I Forum di Amici della Vela

Versione completa: i sonni tranquilli
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(13-09-2016 08:53)fontma Ha scritto: [ -> ]Da sempre sostengo che il maggior peso della catena non sia un pregio, come quasi sempre tutti sostengono per un dogma consolidato, ma è un difetto.
Non ne vedo pregi, se 50 mt. di catena da 8 distesi perterra li tiro a mano con poco sforzo, se fosse del 10 lo sforzo sarebbe di poco maggiore.
Una raffica forte mette in quasi teorica linea retta fra prua ed ancora qualsiasi catena sensata. Quando la raffica molla, la barca è richiamata in avanti maggiormente quanto più pesa la catena, ed è il navigare in avanti la causa del brandeggio, e tanto più la barca va in avanti tanta rincorsa avrà per il prossimo strattone sulla catena/ancora.
Se la barca non avesse questa rincorsa, come per es quando è ancorata con poppa in banchina, ci vorrebbe un vento esagerato per farla spedare,per fare un esempio sarebbe come piantare un chiodo senza staccare il martello dalla testa del chiodo più che pochi mm.
Quindi per me catena sottile, se necessario di maggior resistenza, e parte del peso risparmiato nell' ancora.

Teoria interessante e sensata.
Io con barca 33' sono passato da tutta catena a 25 m di catena dell'8 + tessile elastico dopo essermi appunto reso conto che bastano 20 nodi per tendere completamente 50 metri di catena dell'8 e poi lo strappo.....va tutto sull'ancora.
E' sul brandeggio che bisogna lavorare e i secchi di Albert sono una possibilità da considerare (nel mio caso mettere la veletta a Y non è semplice).
Grazie
matteo
ca..pppero @albert se mi vai avanti a sto modo mi togli il gusto di esibire le mie conoscenze Smiley30Smiley30

i secchi, strusciano sulla poppa.. ci vogliono degli accorgimenti!
la veletta mette in crisi gli equipaggi estivi.. c'ho provato.. meglio che dormo meno io che avere un Anna preoccupata!

queste 200 paginette sarebbero da leggere, in realta si ragiona fondamentalmente di "ancore" e di come.. le ancore che lavorano in ogni condizione esistano, ovvero che non e' piu vero che quella da portachiavi sia ancora attuale e necessaria.

http://www.vryhof.com/flipbooks/am2015/#162
Quando sono in rada, all' ancora/catena non ci penso, in quanto sono scelte che faccio a freddo, magari davanti ai cataloghi nautici, prima di imbarcarmi, tenendo conto dei pesi dei costi dei miei budget e dei miei dogmi, e pertanto quando ancoro sono convinto di aver già fatto le giuste scelte per me, poi magari a freddo ci rifletto e ritorno sui miei passi, ma quando sono a terra e ho la possibilità magari di cambiare ancora e catena. Se parto per una crociera e prevedo di dovermi ancorare, come minimo ho ragionato prima di avere una linea d' ancoraggio che mi dia fiducia, se no è meglio stare in porto o cambiare passione piuttosto che non dormire.
Quello che fa la differenza fra il ormire bene o male o non dormire è la scelta del posto d' ancoraggio, sopratutto la lontananza degli scogli dalla poppa.
Con 40 nodi, se la direzione è fissa e la poppa è rivolta al largo, io dormo fra 4 guanciali e magari me la godo anche, con 20 nodi se sono in una baia chiusa ed a poppa mi vedo gli scogli, piuttosto che un altra barca, drizzo le antenne.
Pertanto il dormire o non dormire non dipende da ancora e catena ma dalla scelta che ho fatto sul dove ancorarmi. Una volta che ho ancorato scegliendo il posto con adeguatezza, non penso più ad ancore e brandeggi, ma a godermi il fischio del vento, e se così non è non c' entra l' ancora ma la scelta dell' ancoraggio.
Uno dei motivi per cui non mi piace la Croazia, è che in tantissime belle baie arrivi e ti ancori, ceni in calma piatta e dopo un paio d' ore ti arriva in testa un temporalone che in un ora ti gira di 360 gradi senza che te ne accorgi perchè ti sparisce ogni riferimento, e li è veramente difficile scegliere l' ancoraggio che ti faccia dormire tranquillo. Nel resto del mediterraneo, se c' è maestrale, o altro vento forte, in base a quello scegli l' ancoraggio. Di notte magari il vento cala, ma difficilmente ruota di molto rimanendo sostenuto.
(08-09-2016 09:11)mckewoy Ha scritto: [ -> ]io ormeggio di poppa e metto il bussolotto con i cucchiaini

E su questa soluzione (in poppa), collaudata con grande beneficio (bussolotto escluso), difficile immaginare le controindicazioni.
Solo vantaggi, fra i quali:
- brandeggio assente, o quasi;
- tanta aria sotto coperta;
ThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanim
B.V.
(13-09-2016 10:07)albert Ha scritto: [ -> ]...

