Robuste, le Nautor; è andata alla deriva per 6 mesi e, a parte l' albero, non mi pare più malmessa di certe berche che vedo nei ns. marina.
6 mesi senza recuperla?!? ma non è da delinquenti?!? Non si è obbligati al recupero (o all'affondamento)?
Da vedere così, sembra che l'ancora sia attestata al pulpito di poppa.
Comunque molto alto rispetto al piano di coperta. Se fosse attestata al paterazzo sarebbe più in basso, alla base del paterazzo.
Quindi, poiché il pulpito sembra integro, viene da pensare che l'ancora galleggiante sia costituita da un secchio o poco più: qualcosa di debolmente efficace agli effetti della trattenuta.
Forse così si spiega la velocità che, a secco di vele, la barca riesce a tenere?
conclusione: per mandare sotto una buona barca ce ne vuole, come nel Fastnet del 79, la maggior parte delle barche abbandonate hanno continuato a galleggiare
(17-11-2015 16:40)S.Barbara Ha scritto: [ -> ]Da vedere così, sembra che l'ancora sia attestata al pulpito di poppa.
Comunque molto alto rispetto al piano di coperta. Se fosse attestata al paterazzo sarebbe più in basso, alla base del paterazzo.
Quindi, poiché il pulpito sembra integro, viene da pensare che l'ancora galleggiante sia costituita da un secchio o poco più: qualcosa di debolmente efficace agli effetti della trattenuta.
Forse così si spiega la velocità che, a secco di vele, la barca riesce a tenere?
A me sembra di vedere una sagole rossa che passa dalla bocca di granchio e va al winch...
un po' di ossalico e torna nuova.
ha disalberato , e poi l'albero si è definitivamente staccato, chissa quando e dopo quanto tempo, nel frattempo avra sbattuto sulla fiancata (forse i segni scuri sono quello) ma senza sfondarla.
Questa barca ha sette vite, un peccato non recuperarla.
(17-11-2015 17:33)mhuir Ha scritto: [ -> ]ha disalberato , e poi l'albero si è definitivamente staccato, chissa quando e dopo quanto tempo, nel frattempo avra sbattuto sulla fiancata (forse i segni scuri sono quello) ma senza sfondarla.
Questa barca ha sette vite, un peccato non recuperarla.
Ma infatti mi chiedevo cosa fossero quei segni sulla opera morta....
Dato che ha lo scorrevole del tambuccio aperto da sei mesi, e il galleggiamento è ancora al suo posto, deve avere delle belle batterie a servizio della pompa di sentina .....
Immaginate un po' cosa deve aver passato il capitano in quei minuti in cui ha dovuto decidere se procedere la navigazione o chiamare il mayday.
navigare così da 24 ore
Sapere che si potrebbe continuare ma ...
Intanto sentire che gli altri della flotta hanno avuto danni,
ed arrivare a capire che è arrivato il momento di scegliere tra la barca e l'equipaggio.
Credo che nessuno può arrivare ad esercitarsi fino a questo punto, da lì in poi è solo lucidità mentale.
non c'e' da stupirsi, gli Sparkman & Stephens Swan sono barche assolutamente eccezionali (lo so, io sono "di parte"), e non e' la prima volta che una di esse va alla deriva per mesi per poi essere recuperata, restaurata e quindi tornare a navigare.
Nel Forum di classicswan.org c'e' la storia riportata da un armatore di un S&S Swan 41 (Scotch Bonnet, S&S Swan 41/039) che al largo della Tasmania ha abbandonato la barca dopo aver disalberato (si e' rotto il paterazzo -appena sostituito...-). Sei mesi più' tardi la barca e' stata ritrovata arenata su una spiaggia a migliaia di miglia dal luogo ove era stata abbandonata. Recuperata dal suo armatore, che e' tornato a navigarci.
