(04-09-2016 16:47)osef Ha scritto: [ -> ]Certo, d'accordo.
Qui c'è chi ha scritto che correndo sul tapid roulant si sente una picevole brezza. Oppure chi nomina le andarure relativamente all'apparente.
Per questo pensavo di tenere basico il discorso.
Se invece consideriamo la questione dal punto di vista degli strumenti, come giusto che sia, il discorso si complica
Però che raymatine traduca "vento da terra" il wind over ground è senz'altro una complicazione. Bastava "vento sulla terra".
Comunque sempre grazie per tenere alto il livello di questa sezione,
Ciao
Mi ero riproposto di non rispondere in quel thread visto che quando ho riletto credevo che fosse chiarito ... ma se mi ripigli l'esempio visto che so stato io a proporlo devo replicare.
L'esempio era per far capire ma mi rendo conto che non è stato capito ... la "piacevole brezza" che senti sul tapirulan è quella che riesci a generare con la tua velocità, se riesci a correre che so a 40 kh/h la sentiresti.
In sostanza è la stessa cosa di una barca che va controcorrente (come era stato giustamente evidenziato in quel thread). Se ti muovi a 5 nodi contro una corrette di 5 nodi rispetto alla terra stai fermo ma in realtà la tua velocità è di 5 nodi altrimenti andresti indietro, questa differenza era quella presente nel problema che vi ha presentato albert.
Il tapirulan si comporta come la corrente, ti porta indietro semplificando, solo che la velocità è quella che riesci a produrre tu.
Sul tapirulan hai una certa velocità anche se rispetto alla terra (pavimento) sei fermo. Se vuoi una prova empirica corri su uno di sti cosi poi fermalo di botto vedrei che cappotti avanti ... questa in fisica si chiama conservazione della quantità di moto. Con una bella capocciata hai appena scoperto che nel sistema tapirulan avevi una velocità mentre rispetto al pavimento eri fermo.
Ma per voi il "vento di movimento" (o come diavolo lo volete chiamare) cose'? uno spiritello dispettoso che vi soffia contro man man che aumentate le velocita'?
ora prendo in prestito un detto di bullo
la fisica è un'opppiniooone
Per quando riguarda le "turbolenze" o "l'odore di pipa" se applicate gli elementi basilari di fisica risulta evidente che il cosiddetto "vento apparente" non è altro che la somma vettoriale del "vento reale" e la "velocità del mezzo". Ora questo "vento apparente" non scompare nel momento in cui non c'e' più la vostra barca, finchè avrà energia cercherà di avanzare nella sua direzione (concetto molto semplificato ma meglio specificare prima di essere fraintesi) ma dovrà far a pugni con la situazione che trova, ovvero il vento reale, che ne smorzerà l'energia piegandolo fino a fargli assumere la sua direzione.
Quindi piu' vicini siete alla fonte della turbolenza piu' questa avrà la direzione del vento apparente, all'aumentare della distanza (vostra o della turbolenza) questa tenderà ad assumere la stessa direzione del "vento reale" fino ad annullarsi quando la sua direzione (anche qui un esempio molto impreciso ed approssimativo visto che il vento reale nel punto della "turbolenza" è ancora una volta la somma vettoriale) coincide con il "reale".
abbiate pazienza, ma vogliam parlare di vela o riscrivere i manuali di fisica?