Se c'è il genoa avvolto sullo strallo di prua la barca si intraversa ancora meglio ....

Comunque, per diminuire l'avanzamento e smorzare il brandeggio, un bel paio di robusti secchi calati dalle bitte di poppa fanno il loro sporco lavoro ... provare per credere.
...

Questa la rubo subito; alla prima occasione la provo Smiley32
(13-09-2016 11:15)lord Ha scritto: [ -> ]
(13-09-2016 10:07)albert Ha scritto: [ -> ]...

Se c'è il genoa avvolto sullo strallo di prua la barca si intraversa ancora meglio ....

Comunque, per diminuire l'avanzamento e smorzare il brandeggio, un bel paio di robusti secchi calati dalle bitte di poppa fanno il loro sporco lavoro ... provare per credere.
...

Questa la rubo subito; alla prima occasione la provo Smiley32
Smiley32Smiley32Smiley32Smiley32
Fontma, ho catena dell'8 e peso praticamente 7 tonnellate, ma non credo che sia solo una questione di catena, perché in rada vedo poche barche brandeggiare come la mia. Dopo le osservazioni di questa estate penso che influisca la combinazione rollafiocco/albero (il mio è un po' a prua), che sposta avanti il centro della barca e verosimilmente nel richiamo amplia l'oscillazione. Necessariamente influisce anche il baglio, piuttosto avanzato.
Però ribadisco: non ho mai spedato o arato a causa del brandeggio, che dunque, nella mia esperienza, non è un elemento di cui preoccuparsi per la tenuta di un ancoraggio.
So che altri ritengono il contrario e quindi sono interessato a conoscere le esperienze vissute da questi.
E' da tempo che penso a una veletta antibrandeggio anche se la mia barca, per qualche strano motivo, brandeggia molto poco (che sia il pescaggio 2.40? la chiglia in piombo da oltre 5T? la forma dello scafo IOR, il progetto di Peterson??).
A questo punto a costo quasi zero due bei secchi sulle gallocce di poppa, come suggerito da Albert (che tra l'altro per via della poppa "stretta" non vanno in contatto con lo scafo, è assolutamente da provare!)
Grazie Albert.
2 secchi?..potrebbero servire anche come antirollio?
vabbe.. un po di invidia me la fate venire...
quando ne ho parlato sul 3d di conciaossa manco vi siete degnati di leggerlo?
vabbe, e' pure giusto, io faccio di tutto per deferenziarmi.. perche dovreste provare una cosa se l' ho proposta io?

sto 3d tecnicamente ha perso di valore.
mi posso pure impegnare a dimostrare che e' il brandeggio in ultima analisi a provocare lo spedamento in tutti i casi ma.. la soluzione per ridurli a grandi lineee e' gia svelata, rimane l' aspetto numerico che pero lascia il tempo che trova.
ci sarebbe un altra analisi importante, capire quale e' il fondale ideale per resistere.. ma so cose per gente che comunque non dorme tranquilla e mi pare che siamo in pochi e quei pochi .. non dormiranno tranquilli nemmeno sapendo di aver fatto l' ormeggio migliore possibile.
Secondo me il brandeggio dipende molto dalla forma di carena e dal baricentro della barca, una barca con al poppa appesantita brandeggia di più di una più centrata con i pesi

Sicuramente con poco vento e onda, un calumo lungo e pesante riduce il brandeggio, ma quando si fanno più dure le condizioni, qualsiasi catena si stende prima di far forza sull'ancora e a quel punto conta solo la lunghezza del calumo, in quanto cambia l'angolo, ma non il peso