Buon S&S a tutti!
matteo
(17-11-2015 17:25)Edolo Ha scritto: [ -> ] (17-11-2015 16:40)S.Barbara Ha scritto: [ -> ]Da vedere così, s....... un secchio o poco più: qualcosa di debolmente efficace agli effetti della trattenuta.
Forse così si spiega la velocità che, a secco di vele, la barca riesce a tenere?
A me sembra di vedere una sagole rossa che passa dalla bocca di granchio e va al winch...
Mi riferivo al filmato iniziale:
http://expresso.sapo.pt/sociedade/2015-0...u-34-horas
i particolari della cima dell'ancora galleggiante si vedono ai minuti 1:31 e al 3:25.
Nelle foto, allegate da ROB e relative allo stato di fatto di sei mesi dopo, questo particolare non si distingue.
Rimane la mia perplessità circa l'efficacia di ciò che hanno messo a rallentare la fuga della barca.
Probabilmente non avevano altro.
O, forse, si tratta solo di una cima filata di poppa e basta.
Inoltre, al min 4:25 e 4:48 sembra proprio che la barca proceda controcorrente, come se, abbandonata la barca col timone libero ed il motore acceso (come scrivono Burrascaforza5 e Stravento96), seguisse una rotta casuale. Altro dubbio.
Bene per l'equipaggio. Peccato per la barca.
Ma ne fanno ancora.
Aggiungo due righe sul soccorso con elicottero in generale.
Ci sono diverse tecniche di recupero e vengono decise dal Capo Equipaggio al momento.
Solitamente però si cerca il più possibile di impiegare la tecnica della Trail-line o HI-line.
Al gancio del verricello è legata una cima leggera (con un carico di rottura noto) con al capo un peso. La cima viene lanciata e la persona da soccorrere la recupera attirando a se l'aerosoccorritore, che procede di seguito all'imbraco e al recupero.
L'alternativa, per imbarchi multipli o nell'utilizzo della barella o del cestello, è quando che l'aerosoccorritore resta sul ponte della barca da soccorrere e usa la Hi-line per velocizzare il trasferimento dei naufraghi sull'elicottero.
Può anche succedere, in casi davvero estremi, che si usi la hi-line per "mandare giu" il gancio con il collare e venga chiesto al naufraghi di fare da se.
Di seguito un video interessante, dove al minuto 2'33'' vedete chiaramente l'Hi-line.
Condimeteo davvero marginali, vi dico solo che per tenere fermo l'elicottero si andava con i controlli a fine corsa e che un onda ha allagato mezza cabina!
https://www.youtube.com/watch?v=cAx96SNeUkk
(18-11-2015 18:10)dismasilver Ha scritto: [ -> ]Condimeteo davvero marginali, vi dico solo che per tenere fermo l'elicottero si andava con i controlli a fine corsa e che un onda ha allagato mezza cabina!
https://www.youtube.com/watch?v=cAx96SNeUkk
Accidenti che immagini!
Per curiosità, le pale dell'elicottero si vedono ruotare: è un effetto ottico voluto oppure è solo un caso di risonanza con la frequenza della telecamera?
bv
Incredibili queste immagini, si vede che l'elicottero fatica a stare nel giusto assetto penso fossero condizioni quasi al limite.
Da elogiare gli operatori sull'elicottero.
Complimenti al pilota e all'equipaggio. Immagini impressionanti...
Complimenti alla cp tutta
Ci vuole fegato per stare li sopra
Ma poi la nave lhanno spostata? Siamo a SR due tre anni fa se non sbaglio
La vita é un brivido che vola via, un equilibrio sopra la follia...
Le condizioni non erano "quasi" al limite ma di più! Sotto il video su YouTube c'è la descrizione del capo equipaggio del koala (ab412). Il comandante del 139 era il nostro pilota di elicottero più esperto in assoluto, ha raccontato di non aver mai operato in condizioni così difficili. Di sicuro prendere un'onda in faccia con un elicottero non è una cosa che capita spesso.
La nave era finita sugli scogli di santa panagia, Siracusa.
È stata rimossa dopo qualche tempo.