraulico, di bonder, e tutto il resto erano stati pensati mettendo in relazione materiali e funzioni. L'unico anodo sacrificale era quello a pera (piccolo), calato solo a barca in banchina, collegato a un punto comune di massa generale della barca, quando mi ricordavo di farlo.
Né sull'asse, né in altri posti vi erano anodi, e nemmeno nel motore c'era l'anodo perché non previsto dalla casa del motore, su quel motore in quella configurazione.
Barca attaccata alla colonnina per settimane intere e in colonnine di vari marina, con impianti della 220 in funzione sempre quando attaccata in colonnina (frigo, condizionatore o riscaldamento, caricabatterie, cose varie).
Barca venduta dopo cinque o sei anni in perfette condizioni.
C'è da dire che sono un tipo molto fortunato, che mi va sempre tutto bene alla grande, e che nel caso specifico, chissà, sarà stato il solito "colpo di posteriore del neofita".