Stesso discorso per il peso dell'ancora, un ancora pesante e quindi più grossa, non è detto che penetri di più di una piccola e più affilata
Quando l'ancora è penetrata nel fondo, la tenuta dipende dalla forma e dalla superficie della marra e su quanto fondale fa presa e per quello ci sono i calcoli di chi la progettata, anche se cambiano in base alla densita del fondo

Stiamo progettando una nuova ancora a marra concava, che a parità di superficie di presa, riduce il peso dell'ancora del 30% rispetto a una Delta e con un fusto corto che riduce il braccio di leva dovuto al brandeggio, proprio oggi faremo gli ultimi test
I "secchi" sono ancora piu' efficaci se messi a prua Smile
Il brandeggio deriva dall instabilita del :sistema/vincoli barca/aria/acqua. Per renderlo stabile (o ridurne l instabilita), bisogna o arretrare il punto di applicazione della forza aerodinamica ( veletta antibrzndeggio e co), e/o avanzare il centro di applicazione della forza idrodinamica, tipo mettere secchi come "baffi" ai lati della prua, o attaccati alla catena sott acqua.
Personalmente con il mio sistema di bozza mobile, il cappio di catena che rimane penzoloni sotto:la prua fa gia un discreto effetto.
Comunque provare , si vede subito tutto, se utile o inutile per il proprio vascello Big Grin
I secchi o quant'altro a poppa rischiano di fare addirittura peggio, a prua vanno certamente bene.
Brandeggiavo da bestia! Poi, sul forum, ho letto della veletta anti brandeggio.
Ho fatto la prima ma era piccola. La seconda è stata perfetta.
La alzo sullo strallo con l'amantiglio, facendola passare arrotolata attraverso il bimini e la tendo su un occhiello del boma.
Una volta prese le misure delle cime e allenati, si fa tutto in scioltezza e velocemente.
Poi le barche sono diverse e quello che può andare bene sulla mia può non andare su un altra.
forse e' filosofeggiare.
la cosa importante e' ridurre l' energia cinetica del sistema.
le velocita in gioco sono basse e le masse alte.

nei giochi estivi ho visto molto bene che nel brandeggio la barca supera e di molto il punto che chiamerei 0 del sistema, ovvero si avvicina all' ancora molto piu di quanto ci si avvicinerebbe in situazione di brezzaleggera.
questo implica che nell' atto di moto successivo, quando torna ad arretrare non e' soggetta a vincoli, tende a disporsi al traverso (massimizza la sua energia cinetica) e quando viene "frenata" non c'e' solo l' energia cinetica della sua massa da assorbire ma anche la forza che fa ruotare la barca su se stessa.
fino a quest' estate avevo sempre pensato alla rotazione sull' asse verticale come ad una virata, in realta non ha nulla a che vedere con fenomeni fluidodinamici c'e' un "quasi" urto rotazionale ed e' quello il momento piu critico perche la forza dell' urto si somma con la massima estensione del calumo.

non ho fatto la prova con i secchi a prua, immagino che frenino l' avanzamento come quelli a poppa, ma potrebbe esserci il vantaggio di tenere la barca dritta nel moto indietro e limare la rotazione.. pero indietro ho verificato velocita modeste, sicuramente frenate dell' effetto deriva di chiglia e timone.
@zk per me questo thread non ha perso per nulla il suolo valore, fosse anche (e non ho elementi per metterlo in dubbio) che la soluzione è mettere i secchi a prua e/o la veletta comprendere il perchè si adottano determinate scelte e dimostrarle matematicamente oltre ad essere formativo aiuta a prendere scelte oculate nell'applicazione di questi sistemi.

Sarebbe un peccato non continuare esaminando i vari aspetti e proponendo le varie soluzioni.

Detto questo, se ho ben capito quello che vuoi dire nel tuo ultimo intervento, dovresti considerare i vettori e la loro applicazione. La barca viene richiamata dalla catena ed avanza finchè consumata la sua energia si ferma (molto semplificato). A quel punto è come fosse alla deriva soggetta alla forza del vento che la intraversa e la spinge nella sua direzione ... in realtà il sistema non è libero ma vincolato a prua e nel momento in cui il vincolo si palesa (estensione massima della catena) ottieni lo strappo. Il vettore energia cinetica si applica non parallelo ed opposto alla catena ma con l'angolo di scarroccio. Spero di essermi spiegato, ma non ci scommetterei neanche un centesimo ... servirebbe una lavagna e dei disegni Big Grin
C'è anche chi suggerisce di mettere un lungo stroppo alla catena e fissarne l'altra estremità ad una galloccia di poppa. La barca espone una murata al vento e non brandeggia più.
Però non mi pare un'idea geniale e credo che (a parte l'eventuale rumore snervante dell'ondina) richieda un calumo maggiore rispetto ad un ancoraggio ordinario
(13-09-2016 18:19)iraeit Ha scritto: [ -> ]@zk per me questo thread non ha perso per nulla il suolo valore,

Sarebbe un peccato non continuare esaminando i vari aspetti e proponendo le varie soluzioni.

... servirebbe una lavagna e dei disegni Big Grin


sta cosa la sto mettendo su per bobbetto..(neanche s'e' visto ma.. alla fine capira) per il suo corpo morto e perche no, mica so quello imparato.. a aparlarne vengono sempre fuori idee nuove.
al modo galileiano di affrontare i problemi non ci posso e non ci voglio rinunciare, le esperienze contano e piu esperienza ti fai piu guardi le cose con occhi diversi.
la prossima scheda la faro sull' energia potenziale di un calumo, anche se ragionare in termini di forze e vettori sembra piu facile.. quello che conta per un calumo e' riuscire ad assorbire l' energia cinetica della barca con "forze" ben limitate, una buona linea d' ormeggio lavora anche con un ancora di quelle da meno, pero a sentire i discorsi sugli ormeggi, ho sempre la sensazione che ci sia un solo indirizzo un solo modo, una unica filosofia.

era una battuta lascio.. lo gradisco l' intervento di @albert.. fosse altro perche ha referenziato un modo che a me sta molto a cuore, non l' ho letto o visto fare.. me lo sono inventato.. che poi e' un classico, quando inventi qualcosa.. c'e' sempre uno che l' ha inventato prima di te.
Vi dico la mia esperienza, limitatamente ai sistemi di ancoraggio per ridurre il brandeggio visto che non ho mai utilizzato né velette né secchi.
2 sistemi per me funzionano bene ed entrambi prevedono l'uso di una seconda ancora.
Il migliore è poter mettere la seconda ancora più meno alla stessa altezza della prima, in modo che le due cime in tiro formino una V con al centro la barca. L'angolo della V deve essere di almeno 60 gradi per smorzare in modo davvero efficace il brandeggio.
L'altro sistema è piazzare la seconda ancora a poppa da un lato a scelta (quello più libero in rada). La cima in tiro dovrebbe in questo secondo caso fare un angolo di circa 45 gradi rispetto alla linea del vento (e quindi quella dell'ancoraggio principale in assenza di brandeggio).
Il primo sistema fa lavorare molto bene le due ancore che alternano il carico dall'una all'altra con la barca che rimane ragionevolmente ferma in mezzo. Appena va in tiro un'ancora la barca tende a brandeggiare dalla parte opposta, scaricando così l'ancora che era in tiro e caricando quella che era scarica, con un brandeggio molto più contenuto di quello che si avrebbe con una sola cima. Il sistema funziona meglio con calumo misto, quindi senza il peso della catena che quando la raffica molla fa avanzare la barca.
Il secondo sistema invece carica parecchio entrambe le linee di ancoraggio, poiché la barca si trova ad esporre una superficie maggiore al vento. E viene ad essere meno adatto in caso ci sia anche onda di risacca, poiché in questo caso l'ormeggio di poppa tende a dare dei bellissimi strappi (a meno di non tenerlo anche troppo in tiro). Il vantaggio rispetto al primo è che la barca sta quasi perfettamente ferma e che nel caso il vento molli non si fanno nodi tra le ancore (per contro, la barca non "gira", quindi occhio allo spazio in rada).
Quindi, a seconda della situazione di volta in volta va scelto il sistema che meglio si adatta. Fermo restando che poi io armo di solito un sistema di "allarme" molto semplice, con una drizza armata accanto all'albero che quando il vento supera i 20/25 nodi inizia a sbattere allegramente. Così se dormo, dormo tranquillo!!!
In sintesi, ne ho provate davvero di tutte, ma per chiudere davvero tutti e 2 gli occhi le 2 ancore sono indispensabili... 1 ancora 1 occhio!!! Smiley2Smiley2Smiley2
ma in un rada molto affollata, se uno usa un sistema antibrandeggio e uno no, cosa succede?
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